Desmopier ha scritto:
Per tutti quelli che si lamentano della frizione a cavo, ricordo che il 99% delle motociclette ce l'ha, compresi mostri sacri come l'Aprilia RSV4 e la BMW S1000RR. Con i materiali attuali, ha molti più vantaggi rispetto alla frizione idraulica. Pesa meno, non ha bisogno di manutenzione, si regola più facilmente, garantisce maggior morbidezza.
E' un po' come il discorso della frizione a secco. Perché continuare ad adottare componentistica ormai obsoleta solo per conservare una presunta "identità di marca"? A fare così si finisce come con la Guzzi V7.
Prezzo? Non è basso, d'accordo, soprattutto considerando la concorrenza giapponese, ma che normalmente utilizza componentistica di qualità meno specialistica (o made in China), vedere i telai ed i forcelloni in acciaio simil-putrella, le pinze prive di marca, le sospensioni burrose (mai regolabili) e i tubi freno rigorosamente in gomma. E ricordo a tutti che il Tmax costa quasi 12.000 euro. Quello sì che è caro....
Il problema non è che la componentistica è obsoleta ma semplicemente i vantaggi che ne trai non giustificano l'impegno economico. Però Ducati di fatto sta facendo un giochino di marketing molto interessante. Vende un prodotto di qualità inferiore che costa meno spacciandolo come plus in termini di cambiamento (quindi innovazione) e riduzione dei costi (quindi affidabilità).
Ducati ha capito che il motociclista medio guarda ai cavalli non alle soluzione tecniche raffinate e di pregio. Quindi vende ciò che vuole il mercato. E ha capito anche che è il design a decretare la qualità percepita. Quindi puntando al design riesce a vendere meglio che puntando ai plus tecnici.