nerowolfe79 ha scritto:
pur concordando (e ci mancherebbe) con de_corsa sulle gioie del "V sbagliato", e pur convenendo sul fatto che si tratta di una delle moto più belle degli ultimi anni...
...un 750 da 8.000 euro che ci azzecca con questo topic???
invece una guzzi che potrebbe essere interessante ai fini del topic è la NTX 350, a suo tempo in dotazione al CAPS della mia città, e con cui un amico faceva cose veramente turche.
questa è la versione 750, la 350 era pressochè identica.
V
...un 750 da 8.000 euro che ci azzecca con questo topic???
invece una guzzi che potrebbe essere interessante ai fini del topic è la NTX 350, a suo tempo in dotazione al CAPS della mia città, e con cui un amico faceva cose veramente turche.
questa è la versione 750, la 350 era pressochè identica.
V
grazie della fiducia incondizionata, ad ogni modo credo che a parlare di 750 siamo arrivati proprio perché non esistono più le 350...
e se prescindiamo da queste classificazioni legate alla cilindrata (che poi non è l'unico ed irrinunciabile termine di paragone) possiamo anche prendere in considerazione delle alternative FUNZIONALI alle 350 che possono essere rappresentate - perché no - anche da moto di cilindrata superiore oppure un pò inferiore (ad esempio delle vispe 250 bicilindriche)
certo che arrivare ad includere delle moto da 8000euro comporta un allontanamento dal presupposto iniziale.
per quanto riguarda le Guzzi a V "leggere" posso dire che ne ho una certa esperienza per aver posseduto un V50 (cefèracerizzato...) ed un V65 oltre alle numerose altre V di pari cilindrata e anche di 350cc che sono passate dalla mia officina.
c'è da dire questo: le V serie piccole 350, 500 e 650 in realtà non erano neanche delle vere Moto Guzzi in quanto costruite ed assemblate dalla Innocenti a Lambrate ed in comune con le Guzzi di Mandello avevano solo la stessa proprietà (De Tomaso), il marchio sul serbatoio ed una marcata somiglianza meccanica: in pratica erano delle accurate miniature delle serie "pesanti"
purtroppo la somiglianza si fermava qui, in quanto le "piccole" pur essendo dinamicamente validissime su strada anche per la loro leggerezza da record di categoria, erano prive della proverbiale affidabilità dei prodotti Guzzi: in particolare, soprattutto le due più potenti, se gestite senza troppi riguardi rompevano facilmente il forcellone posteriore nella zona del pignone della coppia conica;
i modelli enduro-scrambler rompevano addirittura il telaio al livello del cannotto di sterzo DIVIDENDOSI IN DUE mentre si marciava (*);
a me personalmente, è capitato di spezzare una biella al mio V50 che comunque, nonostante la rottura e conseguente sfondamento del carter con fuoriuscita di olio bollente che avrebbe potuto friggermi la gamba se non avessi avuto i pantaloni di pelle, ha continuato a funzionare con un solo cilindro permettendomi di completare il sorpasso che stavo facendo e accostare senza problemi al margine dell'autostrada che stavo percorrendo...
va detto però che questa moto era un pò ehm rivista, e la usavo tutte le domeniche per... sverniciare su strada moto di cilndrata anche doppia grazie alle sue incredibili doti velocistiche stradali.
un altro problema di queste moto era la reperibilità dei ricambi ma non perché non si trovassero ma perché - anche parlando solo dei motori a due valvole - vennero costruite in ALMENO tre serie con diversi tipi di componentistica meccanica (bielle, ingranaggeria, ecc.) ed ALMENO due diversi tipi di impianto elettrico (accensione a scarica di condensatore ed elettronica) tanto che i ricambisti (compreso me), per essere sicuri volevano sempre vedere sul banco il pezzo vecchio per non rischiare di sbagliare la fornitura.
tuttavia, queste moto, trattate col dovuto riguardo si dimostravano molto valide: la 350 in fondo era anche affidabile in quanto la sua modesta potenza non arrivava a stressare più di tanto la meccanica e risultava piacevolissima da guidare, dotata di una leggerezza ed una maneggevolezza da record di categoria.
da questo discorso esula la 750 perché, pur essendo da classificare come V "leggera" rispetto alle 700, 850 ecc. di vecchia generazione, è una vera Moto Guzzi costruita esclusivamente a Mandello.
il suo motore, per l'ottimo connubio tra affidabilità e leggerezza, è (stato) utilizzato anche per la costruzione di velivoli leggeri: tra gli altri, esiste un ricognitore per uso militare fornito perfino al supertecnologico esercito israeliano equipaggiato da due di questi motori.
*) questo è successo a più di un Tutore dell'Ordine così equipaggiato: tra i miei amici ci sono diversi carabinieri e poliziotti motociclisti, tra questi un maresciallo della manutenzione che si trovò a testare per conto della Polizia le uniche due moto scrambler in lizza per la gara d'appalto: un modello Guzzi ed uno Cagiva.
Dopo le prove e l'analisi dei tecnici, le Guzzi furono scartate senza tentennamenti a favore delle Cagiva, che sarebbero dovute essere quindi le moto prescelte per la fornitura...
solo che al momento della consegna del primo lotto gli increduli poliziotti si videro recapitare le Moto Guzzi.
Le Cagiva monocilindriche da 350cc furono tuttavia successivamente fornite con successo ed apprezzamento a diversi eserciti tra cui quello italiano e mi pare anche quelli cinese (!) ed israeliano.
Con una Cagiva 350 rubata loro, sfugge ai militari russi James Bond in un film dell'omonima saga.
veniva costruita anche in versione da 500cc e rimaneva sempre un'ottima moto.
infatti fu tolta di produzione, destino comune alle moto migliori.