Oltre al "presunto" effetto catalitico di cui ho accennato prima, qui si parla di vera e propria azione "magnetica" sul carburante:
In realtà, esistono diverse forme di magnetismo: il paramagnetismo ed il diamagnetismo.
Il paramagnetismo è una forma di magnetismo che alcuni elementi (ad esempio, l’alluminio, il bario, l’ossigeno) mostrano in presenza di campi magnetici, polarizzandosi nello stesso senso rispetto al campo magnetico applicato.
Il diamagnetismo è una diversa forma di magnetismo, che alcune sostanze mostrano in presenza di campi magnetici, polarizzandosi in senso opposto al campo magnetico applicato. I materiali diamagnetici sono, dunque, sostanze che vengono debolmente respinte da un campo magnetico. L’aspetto più interessante della faccenda, come ricorda Wikipedia alla voce “diamagnetismo”, è che:
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Le sostanze che hanno comportamento diamagnetico sono, nell'esperienza comune, “non magnetiche” come l'acqua, la maggior parte delle sostanze organiche (DNA, oli, plastiche) e alcuni metalli come il mercurio, l'oro il rame, l'argento ed il bismuto…Il termine diamagnetismo fu coniato dal Michael Faraday nel 1845, quando scoprì che tutti i materiali in natura possiedono comunque una componente diamagnetica in risposta ad un campo magnetico esterno applicato».
Quei autoproclamatisi “esperti”, che esprimono opinioni negative in merito agli effetti del magnetismo sulla combustione con una forma di aprioristico negazionismo,
confondono magnetismo con “ferromagnetismo”, che è la proprietà di alcuni materiali di magnetizzarsi quando sono sottoposti ad un campo magnetico e di esserne fortemente attratti.
Ma, appunto, come aveva scoperto Faraday oltre 150 anni fa, tutti i materiali presentano una componente diamagnetica. Se è possibile verificare sperimentalmente che l’applicazione di un campo magnetico sul carburante influisce sulla combustione, allora abbiamo una relazione di causa-effetto sottostante al fenomeno, anche se non ancora un meccanismo analitico di funzionamento del processo di migliorata combustione.
Questo è un copia icolla preso dalla pagina linkata da me in precedenza.
Se un pezzo di ferro a contatto con una calamita resta magnetico per un pò, perchè una sostanza diamagnetica non dovrebbe avere dei cambiamenti per un certo periodo di tempo?
Come il carburante (o alcune delle sostanze in esso contenute) e quindi reagire in modo diverso dentro la camera di combustione?
Non voglio dare dimostrazioni scientifiche perchè non ne ho competenza, ma dire NON FUNZIONA, E' IMPOSSIBILE, E' PLACEBO senza provare...