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Controsterzo...... Funziona!!! [atto 2°]
8482826
8482826 Inviato: 14 Set 2009 4:28
 



Giusto una spiegazione di carattere tecnico-linguistico che non guasta mai (ad uso di Esteban77 e di tutti i distratti...).
Semimanubrio è una parola composta, formata dal termine principale "manubrio" e dal prefisso "semi" che viene dal Latino e significa "mezzo" nel senso di metà (in Greco è hemi; mai sentito il termine emisfero? certo! identifica comunemente una metà del globo terrestre o di qualsiasi altro corpo celeste...). Quindi semimanubrio è usato per identificare una metà del manubrio, e non ha nulla a che fare con la dimensione più piccola che questo componente può avere nelle supersportive, piuttosto è facilmente associato al fatto che in queste moto è fisicamente diviso in due metà. Così quando si parla di spingere sul semimanubrio per applicare la tecnica del controsterzo ci si riferisce semplicemente al fatto che si deve applicare una forza solo su una parte (un lato) del manubrio, quello nella cui direzione si vuole mandare la moto: destra per andare a destra, sinistra per andare a sinistra e non, come dice erroneamente loneknight66, curvare a destra --> forzare il manubrio dalla parte opposta; la sua spiegazione sarebbe valida se lui, invece di spingere dallo stesso lato come fa la maggior parte di chi guida una moto, trovasse più facile eseguire la manovra tirando dalla parte opposta (il che comunque ha alla fine lo stesso effetto) ma in questo contesto potrebbe ingenerare confusione su quella che è la definizione comunemente usata e conosciuta per questa tecnica che per inciso è universalmente valida per tutti i veicoli a due ruote, dalla bicicletta alla moto perchè tutti sottostanno alle stesse leggi della fisica (con esclusione delle biciclette con le ruotine laterali che rimanendo in verticale curvano in maniera convenzionale).
 
8483638
8483638 Inviato: 14 Set 2009 10:37
 

0509_up.gif Frozen!

Molto interessante la tua spiegazione tecnica-linguista in quanto spiega in maniera chiara che il semimanubrio non è altro che una una delle due parti del manubrio a cui applicare la "spinta" per la tecnica del controsterzo.

Come dicevo nel post precedente, l'utilizzo del termine semimanubrio mi aveva fatto pensare a qualcosa di particolare, magari riguardante le moto prettamente sportive.

In ogn modo concetto chiaro ed in particolare da chi la pratica comunemente ed ottiene gli effetti descritti, che sembrano strabilianti, mi interessava innanzitutto avere delle spiegazioni tecniche sulla corretta modalità di applicazione e poi ovviamente testarla su un buon numero di curve collinari.

Ora c'è altro da fare che mettere in pratica icon_wink.gif
 
8484734
8484734 Inviato: 14 Set 2009 13:14
 

frozenfrog ha scritto:
Giusto una spiegazione di carattere tecnico-linguistico che non guasta mai (ad uso di Esteban77 e di tutti i distratti...).
... tecnica che per inciso è universalmente valida per tutti i veicoli a due ruote, dalla bicicletta alla moto perchè tutti sottostanno alle stesse leggi della fisica (con esclusione delle biciclette con le ruotine laterali che rimanendo in verticale curvano in maniera convenzionale).


Oi Frozenfrog
Il tuo scritto mi ha fatto riflettere che, in effetti, tutti i veicoli a ruote in fin dei conti sottostanno alla legge del giroscopio, anche i tricicli e le auto icon_exclaim.gif
Prendiamo ad esempio l'orribile ma utilissima (e pericolosissima!) ape. E' equipaggaiata con un manubrio come la vespa o un qualsiasi scooter. Ed infatti si inclina sul lato del semimanubrio sottoposto a pressione. La differenza (fondamentale!) rispetto alla moto è che curva in direzione opposta. Il motivo è dato dai vincoli (punti di aderenza ruota asfalto) maggiori di due ... credo. Tuttavia questo aspetto, relativamente alle moto, non mi risulta chiaro eusa_doh.gif . Mi chiedo: applicando il controsterzo 'sta ruota anteriore che fa in realtà? Il piano della ruota anteriore in curva come si angola rispetto al piano delle due ruote in rettilineo? Nel senso della curva o in senso contrario? 0510_help.gif
Se fosse in senso contrario (anche impercettibilmente) allora si tratterebbe di vero controsterzo a tutti gli effetti.
Qualcuno ha informazioni precise in proposito?
doppio_lamp_naked.gif
 
