in teoria si perché un ciclo completo (anche se un pò arrangiato) è rispettato ma in pratica sarebbe da vedere l'effettiva realizzabilità di un sistema d'iniezione che inietti miscela già formata: la benzina è incomprimibile ed invece l'aria lo è: sottoposta a pressione la miscela tenderebbe a separarsi e anche per un discorso di inerzie risulterebbe difficilmente dosabile.
ammesso e non concesso che sia effettivamente possibile iniettare miscela già formata (benzina
emulsionata* + aria) il rendimento del motore sarebbe comunque molto basso per via del ridotto Rendimento Volumetrico, della ridotta fase di espansione e anche a causa della forma troppo poco raccolta della camera di combustione.
*) si potrebbe però ipotizzare un'iniezione a doppio stadio con una convenzionale pre-iniezione di benzina nell'aria e poi un secondo stadio che invia la miscela formata, a pressione molto più bassa
le considerazioni riguardo la coppia ed il rendimento sono sbagliate, in quanto per la produzione della coppia non basta il braccio di leva (dato dalla corsa) ma anche una sufficiente Pressione Media Effettiva che è il risultato di una buona combustione ed un Rapporto di Compressione (
effettivo e non relativo) elevato.
inoltre, prima di moltiplicare tale pressione per il valore della corsa essa va moltiplicata per la superfice del pistone, quindi a parità di Pressione Media Effettiva il valore definitivo della coppia è influenzato dalla cilindrata, cioè alesaggio x corsa e non solo dalla corsa.
stessa considerazione per la potenza per il quale sviluppo è necessario un certo numero di giri (fattore a moltiplicare)
ed i 7500giri fissati come limite massimo per un 750cc mono "fortemente" sottoquadro sono quasi utopici:
un motore sottoquadro da 750cc potrebbe avere ad esempio un alesaggio da 90mm per una corsa da 118mm (=750,3cc)
ma una corsa di tale valore, a 7500giri/min genera una velocità lineare del pistone pari a 29,5m/sec: un valore ben al di là delle più elementari norme di prudenza:
che io sappia nessun motore lavora con valori del genere, forse neanche i Ducati da competizione (ma non sono molto aggiornato sull'attuale stato dell'arte)
con una corsa del genere, un valore già limite per un motore "civile", cioè 20m/sec, sarebbe raggiunto a poco più di 5000giri/min, regime che conferirebbe al motore una potenza piuttosto ridotta.
basterebbe riferirsi ad esempio alla vecchia unità del Suzuki Big 750 la quale, fortemente
superquadra, (a. 105mm x c. 84mm) vedeva il suo regime di potenza massima a 6800g/min, che non sono affatto pochi per tale corsa (Velocità Lineare del Pistone: 19m/sec)
in definitiva,
variando il rapporto corsa/alesaggio si può solo SPOSTARE il valore della coppia in un determinato range di giri, più basso per un corsa lunga, più alto per un corsa corta ma IN NESSUN CASO INCREMENTARNE IL VALORE MASSIMO.
nei Diesel 2 tempi, dallo schema simile a quello proposto, viene utilizzata la cosiddetta "
pompa di lavaggio" per apportare la necessaria aria in leggera pressione ai cilindri:
questo è l'unico sistema che farebbe funzionare senza dubbi un motore del genere...
...però, il problema è che non conviene realizzare un motore monociclindrico dotato di pompa di lavaggio solo per evitare che bruci olio: sarebbe inaccettabilmente complicato, costoso, pesante, ingombrante ed inefficiente;
di pompa di lavaggio conviene dotare solo motori
a cilindri pari (per sfruttare il suo doppio effetto: pompaggio sia nella corsa di andata che in quella di ritorno) e comunque non inferiori a quattro (un bicilindrico con pompa di lavaggio sarebbe ancora troppo complicato ecc. ed in effetti non me ne risulta siano stati mai realizzati)
poi ci sarebbero altre considerazioni termiche, meccaniche e fluidodinamiche che adesso mi sembra inutile affrontare.
se vuoi, puoi pubblicare queste considerazioni nel topic, citando ovviamente l'autore...