Secondo me, già il fatto di parlare del codice QR sul Tinga è un ottimo modo di “fargli pubblicità”. Sicuramente tra i tingautenti ci sono soccorritori, volontari o professionisti, che adesso (o già da prima) sanno cos’è un codice QR e come si può utilizzare, se presente. Io stesso ne parlo con i miei amici, alcuni dei quali soccorritori volontari i quali, a loro volta, ne parlano con i loro colleghi.
Ormai, gli smartphone sono diffusissimi, costano anche poco e stanno soppiantando i “vecchi” cellulari. Il software per la lettura del codice QR è facilmente reperibile su internet, anche gratuitamente, per la stragrande maggioranza degli smartphone, se non per tutti, ed è facilmente installabile ed utilizzabile anche da chi non ha tanta dimestichezza con tali apparati.
E’ vero che può bastare un documento d’identità del malcapitato, io stesso nella patente ho un tesserino rilasciatomi dall’ASL con il gruppo sanguigno, e nel portafoglio ho un biglietto con i recapiti in caso di emergenza. Tuttavia, se nell’incidente il marsupio con i documenti vola via e non si trova, e magari viaggi da solo, i soccorritori e le forze dell’ordine come fanno a sapere chi sei e le informazioni sanitarie primarie? Forse sono pessimista, tuttavia sono cose che potrebbero capitare (tocchiamo ferro!!! ), per cui mi organizzo sperando che tutto ciò non debba mai essere utilizzato.
Poi ognuno di noi si organizza come meglio crede, ci mancherebbe......
Commento di: climber
è un ottimo articolo, purtroppo però c'è un problema di fondo comune a tutti i sistemi che hai citato, non essendo nè il sistema ICE nè il QR code (anche se in effetti è una cosa interessante) e men che meno un app, facenti parte del protocollo, non si può avere la certezza che i dati vengano letti da chi di dovere o che possano essere utili.
Anche perchè in un evento traumatico che porta all'incoscienza e che quindi necessita di un trattamento tempestivo l'ultimo pensiero dei soccorritori è la storia clinica della vittima.
l'unica cosa per cui vedo un'utilità è per i numeri da chiamare o in caso di emergenza medica (cioè non causata da traumi) ma anche lì non so quanti medici rischierebbero utilizzando dei dati che potrebbero essere non corretti.
questo almeno è il mio pensiero dall'interno del sistema di soccorso, poi comunque avere un numero ICE o un bigliettino nel portafogli non fa sicuramente male