ZioPigTurbo ha scritto:
il motociclista rischia molto di piu dell' automobilista e del camionista.
pero' e' piu' libero e alla fine non sopporta bene un nuovo obbligo ogni anno
se si continua a ragionare pensando alla sicurezza estrema,
fra qualche anno bisognera' indossare la corazza in kevlar da 40kg e le rotelle come il triciclo dei bampini.
ma a quel punto la moto diventerebbe solo uno stress.
pensiamo che in italia nel 1980, ma anche oggi in india,
se bisognava andare nel paese vicino, bastava salire sul motorino senza targa (ommiodio)
senza casco (si salvi chi puo') e senza abbigliamento tecnico (moriremo tutti)
insomma viaggiare sul lungomare con il vento fra' i capelli era una soddisfazione,
che oggi non si puo' permettere piu' nessuno.
Quando ho imparato a guidare io il casco era già obbligatorio (oltre ad esempio allo specchietto, ma chissenefrega di guardare dietro se tanto vado a velocità warp e nessuno mi può superare) ma onestamente non l'ho mai sentito come una costrizione o una violazione della mia libertà personale. Una volta che sono partito sovrappensiero senza, con tanto di vento nei capelli (e fortunatamente niente vespe nelle narici), ho realizzato che qualcosa non andava ed ho rigirato a neppure 50 metri da casa perché mi sentivo nudo. Idem per la cintura di sicurezza. Pensa che è perfino vietato circolare nudi, e dire che a parte una mera questione d'igiene non cagioniamo danno a nessuno...
Io tutta 'sta storia che il motociclista è libero e blablabla non l'ho mica mai capita: il motociclista è un essere umano come tutti gli altri, un cittadino soggetto alle stesse regole degli altri, un utente della strada come tutti gli altri; se uno si sente diverso (migliore) comincio a credere che sia semplicemente pericoloso (per gli altri ma anche per sé).
Ma siamo drammaticamente OT.