Il punto è un altro, come qualcuno su questo topic ha già detto.

NON avendo né patente né assicurazione molto semplicemente quella moto, con quel guidatore, NON POTEVA ESSERE IN STRADA.

Fosse caduto un meteorite, fosse passato un dinosauro, fosse scoppiata una guerra nucleare, quella moto lì NON DOVEVA ESSERCI. (Ciò non toglie che se effettivamente ci fosse stata imperizia nel posizionare il cartello esiste, anche per quello, una responsabilità da accertare e eventualmente punire)

Il resto è aria fritta, secondo me. Posto che comprendo perfettamente tanto il dolore della famiglia che ha perso un ragazzo, quanto quello dell'altra famiglia, quella del guidatore. (E quindi della signora Rita)

Ok, benissimo (anzi malissimo), siamo tutti d'accordo sul fatto che quella moto non doveva stare li.
Era chiaro fin dall'inizio ma il resto della discussione non è affatto "aria fritta".
L'episodio in questione può essere uno spunto di riflessione importante per confrontare le nostre idee in tema di sicurezza, responsabilità, droga ed alcool, educazione stradale e da quando è intervenuta la madre del ragazzo le cose sono poi decisamente cambiate, avendo a disposizione un altro punto di vista.

Cara sig. Rita capisco che tutti cerchiamo di giustificare i propri figli ma lei che parla di istituzioni ; ...............cosa vorrebbe che le istituzioni prendessero il suo posto per educare suo figlio ?? Mi scusi ma a suo figlio chi ha dato i soldi per comprare una moto del genere?? E per quale motivo lei mamma e suo padre non vi siete preoccupati se avesse fatto l'assicurazione ?? E se non aveva ancora l'età per portare una moto del genere perché voi avete permesso che la portasse a casa e soprattutto che la usasse?? Allora cara signora le dico quello che penso : la colpa principale è vostra perché avete permesso di far usare un'arma a vostro figlio e poi piangete? Ma per favore evitate l'ipocrisia ed evitate di raccontare cretinate vi farebbe più onore e avreste un po' più di rispetto per chi per colpa vostra non c'è più. Avete mai pensato, visto che dite che il ragazzo ha insistito molto per un passaggio, se proprio voleva fargli questo favore ( sembra quasi bobbiamo ringraziarlo per averlo accompagnato alla morte )non serviva andare a 200 all'ora dopo pochi metri.
Invece nei pomeriggi dei giorni precedenti quando suo figlio faceva su e giù per la via del Mare in pieno centro abitato sempre a dare spettacolo su una ruota a tutta velocità e nel mentre attraversava un pedone cosa dicevate:? " che il pedone doveva stare a casa"? . Allora prendetevi le colpe che avete TUTTI, abbiate rispetto per quel ragazzo e per chi soffre veramente per lui, evitate di scrivere giustificazioni perché chi non sa nulla forse crede, ma qui in zona sappiamo tutti come stanno le cose. E poi non dica che è stato un incidente perché suo figlio se fosse andato a 50/100( sempre se veramente fosse stato un passaggio a casa ) forse sarebbero caduti e forse Nicolas si sarebbe rotto un braccio , ma sicuramente non sarebbe finita così. Spero solo che la legge italiana prenda dei seri provvedimenti per queste persone senza cervello che tutti i giorni uccidono e distruggono delle famiglie.