Purtroppo in queste discussioni spesso ci si dimentica di prendere in considerazione la rapportatura, il numero di giri utili, la durata della spinta...
Ho portato recentemente un ktm da cross (non ricordo il modello, scusatemi) monocilindrico, la potenza era decente, peccato che il motore morisse subito, e giù a cambiare marcia, se vuoi fare uno 0-80-90 e' vero che sei veloce, ma devi mettere dentro 4 marce visto che insistere oltre meta' contagiri e' inutile, praticamente ogni marcia e' sfruttabile in un range di 20-25 kmh, se scendi sotto zoppica, sopra invece si impasta e la durata "bella" della spinta si esaurisce in 2 secondi netti.
Guardando su gearingcommander prendendo due moto "a caso" ktm 690 sm k6 e hornet k8-9 possiamo vedere che la prima marcia come rapporto giri/kmh e' praticamente pari, solo che sul ktm a causa del numero di giri si ferma a 52kmh l'hornet arriva a 91 circa, velocità che il ktm raggiunge a meta' della terza.
Le moto meno potenti hanno sempre marce più corte, e quindi a parità di marcia hanno più tiro, anche ai bassi.
Volendo stravolgere le cose e giocare "nel campo del nemico" provate a fare uno 0-100 tra una hornet in prima ed una ktm in seconda-terza (il massimo sarebbe una terza corta) tutto il tiro ai bassi probabilmente scompare, il ktm dovrebbe partire sfrizionando per non stallare, andrebbe bene per un certo numero di giri e poi morirebbe in allungo avvicinandosi al limitatore.
Mi rendo conto che e' un discorso che può sembrare illogico, ma può servire a capire il reale potenziale di un motore, scollegandolo dai "trucchi" (cambio calibrato sul tipo di motore) utilizzati per renderlo sfruttabile.
O in alterantiva prendete una hornet e mettetegli una prima da 52 kmh come il ktm, sara' vuota ai bassi?
Lo so, il ragionamento e' un po contorto, e si può applicare in maniere ancora più contorte, tanto che anche io mi confondo