8484880
8484880 Inviato: 14 Set 2009 13:35
 

Guarda, per quel che riguarda l'applicazione non c'è molto da dire se non che si deve solo imparare ad andare un po' più in là di quanto normalmente (ed istintivamente) si fa durante la guida di tutti i giorni. Il controsterzo in effetti è una manovra del tutto naturale (se così non fosse saremmo in numero dieci/cento/mille volte superiore a schiantarci alla prima curva...); la tecnica di cui si parla in questo topic si puo' considerare un po' una "forzatura" di questo movimento istintivo nel senso che deve travalicare l'istintività per arrivare ad essere una manovra "pensata" (solo la lunga applicazione porta a farla divenire anch'essa istintiva). Sulla sua esecuzione l'unica accortezza sta nell'eseguirla con dolcezza e mai con colpi o spinte improvvise che avrebbero effetti sicuramente inattesi (e potenzialmente pericolosi), la forza va applicata dolcemente e continuativamente (più si spinge, più la moto piega) progredendo per gradi aumentando man mano l'angolo di piega e magari la velocità di percorrenza, il tutto va eseguito (in accordo con quanto spiegano alcuni video e come ribadito da DanieleCossu) senza eseguire movimenti con il corpo (il corpo da solo non è in grado di indirizzare correttamente la moto, il manubrio invece sì).
Quindi per parafrasare Amanda Sandrelli in Non ci resta che piangere: "...bisogna provare, provare, provare, provare, prov..are, provare, provare e poi ci si riesce bene...".
Come si dice, la pratica rende perfetti. Unica raccomandazione: non avere fretta di raggiungere grandi risultati subito, questa manovra richiede anche la (necessaria) acquisizione di sempre maggior feeling e confidenza con la propria moto e con le sue reazioni.
Buona pratica e buona strada!
 
8485133
8485133 Inviato: 14 Set 2009 14:04
 

Concordo in pieno con te e con Daniele sull'applicazione della manovra di controsterzo e sulla sua utilità. E' qualche mese che mi esercito consapevolmente (grazie al tinga 0509_up.gif ) con grande soddisfazione e risultati. Il quesito che mi è affiorato è puramente di fisica della moto: quando giriamo con la nostra moto ... la ruota anteriore dove gira? verso la curva, come è spontaneo pensare, o effettivamente si dispone in controsterzo in risposta alla pressione sul semimanubrio?
La risposta non credo sia banale o intuitiva. Chi può permettersi di guardare la propria ruota anteriore mentre è tutto preso nella curva? Però un'analisi attenta di filmati in pista, e l'esperienza di chi in pista ci va, potrebbe farci comprendere meglio quello che succede quando curviamo. Qualcuno ne sa qualcosa?
Ciao e salamps doppio_lamp_naked.gif
 
