biondob ha scritto:
Quello che dici non è esatto, non più da qualche anno, L'azienda non se ne lava le mani dopo che ti ha fornito i DPI, in caso di infortunio senza DPI, la responsabilità ricade principalmente sull'azienda, che per legge oltre ad avere l'obbligo di fornire i DPI ha enche l'obbligo di controllare costantemente che vengano utilizzati e utilizzati correttamente.
Comunque, stando a quello che dici, I DPI non sono una limitazione della libertà personale perchè servono per svolgere delle mansioni che sei obbligato a fare, mentre il casco(che può salvare la vita come i DPI) è una limitazione della libertà personale perchè serve per fare una pratica che non sei obbligato a fare, mache fai per passione.Quindi vuol dire che uno non deve morire per un obbligo (il lavoro) ma può morire per passione (la moto). Credo di aver capito come la pensi, ma di un simile ragionamento non so proprio cosa pensare.
Comunque, visto che indossi i DPI perchè devi fare qualcosa di indispensabile, se non vuoi indossare il casco rispettando le sacrosante regole che ci sono (uso del casco) puoi benissimo evitate di girare in moto,
non è mica obbligatorio e indispensabile come il lavoro. Nessuno ti obbliga ad indossare il casco a prescindere, se non vuoi metterlo, puoi farlo, basta che non guidi una motoretta.
Veramente nemmeno il lavoro è obbligatorio e indispensabile,puoi benissimo vivere come un barbone!
Eppure per soddisfare la voglia di vivere bene lo fai!
Ciò che affermi lede il mio stesso diritto a coltivare una passione perchè un'obbligo m'impedirebbe di andare in moto.
Nessuno è eterno ma gli unici che scelgono un lavoro che prevede l'obbligo di morire sono coloro che portano una divisa,il loro compito è fiondarsi nel pericolo quando tutti scapperebbero.
Le regole che tu affermi sacrosante per andare in moto(protezioni)ledono la mia libertà personale e non reco danno a nessun'altro che a me stesso.
Riprendo un intervento "scomodo" che ho fatto prima...
bigsen ha scritto:
Il discorso del "giusto e sacrosanto" vale da tuo punto di vista,se vuoi metterla in questi toni io da non fumatore potrei benissimo dire che non puoi fumare nei locali perchè io ci entro,non puoi fumare sull'ingresso perchè io devo passar da li per entrare,non puoi fumare nelle isole pedonali perchè io ci passeggio,non puoi per strada perchè io ci transito...come vedi ho trovato una motivazione "giusta e sacrosanta" per fare in modo che di fatto tu non possa fumare in giro e a far la carogna potrei proibirlo anche a casa tua perchè un non fumatore potrebbe entrarci,da un tuo amico a uno che deve farti dei lavori.
Come vedi avrei più ragione io a voler proibire di fumare che altri a obbligarmi a mettermi le protezioni.
Ciò che m'impedisce di farlo è il semplice fatto che siamo in una società civile dove il rispetto per il prossimo è/dovrebbe esser regola,se tu rispetti la mia salute evitando di fumarmi addosso non vedo perchè privarti di un piacere che non è obbligatorio mentre non vedo il motivo del perchè tu debba impedirmi di coltivare il mio piacere quando in uneventuale incidente sarei io il primo a pagare con la mia pelle.
Il tuo discorso lo trovo insensato e pieno di principi contradditori,non puoi obbligare una cosa individuale per proteggere il singolo e lasciarne un'altra che danneggia chi stà intorno,forse è il caso che ci rifletti attentamente.
Una piccola perla di saggezza...
"Senza passioni un'uomo è già morto!"
Giusto per render più chiaro il perchè voglio/amo andare in moto nonostante certe regole.