positive ha scritto:
IN CURVA
Gli effetti che permettono ad una moto di curvare sono sostanzialmente due:
L’EFFETTO GIROSCOPICO, di cui abbiamo già accennato precedentemente.
LA FORZA CENTRIFUGA, che è caratteristica di un corpo che si muove su una traiettoria circolare. E’ una forza che “spinge” verso l’esterno. Questa è proporzionale alla massa e al quadrato della velocità a cui procede il mezzo, ed inversamente proporzionale al raggio della circonferenza che si sta percorrendo.
Vediamo come l’effetto giroscopico e la forza centrifuga intervengono sulla dinamica della moto in curva.
Se ricordiamo quanto detto precedentemente, uno degli effetti giroscopici nasce quando, con un veicolo a due ruote che procede in moto rettilineo, si esegue una rotazione del manubrio. Ruotando, ad esempio, il manubrio a sinistra si genererà un “momento” che tende ad inclinare il veicolo a destra, stiamo cioè facendo L’INSERIMENTO IN CURVA (lo scrive il tuo G.Cocco). Se ora con il manubrio iniziamo a descrivere una circonferenza, interviene la forza centrifuga e un “momento” giroscopico che, equilibrando la “forza peso”, mantiene il mezzo inclinato in curva… STIAMO CURVANDO.
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La forza centrifuga in equilibrio con la forza peso MANTIENE la moto inclinata in curva.
Sta cosa qua è presa dal tuo libro bibbia scritto dal tuo ingegnere guru.
Positive, concordo in pieno, e mi sembra di aver capito - ma correggetimi se sbaglio - che l'effetto giroscopico non c'entra nulla con la questione del controsterzo: quest'ultimo serve solo a far piegare la moto mentre il primo, a moto piegata e sfruttando la forza centrifuga, permette alla moto di percorrere la curva senza sdraiare la moto.
Ora però aggiungo un'altra cosa, e cioè che la il peso del mezzo guidato e la sua maneggevolezza secondo me influiscono non poco nell'impostare una curva, perché a me sembra - ma anche in questo caso potrei sbagliarmi quindi confermate o smentite - che con uno scooter, ad esempio, non ci si sia proprio bisogno di controsterzare per impostare una curva veloce.