8485741
8485741 Inviato: 14 Set 2009 15:06
 

icon_arrow.gif maclauter, è esattamente come dici, applicando la forza sul manubrio nelle modalità a lungo indicate (spinta del manubrio dal lato interno della curva che si percorre) il piano di rotazione della ruota per effetto giroscopico tende a spostarsi in direzione opposta a quella che si vuole seguire.
In estrema sintesi l'effetto giroscopico è una serie di fenomeni che sottostanno ad una legge fisica che stabilisce che un corpo in rotazione intorno ad un proprio asse (nel nostro caso la ruota) mantiene inalterata la propria posizione rispetto all'asse di rotazione sino a quando non intervenga una forza ortogonale ad esso (quindi a 90° rispetto all'asse) ovvero nel caso in esame la spinta che diamo per sterzare.
Precisazione: responsabile della sterzata della moto è l'inclinazione del veicolo, infatti fintanto che questo rimane in verticale tende ad andare dritto; ho detto "tende" perchè in effetti è comunque soggetto a tutta una serie di piccoli movimenti che inconsciamente noi compensiamo in continuazione (questo perchè qualsiasi "perturbazione" nel moto influisce sulla ruota sterzante provocandone il continuo spostamento). Tornando all'inclinazione, questa si otteniene ovviamente con la fuoriuscita del baricentro della moto dalla retta che costituisce l'asse di appoggio delle ruote (in pratica quella che unisce i punti dove i pneumatici toccano il terreno); la fuoriuscita del baricentro quindi avviene se si sposta il peso del corpo da un lato ma questo non garantisce affatto la giusta direzionalità, il sistema più facile preciso e sicuro è la rotazione del manubrio che induce quindi un effetto giroscopico che fa spostare il piano di rotazione della ruota. La cosa che sorprende è che questo effetto è contrario a quello che ci si aspetterebbe, per spiegarlo a fondo bisognerebbe entrare nel merito di forze, momenti angolari, momenti inerziali, velocità di rotazione ecc. che in questo ambito sono lunghi e tediosi da sviscerare, quindi accontentiamoci di sapere che questo è così e nient'altro, è un dato di fatto e per questo si parla di "tecnica del controsterzo".
Si tratta solo di superare quel piccolo ostacolo mentale che porta a ragionare in termini convenzionali (assimilabili alla guida di veicoli a quattro ruote), concettualmente ed erroneamente ritenuti "universali" (e a causa dei quali parecchi inesperti in curva incorrono in macroscopici errori che conducono a delle cadute perchè in caso di necessità istintivamente si sterza dalla parte dove si vorrebbe andare).
EDIT: Mi ripeto, per le leggi della fisica, la ruota (ovviamente superata una certa soglia di velocità oltre la quale non è più possibile girare usando lo sterzo in maniera convenzionale) gira (o meglio sterza, non facciamo confusione con i termini...) dal lato opposto a quello della curva. Aggiungo che nessuno deve guardare la propria ruota anteriore MAI (men che meno in curva) pena altri problemi (traiettorie, ecc.) che qui è inutile affrontare. Basti sapere comunque che la percentuale (se così la vogliamo definire) di sterzata (o meglio di controsterzata) della ruota anteriore è infinitesimale ed, a certi angoli di inclinazione, praticamente impercettibile.
Solo un vero esperto in fisica può, se ne ha la pazienza, spiegare il fenomeno analizzandolo in tutti i suoi aspetti.
0510_saluto.gif
 
8486128
8486128 Inviato: 14 Set 2009 15:49
 

Grazie frozenfrog! 0509_doppio_ok.gif
grazie per aver speso tutto questo tempo sulla mia domanda. Sei stato chiarissimo e mi hai delucidato molti aspetti che avevo interpretato erroneamente. Infatti, all'inizio delle esperienze consapevoli di controsterzo, mi ero convinto che questa tecnica servisse solo alla "messa in piega" della due ruote. Successivamente la moto avrebbe percorso la traiettoria di curva con una sterzata convenzionale, tipo quella dell'ape o della macchina. L'osservazione di alcuni fotogrammi in pista e le tue considerazioni sulla sterzata della bici con rotelle, mi hanno però fatto dubitare su ciò che credevo riguardo agli angoli di sterzata della ruota anteriore. Ora mi stai dando una convincente conferma di questi dubbi. La ruota controsterza veramente icon_exclaim.gif icon_eek.gif Me ne sorgono molti altri, di dubbi, riguardo la dinamica di azione della ruota posteriore durante la controsterzata. Cercherò di formalizzarli in un prossimo post su questo topic, in modo da discuterne tutti insieme.
Grazie ancora e salamps doppio_lamp_naked.gif
 
8486282
8486282 Inviato: 14 Set 2009 16:08
 

frozenfrog ha scritto:
:
EDIT: Mi ripeto, per le leggi della fisica, la ruota (ovviamente superata una certa soglia di velocità oltre la quale non è più possibile girare usando lo sterzo in maniera convenzionale) gira (o meglio sterza, non facciamo confusione con i termini...) dal lato opposto a quello della curva.


Non sono d'accordo sulla dinamica di quello che succede.
Provate a spingere una bici con una mano dietro il sellino giusto per tenerla in equilibrio e una sul manubrio.
Poi provate a spingere il manubrio e vedrete che la bici "cade" dal lato in cui avete spinto.
La moto, poi, "gira" sempre nel verso in cui e' piegata.
Con il controsterzo non facciamo altro che "farla cadere" dal lato giusto, e questo avviene (la "caduta") a qualsiasi velocita'.
La necessita' di una certa velocita' non e' per ottenere lo sbilanciamento ma per avere sufficiente forza centrifuga in piega per compensare la forza peso e far in modo che la risultante delle due forze cada all'interno dell'impronta della gomma sulla strada.

