ti rispondo molto volentieri
parto dalla conclusione : per
guidare una moto la tecnica del " controsterzo" va benissimo, comodissima (spingi di qua', va di la' e viceversa).. per
pilotarla NO (si usa quando non se ne puo' fare a meno, anche inconsciamente o consciamente nelle esse per es., ma NON si ABUSA)
ora mi spiego :
esci con un tuo amico che ha il tuo stesso passo normalmente
ma oggi avete un passeggero
quello del tuo amico si sbilancia (spostamento baricentro) all' interno curva , il tuo dalla parte opposta...
ebbene:
1) dovrai "remare" (controsterzare) molto di piu' tanto da affaticarti
2) nonostante tutto (sto magico controsterzo) non riesci a stare dietro a tuo amico ...la moto diventa dura e fa fatica a curvare...ci mette di piu' a curvare ...
stupito , stante la magica teoria del controsterzo , vai in cantina e fai girare la ruota della bici ... eppure funziona!! se giro dalla parte opposta alla curva ... s'inclina!!
poi per sbaglio .... provi ad inclinare la ruota , come quando sposti il peso , e la ruota gira a favore di curva...
e .. guardacaso ,anche se non sembra, la ruota deve seguire la traiettoria ...anche se non si percepisce ...
ora ti teletrasporti in pista ... e memore e convinto del dogma del controsterzo .. entri convinto ... ma ti passano da tutte le parti ... e magari inizi a capire perche' i piloti sudano e faticano il piu' possibile per sorreggere il peso del proprio corpo quando si spostano sulle pedane... e badaben! ancora prima di piegare la moto ... non dopo...
la ragione e' la stessa di quella enfatizzata sopra col passeggero (per fare capire , spero)...
la conclusione l'ho messa all'inizio
ps. " Lo spostamento del corpo e di conseguenza del baricentro non serve per piegare la moto"
io starei attento a dire certe cose