stellassa62 ha scritto:
... lo faccio solo in alcuni casi.. strada dissestata, buche, discese, poco in curva...
quando lo faccio mi rendo conto che è il bacino che sposta la moto, senza nemmeno spostarlo più di tanto, senza nemmeno impegnarmi ad aprire il famoso ginocchio...
e si... quando riesco a fare una curva con il motore in tiro, e piego, il mio corpo si sposta, le spalle, il bacino... la moto si piega e sento che le gomme sono attaccate al terreno...
Eccola lì. In quel momento stai guidando, stai dominando la moto, e non ti fai dominare da lei. Non è necessario, su strada, aprire il ginocchio. In tanti anni non l'ho mai strisciato... neanche adesso che finalmente ho i pantaloni di pelle.
stellassa62 ha scritto:
il problema è che non riesco a farlo sempre.... ci sono giornate che vanno meglio, e soprattutto si va meglio dopo che si è in giro da qualche ora, almeno io mi sciolgo, mi rilasso e guido meglio.
Certo. Il teorema del motociclista è sempre lo stesso: "la capacità di guida è inversamente proporzionale allo scazzo del momento".
Se pensi di guidare male, lo fai. Se te ne sbatti allegramente, migliori.
Il corso di guida sicura è l'ideale per tutti. Io non l'ho mai fatto, ma son vent'anni che guido moto. E non sono ancora un manico. Son solo uno che va "allegro" ma a me basta. Torno ora da un giro su in montagna, durante il quale ho chiuso allegramente la gomma, ma son stato sverniciato da un tizio su FZ1, in curva, su un punto dove io pensavo già di essere un missile. Beh, lui era più missile di me. Ognuno si pone dei limiti e nessuno può dire che non siano giusti. Però non fidarsi della moto rende la guida pericolosa, per sé stessi e gli altri. Quindi, ben venga il corso, se uno ha i mezzi ed il tempo per farlo.
gazzella ha scritto:
....Ho notato che, stando più morbida vicino al serbatoio e soprattutto spostando il busto e la spalla all'interno della curva, tenendo però il bacino a contatto con il serbatoio e il sedere ben piantato al centro della sella, il movimento con cui applico il controsterzo è diventato più fluido e la spinta sul manubrio interno aumenta naturalmente di conseguenza, con un controllo maggiore della moto....
Ecco, a questo punto inizia a spostare di un pò il sedere verso l'interno della curva... spingendo un pò con la punta del piede sulla pedana esterna. Bastano un paio di cm, giusto quello che basta per "spingere" la moto con la chiappa interna alla curva. E poi valuta il risultato...
goosecat ha scritto:
...il problema che dele volte e sono tante ""non sento la moto " come se fosse molle... quasi in folle.
Ma solo perché non ne sei parte. Ci stai sopra, ma non ti unisci a lei. Sei rigido. Principalmente perché in quel momento sei lento, e la moto non ha il motore in tiro. Se deceleri prima della curva, e poi fai la curva accelerando progressivamente, la sentirai di più. Se invece non la senti mentre fai una curva abbastanza veloce, è perché la stai facendo "scorrere" bene!
La guida "sportiva", di forza ed incazzusa, è divertente ma stanca. Quando riesci a far scorrere la moto, alla marcia giusta, senza frenatone e aperture brusche, sembra di danzare. la guida "rotonda" è altrettanto divertente, ci si stanca molto meno, e a volte si è pure belli veloci. E non si usa tutto il corpo... ma solo ed esclusivamente il manubrio e... le chiappe|