Guido
 
8486821
8486821 Inviato: 14 Set 2009 17:16
 

OK Guido, mi sembra tutto logico. Tuttavia prova un po' da quasi fermo a far girare la moto a destra mentre sterzi a sinistra! Secondo me il discorso della soglia di velocità di frozen c'è tutto e corrisponde a quella soglia di energia posseduta dalla moto in movimento capace di ingenerare una serie di microderapate della ruota posteriore. Microderapate che nella tecnica di controsterzo normale non si avvertono, ma che consentono di percorrere la curva con precisione, nonostante la ruota anteriore stia sterzando (spesso impercettibilmente) dal lato opposto. Il tutto diviene eclatante nella motard estrema, dove il controsterzo, diviene visibilissimo ed inequivocabile anche nella derapata. Quello che sto cercando di dire è che, se vogliamo capire 'sta benedetta tecnica, non basta capire che fa l'anteriore. Consideriamo un po' pure il posteriore.
Salamps doppio_lamp_naked.gif
 
8487141
8487141 Inviato: 14 Set 2009 17:59
 

maclauter ha scritto:
OK Guido, mi sembra tutto logico. Tuttavia prova un po' da quasi fermo a far girare la moto a destra mentre sterzi a sinistra! Secondo me il discorso della soglia di velocità di frozen c'è tutto e corrisponde a quella soglia di energia posseduta dalla moto in movimento capace di ingenerare una serie di microderapate della ruota posteriore. Microderapate che nella tecnica di controsterzo normale non si avvertono, ma che consentono di percorrere la curva con precisione, nonostante la ruota anteriore stia sterzando (spesso impercettibilmente) dal lato opposto. Il tutto diviene eclatante nella motard estrema, dove il controsterzo, diviene visibilissimo ed inequivocabile anche nella derapata. Quello che sto cercando di dire è che, se vogliamo capire 'sta benedetta tecnica, non basta capire che fa l'anteriore. Consideriamo un po' pure il posteriore.
Salamps doppio_lamp_naked.gif

Ricordo una spiegazione se non sbaglio di de_corsa.
In pratica la moto si sbilancia con il controsterzo e, riposizionando l'anteriore in linea con la moto, si
interrompe la "caduta" innescando la percorrenza curvilinea.
Riprendendo la prova sperimentale della bici potrai notare che se non applichi alcuna forza sul sellino
e spingi il manubrio, la bici cade dal lato dove spingi.
Per farla curvare a destra spingendo il lato sinistro (come si fa' andando lentamente) dovrai applicare
una forza verso destra sul sellino. A quel punto l'anteriore guida e il posteriore essendo vincolato non
puo' far altro che seguirlo.
OT (ma non tanto): la cosa che davvero mi lascia sempre stupito e' la sensazione di "cosa telecomandata" che ho se rimani fermo sulla sella.
Spingi sul manubrio da un lato e la moto scende, spingi dall'altro e la moto risale, il tutto con una corrispondenza immediata e precisa con l'azione sul manubrio.

Guido
 
8487663
8487663 Inviato: 14 Set 2009 19:21
 

ganzuoni ha scritto:

Ricordo una spiegazione se non sbaglio di de_corsa.
In pratica la moto si sbilancia con il controsterzo e, riposizionando l'anteriore in linea con la moto, si
interrompe la "caduta" innescando la percorrenza curvilinea.Guido


OK, questo ci da degli elementi per ragionare. Si potrebbe immaginare che la ruota anteriore lascia una traccia curvilinea della traiettoria. Ingrandendo ogni singolo tratto di questa curva dovremmo notare un andamento sinusoidale. Un'altra ipotesi è che il rialineamento della moto in reazione alla caduta provocata dal controsterzo sia operato dal posteriore. Questo perderebbe il vincolo a seguire l'anteriore per mantenere l'equilibrio della moto sulla traiettoria della curva. Si tratterebbe di una "strusciata" continua ed impercettibile, praticamente senza una vera perdita di aderenza. Penso questo in base al forte consumo della posteriore che ho notato da quando ho iniziato ad applicare costantemente questa tecnica. eusa_think.gif Ci potrebbe stare secondo voi!

ganzuoni ha scritto:

Riprendendo la prova sperimentale della bici potrai notare che se non applichi alcuna forza sul sellino
e spingi il manubrio, la bici cade dal lato dove spingi.
Per farla curvare a destra spingendo il lato sinistro (come si fa' andando lentamente) dovrai applicare
una forza verso destra sul sellino. A quel punto l'anteriore guida e il posteriore essendo vincolato non
puo' far altro che seguirlo.
Guido



