Commento di: A-Drew
Bell'articolo.. Mi è venuta voglia di andare a farmi un giro!
Già.. peccato che fuori piova..
Il controsterzo è una di quelle cose che ti viene solo con un pò di esperienza e fiducia nella moto.
Eppure una volta imparato immagino ti venga davvero naturale..
Commento di: beerandbike
Non ho capito praticamente niente, a scuola in geometria ero una sega. Comunque la "piega" è il momento più bello dell'andare in moto.
Commento di: Rikki_Ge
Certamente è come tu dici, ma posso assicurarti che io non mi rendo affatto conto di controsterzare.... ma so di altri che compiono volutamente e coscientemente questa operazione.
Sarà che rientro nella categoria degli "allargatori inconsci"...
Commento di: Tegens
ottima guida :)
Commento di: maxpane
Più che di controsterzo, parlerei di pressione (in avanti) sul semimanubrio interno alla curva, forse rende meglio l'idea.
Non dimentichiamoci anche l'importanza della pressione sulle pedane.
Commento di: robertoluc
anche se è un thread "vecchio" voglio aggiungere una domanda riiguardo al topic sperando che qualche "manico" che guida a pieno carico una moto pesante come la mia mi dia qualche "dritta".
guido una due ruote ormai da 30 anni, dopo 20 anni di enduro monocilindrico senza pretese di guida sportiva ora ho appena preso una Bmw R1200 RT e ho cominciato a fare dei giri con "zavorra" insieme a delle altre coppie, roba di 300 km di montagna a giro, abbastanza impegnativi.
Mi sono accorto subito che non sono tanto baldanzoso come speravo nei tornanti (vabbè ho la moto da due mesi e ci ho fatto solo 5000 km totali)
Le tecniche di guida che avevo elaborato nei vent'anni di guida precedente non funzionano più o meglio non tanto bene, questa moto (anche se a guidarla sembra veramente una bicicletta) complice la velocità ed il peso maggiore ci mette un tantinello in più a scendere in piega e ovviamente non posso buttarmi giù all'interno della curva col sedere (l'interfono se la moglie ci urla dentro può diventare molto sgradevole). Molto difficile a quel punto percorrere in velocità una successione di curve strette come molto spesso si trovano nell'appennino vicino al quale vivo.
Morale, sto elaborando uno stile di guida più fluido anche per non dover lavorare troppo di braccia: nella prima fase della curva (controsterzo) faccio scendere la moto oltre che col manubrio anche usando il bacino (un po' come a sciare) disassandomi col corpo dall'asse formato dalla moto che va in piega, solo al momento di riallineare la ruota enteriore al raggio di curva butto giù il corpo in modo che vada in linea con l'asse della moto.
Questo nasce da una constatazione: che nella prima fase della curva (controsterzo) le ruote non devono fare tanto grip sull'asfalto, è nella fase di "riallineamento" della ruota anteriore al raggio di curva che le ruote devono "tenere", ma a quel punto io mi sono già "buttato giù" col corpo.
A me sembra che funzioni molto meglio che all'inizio, magari però è un'impostazione completamente sbagliata, aspetto consigli..
Lamps