gimmi61 ha scritto:
Secondo il mio parere, che non vale niente peraltro, tutto si riduce ad una questione di avversione al rischio. Quando vado a smanettare, perché mi piace farlo ancora dopo 40 anni di moto e credo mi piacerà sempre, cerco di minimizzare il rischio che comunque c'è e lo accetto.
Significa che controllo prima che la moto sia in efficienza, mi metto la tuta, integrale e paraschiena, individuo il tratto (max una quindicina di chilometri ma spesso meno) di strada conosciuta e goduriosia dove voglio correre un po', la percorro una prima volta per controllare non ci siano brecciolino, sabbia, terra, stradale, autovelox, carri, trattori, olio, gasolio, ecc. Ecc,. Torno indietro con calma guardando di nuovo e poi la faccio quantemipare volte a velocità ed impegno crescente, e comunque staccando sempre un po' prima ed accelerando sempre un po' dopo di quanto la moto mi consentirebbe, e non eccedendo mai troppo in velocità nei rettilinei, che tanto non ha senso..
Se tutti facessimo così e guidassimo solo un po' allegri ma in sicurezza negli altri tratti dei nostri percorsi preferiti, son sicuro che gli incidenti sarebbero molti meno.
Concordo, basterebbe un minimo di buon senso.