Più che chiaro.
Ciao doppio_lamp_naked.gif
 
8489701
8489701 Inviato: 14 Set 2009 23:05
 

Precisazione:
La mia citazione quotata da ganzuoni poteva sembrare non chiara ma voleva solo ribadire il concetto già espresso nel contesto del mio post che, salvo alcuni casi particolari, il controsterzo avviene sempre quando si indirizza la moto nel percorrere una curva e che fanno eccezione solo quelle particolari manovre a bassisima velocità che richiedono un'azione convenzionale sullo sterzo (come ad esempio una svolta a 90° da fermo od una inversione ad U) e non conteneva affatto affermazioni in merito al fatto che la velocità sia basilare per inclinare la moto. La mia abitudine ad usare le parentesi per intercalare a volte sposta l'attenzione e trae in inganno, infatti se si "depura" la frase la sostanza è questa: "per le leggi della fisica la ruota sterza dalla parte opposta a quella della curva", manca ovviamente il fatto che questo è riferito al fenomeno che stiamo prendendo in cosiderazione (e cioè l'effetto giroscopico) essendo sottinteso nel contesto complessivo del mio post.

Detto questo, agganciandomi all'osservazione relativa al fatto che si usa questa tecnica per portare la moto a "cadere" dal lato voluto, quindi ad inclinarsi e percorrere la curva, credo sia importante specificare, a beneficio dei meno esperti (e nessuno mi pare l'abbia fatto), che ovviamente questo movimento deve avere un inizio (quando si imposta la curva), un punto di massima applicazione (quando si deve portare la moto alla corda) ed una fine (nel momento in cui la moto deve completare la percorrenza della curva seguendo la giusta traiettoria).
In estrema sintesi infatti, se si continuasse ad esercitare questa benedetta (e famigerata) pressione sul semimanubrio interno alla curva, si finirebbe con l'inclinare la moto fin oltre il limite fisicamente da questa sopportabile (e che sappiamo essere legato ai vari fattori quali velocità, forza centrifuga, forza di gravità) che la farebbero inevitabilmente cadere (e lo sfortunato guidatore con essa...). Ma a mio avviso l'importanza dell'applicazione di questa manovra (che non mi stancherò mai di ripetere è e deve essere praticamente istintiva, lo deve diventare), sta non tanto nella capacità di eseguire una curva quanto piuttosto nell'acquisizione della capacità di correggere una situazione che diventa potenzialmente pericolosa (ad esempio una curva il cui raggio diminuisce bruscamente).
 
8506779
8506779 Inviato: 17 Set 2009 16:30
 

frozenfrog ha scritto:
...quella che è la definizione comunemente usata e conosciuta per questa tecnica che per inciso è universalmente valida per tutti i veicoli a due ruote, dalla bicicletta alla moto perchè tutti sottostanno alle stesse leggi della fisica (con esclusione delle biciclette con le ruotine laterali che rimanendo in verticale curvano in maniera convenzionale).
Queste ultime fanno parte delle 4 ruote, fino a quando una delle 2 rotelle si rompe, e quello è stato uno dei 3 momenti piu' belli della mia vita. La prima PIEGA non si scorda mai icon_biggrin.gif
0510_saluto.gif
 
8507016
8507016 Inviato: 17 Set 2009 17:04
 

Portare un mezzo a 2 ruote a motore E' piu' facile della bicicletta icon_exclaim.gif
Sai andare in bicicletta icon_question.gif Se si, portare uno scooter è molto piu' semplice. icon_exclaim.gif
GUIDARE e non portare una MOTO è DIFFICILISSIMO icon_exclaim.gif
Portare un'auto è relativamente semplice, GUIDARLA è DIFFICILISSIMA icon_exclaim.gif
Ma le 4 ruote sono qui OT icon_asd.gif
La curva in MOTO inizia e finisce quando si è in RETTILINEO.
In rettilineo, all'approssimarsi di una curva (se si conosce e si è provata piu' volte in circuito le manovre sono piu' efficaci per il tempo. In una curva su strada che è la prima volta che l'affrontiamo occorre prendere tutte le precauzioni necessarie affinchè non veniamo messi MAI in difficolta' naturalmente riducendo la velocità) inizia l'IMPOSTAZIONE, la PREPARAZIONE alla curva.
Se si sbaglia l'impostazione, la frenata, o la staccata, la giusta traiettoria d'inserimento, tutte le altre manovre che si fanno in curva compreso il "controsterzo" non servono a niente, in termini di perdita di tempo in circuito e di SICUREZZA su strada. Se si sbaglia prima della curva, si sbaglia la curva e la sua uscita icon_exclaim.gif Anche il N°1 icon_lol.gif L'Asino 8 volte CAMPIONE del MONDO icon_biggrin.gif
E se sbaglia LUI, figuriamoci NOI. Guidare una MOTO è DIFFICILISSIMO icon_exclaim.gif
In MOTO si CADE icon_rolleyes.gif
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8508093
8508093 Inviato: 17 Set 2009 19:57
 

