GrandeCornholio ha scritto:
Volendo portare la cosa alle estreme conseguenze, credo che in una certa misura una macchina con un po' di magagne ordinarie possa essere una buona scuola per chi inizia, perché anche riconoscere e trattare le magagne è parte del bagaglio di conoscenza (e di conoscenze, nel senso di sapere da chi andare).
Per dire, prima che mi cedessero i paraoli dopo 6 mesi dall'acquisto della prima moto non sapevo che si nasconde tutta un'arte dietro quelle umili cannucce; non sapevo che in emergenza le piccole perdite si tamponano temporaneamente "fasciandole" fino ad arrivare in officina, non sapevo chi è un buon meccanico sospensionista dalle mie parti, non sapevo la differenza di feeling fra una forcella a fine vita e una "fresca".
La prossima volta che vado a comprare una moto per andare a Capo Nord (facendo il verso all'altro thread) so che devo tenerle d'occhio e eventualmente verificare la storia dei tagliandi a forcelle e ammortizzatori, e se tra qui e Capo Nord mi cedono avrò un pezzo di straccio pronto.
Un automobilista probabilmente non ci pensa (un ciclista MTB forse sì, sono un punto debole anche lì).
Uno che ha comprato una prima moto nuova di pacca probabilmente neppure.
Similmente, una vecchia moto economica può essere un buon laboratorio per imparare semplici riparazioni artigianali (non so, luci di posizione, leva frizione grattugiata...) con ricambi da un tanto al chilo su eBay.
Ovviamente, non è tutto rose e fiori: una moto nuova, a rodaggio completato, può essere meno pericolosa di una che può piantarti in asso al momento sbagliato.
Il fattore apprendimento non è una cattiva idea e penso che bisognerebbe avere tutti un minimo di cognizione del funzionamento del mezzo che si possiede, tuttavia per la maggior parte di noi poveri mortali, una magagna come quella indicata comporta immediatamente un esborso economico che, nei casi peggiori, potrebbe tramutarsi in una spesa maggiore del valore del mezzo.
Io ne so qualcosa.