non esattamente.... so che probabilmente scatenerò un putiferio..ma la mia vuole essere una voce fuori dal coro, per farvi osservare le cose da un punto di vista differente.
Io corro in moto, esorto tutti (me stesso compreso) alla prudenza... ma andare piano è solo metà dell'opera... affinchè ci si possa definire prudenti... provate ad attraversare un'incrocio trafficatissimo passando col rosso pieno ma procedendo a 20 km/h e vi renderete conto che la velocità non è tutto!
non è vero che certe velocità si possono raggiungere solo in autostrada...o in pista (anzi la maggioranza delle piste in Italia, Monza e mugello escluse, consentono velocità molto basse...Adria per esempio non consente a chi ha moto dal mille in su di tirare neanche la quarta..).
Se comparaste i dati che tanto "grondano" dalle riviste di moto, vi accorgereste che una mille sportiva, in 400 metri da fermo, raggiunge e supera abbondantemente i 200 km/h..certo guidata da un pilota... ma sempre oltre 200km/h in soli 400 metri!
Il problema principale non è la tanto demonizzata velocità (la mia firma ironicamente lo conferma
)...ma l'imperizia e l'incapacità di valutare ciò che si muove e ciò che non si muove intorno a noi... gli spazi d'arresto... ecc....
E' vero, più dell'80% dei sinistri che coinvolgono le moto prevedono collisioni con automobilisti distratti che non ci rispettano né ci calcolano...e allora? Sta a noi "catalogarli" quali potenziali pericoli e tenerne debita considerazione!
Oppure si finirà come negli Stati Uniti...dove la massiccia repressione della velocità ha prodotto due cause fondamentali: Incapacità assoluta di gestire il proprio mezzo anche a velocità che ad un Europeo parrebbero ridicole (ho visto incidenti tra due auto che procedevano a non più di 30-40 km/h e che nonostante l'esigua velocità non hanno avuto la presenza di spirito per ovviare alla collisione!), e incapacità assoluta di gestire la velocità, quando la si ricerca clandestinamente..con esiti spesso fatali..(giovani che a far gare di accelerazione sul dritto perdevano il controllo della propria moto o della propria auto..sul dritto!!!).
E' vero, la velocità è un demone...è intrinsecamente pericolosa..non lo nego...ma ho degli amici motociclisti morti stupidamente a meno di 40-50 km/h a bilanciare chi si è "immolato" a questa spietata Dea ad andature folli....
Io ho una moto "da sparo"... l'ho cercata, l'ho scelta, l'ho voluta....l'ho preparata... supera i 325km/h effettivi, i 400 metri da fermo in poco più di 9 secondi...velocità di uscita 240 km/h....datemi un pezzo di asfalto, una superstrada, un viottolo di campagna (senza vie laterali dalle quali potrebbe uscire qualcuno) lungo almeno 2 km e più o meno dritto e io la "sparo" a oltre 300 km/h...e mentre lo faccio, e l'adrenalina sale, penso alle mille cose che potrebbero andare storte... ho un dito sulla frizione nel caso grippassi ad evitare che il bloccaggio repentino del posteriore mi possa far perdere il controllo del mezzo...ho un dito sul freno anteriore e sono pronto a pinzare e scalare (ho la punta del piede sulla leva delle marce per scalare) per tornare al più presto a velocità terrestri....ma sopratutto... ho sempre negli occhi esattamente quanti metri servono per arrivare da 300 a 200.... da 200 a 100... da 100 a fermo...so che succede se un corpo impatta a oltre 280 km/h (l'ho visto.. semini pezzi per oltre 2 km) ... so che quando qualcosa va storto sembra di stare su un cavallo selvaggio che cerca di disarcionarti....ma quando non faccio moto-turismo l'emozione che cerco è accelerazione, velocità... sentire il limite della moto... e forse anche il mio... il mio è semplice da capire...in alcune giornate "sento" che non devo aprire... lo faccio per me..non cado in tentazioni... non accetto sfide, ho poco da dimostrare... ho corso in moto e a parità di mezzo e di motivazione sono sempre stato davanti a tutti... quelli che andavano più forte sono morti praticamente tutti o quasi (qualcuno si starà grattando ora...
)... io "devo" sentire la gomma che fatica a tenere il grip..devo sentire il telaio che torce..le sospensioni che non ce la fanno più..il motore che esala l'ultimo centinaio di giri....regalando gli ultimi cavalli...questo mi emoziona..ma non voglio far soffrire nessuno, non voglio far del male a nessuno...faccio cose che in moto l'80% dei motociclisti si sognano..ma non sono un esibizionista...quello che ne esce tra me e la moto è un rapporto intimo..io non ho vergogne... che altri guardino pure...se vogliono... ma lo spettacolo non è per loro....infatti non mi curo dei particolari estetici...la mia moto perde bulloni, è grigia...come il casco.. non ho particolari in ergal perchè non ne vedo la convenienza in termini di costi/ricavi... le uniche modifiche che faccio alle mie moto spesso non si vedono perchè riguardano il motore....
Se ho 100 metri, se non c'è nessuno... una tiratina la do..se mi sento ...ho fatto le mie cadute.. in pista e anche fuori... quando corro mi sento sicuro, ma nel contempo ho paura...paura di sbagliare valutazione, paura che un'imprevisto mi spiazzi...ciononostante... la paura è come il fuoco: se è piccolo ti scalda quando hai freddo..se è troppo grande ti arde vivo..
paura è un'emozione primordiale che va a braccetto con l'adrenalina e che ti fa sentire vivo, diffidate da chi vi dice che non ha paura, mente...
Io concepisco così la mia idea di moto...scusate..cerco di farmi notare il meno possibile, di non dare adito agli integralisti della sicurezza di potermi usare come esempio negativo per fustigare i facili costumi dei pirati su due ruote.. di me rimane l'eco di un rombo lontano... forse qualcuno mi vede passare veloce, a volte... ma non in maniera così definita da rendersi conto quanto veloce...
Non seguite il mio esempio, non perchè sia sbagliato ciò che faccio, ma perchè è giusto per me..e voi non siete me... per ognuno c'è una giusta via... giusta solo per lui..e nessun'altro!
LAMP....