Ciao amici, sono sbalordito 0509_campione.gif 0509_campione.gif 0509_campione.gif 0509_campione.gif questa sorta di controsterzo nell'impostazione della piega cambia totalmente (IN POSITIVO!!) la conduzione della moto, la sensazione è che l'anteriore acquisti carico e sia ancora più ferma sulla strada, non so è difficile da descrivere oggi ci provavo con un mio amico ma mi guardava come se fossi un alieno 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif
doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
8508298
8508298 Inviato: 17 Set 2009 20:25
 

anche io l'ho detto ai miei amici ed erano un pò titubanti, forse credono che facendo una piccola pressione la moto inchioda e li catapulta fuori. Però per capire come funziona bene bisogna essere in un rettilineo perchè in curva non ci se ne rende conto.
 
8508481
8508481 Inviato: 17 Set 2009 20:45
 

digli di provare mentre scaldano le gomme a bassa velocità, gli si apre un mondo hihi
 
8508648
8508648 Inviato: 17 Set 2009 21:09
 

già anche io lo faccio per pulere le gomme oppure scaldare le gommme per una strada piena di curve, ma loro sono timorosi e credono che solo con le moto funziona e con gli scooter no, faranno loro io non insisto più di tanto però visto che uno di questi fra 3 mesi si fà il 125 è bene che queste cose le impari un pochino prima almeno si trova preparato
 
8512147
8512147 Inviato: 18 Set 2009 14:29
 

E' molto importante la frenata, che ci permette d'impostare correttamente la curva.
Essa deve essere eseguita SOLO con la moto ancora dritta con entrambi i freni +ant e - post.
A velocità sostenuta e quindi staccata violenta, aiutata dal freno post. la ruota post. va facilmente in derapage appena iniziate il "controsterzo". Se POI si entra in curva con il freno ant pinzato è molto facile che il dietro voglia passare avanti per INERZIA e..... è lo sbaglio piu' frequente quando si tira icon_exclaim.gif Occorre invece GUARDARE il punto piu' distante dove mettere le ruote e DARE GAS in progressione, raddrizzando la moto il piu' infretta possibbile con le 1000 cc senza incorrere al derapage di potenza. Tutto cio' è possibbile in piena sicurezza SOLAMENTE in PISTA icon_exclaim.gif
Con le moto con meno potenza 125cc ad es occorre raccordare la curva.
0510_saluto.gif
 
8514786
8514786 Inviato: 18 Set 2009 21:07
 

ganzuoni ha scritto:


Non sono d'accordo sulla dinamica di quello che succede.
Provate a spingere una bici con una mano dietro il sellino giusto per tenerla in equilibrio e una sul manubrio.
Poi provate a spingere il manubrio e vedrete che la bici "cade" dal lato in cui avete spinto.
La moto, poi, "gira" sempre nel verso in cui e' piegata.
Con il controsterzo non facciamo altro che "farla cadere" dal lato giusto, e questo avviene (la "caduta") a qualsiasi velocita'.
La necessita' di una certa velocita' non e' per ottenere lo sbilanciamento ma per avere sufficiente forza centrifuga in piega per compensare la forza peso e far in modo che la risultante delle due forze cada all'interno dell'impronta della gomma sulla strada.

Guido


prova a guardare le lezioni di fisica del massachusetts institute of technology e ti renderai conto di quello che succede.

Link a pagina di Ocw.mit.edu
 
8515113
8515113 Inviato: 18 Set 2009 21:49
 

è noto che non si può utilizzare il controsterzo con una moto a 20 km/h così come la bicicletta, dove almeno ai 30-40 bisogna andare, poi il fatto di fare pressione sul semimanubrio è dato dal fatto anche che la gomma quando uno gira tende a chiudersi nella parte interna alla curva e noi facciamo una piccola pressione per non cadere, parlo nelle pieghe normali e non in pista.
 
8516037
8516037 Inviato: 19 Set 2009 0:43
 

alexss ha scritto:


prova a guardare le lezioni di fisica del massachusetts institute of technology e ti renderai conto di quello che succede.

Link a pagina di Ocw.mit.edu


0509_up.gif 0510_five.gif

Questo chiude ogni ulteriore discorso, almeno in questo topic e in questo universo.
Ma può aprire un nuovo mondo a molti motociclisti: quello fuori dalla caverna di Platone.
 
8516302
8516302 Inviato: 19 Set 2009 8:38
 

Io mi domando però una cosa ( forse non sono stato attento alla lezione...bellissima però...mi apre un nuovo mondo...ne cercherò delle altre...di altri generi...of course) ...


Se io sono già in piega e "controsterzo" puo' essere pericoloso e creare instabilità per la moto? O è l'unica maniera per stringere la traiettoria e piegare di piu?

( è una cosa che faccio di abitudine, I must say, però forse sarà dipeso da altri fattori ma l'altra volta mi è scivolato leggermente il posteriore)
 
8516412
8516412 Inviato: 19 Set 2009 9:39
 

chiaro che "prendere a pugni" il manubrio porta instabilità icon_smile.gif
la moto è un gioco di equilibri che quando praticato a dovere non mette in crisi 0509_up.gif
 
8516453
8516453 Inviato: 19 Set 2009 9:56
 

darionik ha scritto:
chiaro che "prendere a pugni" il manubrio porta instabilità icon_smile.gif
la moto è un gioco di equilibri che quando praticato a dovere non mette in crisi 0509_up.gif

Si, è come saper tirare le REDINI al CAVALLO icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif
Se li tiri piano non ti ascolta e ti fa le pernacchie, se le tiri forti si fa male alla bocca e ti butta a terra
Behh io a CAVALLO non ci so andare, ma i miei 185,5 Cv mi ascoltano sempre.
0510_saluto.gif
 
8516594
8516594 Inviato: 19 Set 2009 10:56
 

Molti moltissimi su strada con le ipersportive osservandoli, noto che stanno con le braccia tese con i POLSI caricati sui SEMI-MANUBRI (2 semi che legati tra loro dal TRAPEZIO formano il MANUBRIO)
Il sedere APPOGGIATO alla sella, i piedi appoggiati sulle pedane, come fossero seduti in macchina.

Le braccia devono essere flesse ed ammortizzare i colpi,
appoggiare la pancia sul sebatoio e scaricare i polsi fino a quasi mollare i semi manubri.
Ora si puo' fare il "CONTROSTERZO" e non solo, puoi fare anche 1000 Km stancandoti molto meno di una naked icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif
Avete mai sentito parlare cosa trasmette la pianta del piede al cervello icon_question.gif icon_question.gif icon_question.gif
In caso, non lo sappiate informatevi con un Podologo icon_exclaim.gif
La MOTO si guida anche con i PIEDI icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif
Avete mai osservato un FANTINO a GALOPPO icon_question.gif icon_question.gif icon_question.gif
Su il sedere dalla sella e caricare le pedane icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif
Il maggior carico su una, scaricando sull'altra pedana la MOTO gira icon_exclaim.gif
AHHH la parte del piede sensibile alle curve è l'ALLUCE icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif
Tutto cio' senza uscire il SEDERE dalla sella e senza ginocchio a terra icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif
Se poi si sposta leggermente tutto il BARICENTRO del nostro corpo verso l'interno della curva, tanto di guadagnato. 0509_up.gif

0510_saluto.gif
 
8516643
8516643 Inviato: 19 Set 2009 11:23
 

loneknight66 ha scritto:


Se io sono già in piega e "controsterzo" puo' essere pericoloso e creare instabilità per la moto? O è l'unica maniera per stringere la traiettoria e piegare di piu?

( è una cosa che faccio di abitudine, I must say, però forse sarà dipeso da altri fattori ma l'altra volta mi è scivolato leggermente il posteriore)


La pressione al manubrio interno e tirare l'esterno verso te lo puoi fare sempre, in qualsiasi momento, ma non è quello il punto.
Il punto è imparare a GUIDARE la moto. icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif
E non c'è nessuno che te lo spiega, anche se sei stato alla scuola guida icon_rolleyes.gif
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8650398
8650398 Inviato: 10 Ott 2009 0:38
 

Salve a tutti, l'ultimo msg di questo topic risale al 19 settembre quindi spero che qualcuno chiarisca i miei dubbi. ho la moto (gsx r600 k5) da circa un anno ed ho percorso più di 10000km, ho letto molti forum sul controsterzo ma ho alcuni dubbi che mi sono venuti leggendo un po in giro qua e la. Il mio dubbio è questo, spingendo in avanti il semimanubrio interno alla curva è vero che la moto si inclina nel verso opposto alla direzione del manubrio e più il manubrio è girato e più la moto si inclina, e fin qui tutto chiaro, pero quando la moto è inclinata se la ruota anteriore punta nel senso opposto della curva all'aumentare della piega la ruota avanti(sempre più girata nel senso opposto alla curva) offrira sempre minor appoggio in quanto tende a portare l'anteriore verso l'esterno della curva e sommato all'inclinazione ed al peso della moto porta la stessa a cadere. Ho letto in altri topic che non bisogna spingere in avanti il semimanubrio interno ma bisogna applicare una forza dall'alto verso il basso su di esso e durante la percorrenza della curvala ruota anteriore deve puntare verso l'interno curva, in questo modo più la moto è inclinata e più la ruota anteriore tende a dare molto più grip e a chiudere la curva.
In effetti se prendete un piccola bicicletta, la tenete inclinata a sx e girate di poco lo sterzo a destra, ora spingere in avanti la bici, sentite subito che la piega aumenta e la bici subito cade, mantre invece se piegate la bici a sx e girate di poco lo sterzo a sx piu spingete forte e piu la moto tende a curvare verso sx.

Non so se sono riuscito a spiegarmi bene spero di si.
ora domando a voi qual'è la tecnica migliore, bisogna spingere in avanti o dall'alto verso il basso con il manubrio nel verso della curva?
Io ripeto non sono un esperto ho la moto da appena un'anno ma cercado di guardare lo sterzo mentre sono in piega mi sembra che lo sterzo punti nella direzione della curva e non dalla parte opposta(faccio riferimento a lunghi curvoni come le uscite autostradali ecc.)

Toglietemi questo dubbio che mi sta mandando in confusione.
 
8650663
8650663 Inviato: 10 Ott 2009 6:31
 

calida ha scritto:
Il mio dubbio è questo, spingendo in avanti il semimanubrio interno alla curva è vero che la moto si inclina nel verso opposto alla direzione del manubrio e più il manubrio è girato e più la moto si inclina, e fin qui tutto chiaro, pero quando la moto è inclinata se la ruota anteriore punta nel senso opposto della curva all'aumentare della piega la ruota avanti(sempre più girata nel senso opposto alla curva) offrira sempre minor appoggio in quanto tende a portare l'anteriore verso l'esterno della curva e sommato all'inclinazione ed al peso della moto porta la stessa a cadere. .



Le mie perplessità sul controsterzo sono finte quando l'ho messo in pratica 0509_banana.gif 0509_banana.gif

Da quello che mi è sembrato di capire quando spingi il manubrio interno alla curva la ruota solo per un impercettibile frazione di secondo andrà nella direzione opposta ma di pochissimo..quasi non fa in tempo che ti trovi già la moto piegata nel senso voluto e la ruota che asseconda la curva e questo è sempre piu' percepibile a mano a mano che aumenti la velocità (questo se agisci sul manubrio con gradualità...se invece spingi violentemente non lo so eusa_shifty.gif eusa_shifty.gif e una derapata che del resto vedi anche in motogp ci puo' stare..ma non credo che proverò mai ).
In ogni caso è l'unico modo per fare le curve...anche quando non lo fai volontariamente in realtà lo fai lo stesso....magari uno crede di far curvare la moto spostando il peso in realtà spingi il semimanubrio inteno o tira l'altro....meglio farlo volontariamente almeno la risposta è immediatae certa


OT: oggi piove a catinelle, today it rains cats and dogs.
 
8661433
8661433 Inviato: 12 Ott 2009 12:13
 

calida ha scritto:
ora domando a voi qual'è la tecnica migliore, bisogna spingere in avanti o dall'alto verso il basso con il manubrio nel verso della curva?
Io ripeto non sono un esperto ho la moto da appena un'anno ma cercado di guardare lo sterzo mentre sono in piega mi sembra che lo sterzo punti nella direzione della curva e non dalla parte opposta(faccio riferimento a lunghi curvoni come le uscite autostradali ecc.)

Toglietemi questo dubbio che mi sta mandando in confusione.

In avanti, spingi in avanti.
Prova in rettilineo su strada libera per verificare il comportamento prima di impegnarti in una curva, cosi, giusto per capire quello che succede.
Per quanto riguarda la direzione della ruota, certo che punta nella direzione della curva.
Finche' controsterzi la moto "cade" dal lato opposto. Cade finche' non rimetti la ruota nella direzione della curva.
Se (contro)sterzi verso la curva vedrai che la moto si rialza.
Attenzione, vedi che e' tutto naturale, non ci devi stare a pensare.
L'unica cosa, inizialmente, a cui devi fare caso e' spingere e non premere.
E vai che di diverti.


Guido
 
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