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Regime a cui effettuare "la cambiata" ottimale
9778267
9778267 Inviato: 1 Mag 2010 1:53
 



kawalberto ha scritto:

Link a pagina di Ff1.it (vedi paragrafo Coppia, potenza e prestazioni del veicolo).

WOW. Quel paragrafo è fantastico! Spiegato semplicissimamente ma senza sbavature icon_smile.gif
 
9795036
9795036 Inviato: 4 Mag 2010 8:46
 

virtualj ha scritto:
Ho provato un'altra cosa appena adesso con la mia moto che dovrebbe convincere ancora di più icon_biggrin.gif
Mettiti a 3000 giri in sesta e a 3000 in seconda, quindi stessa potenza alla ruota, ma molta più coppia. La velocità in sesta è di circa 50 km/h mentre in seconda circa 30 km/h (con la mia moto). Le velocità sono molto basse e le resistenze passive trascurabili.... Ebbene l'accelerazione cambia!!! Eccome se cambia! C'è un abisso!!


cambia per un altro motivo: il range di velocità che permette un rapporto più lungo è diverso da quello che permette il più corto, per cui il motore per ogni determinato intervallo di giri fa aumentare la velocità del veicolo di un superiore intervallo in chilometri, necessitando quindi di una maggiore potenza per compiere lo stesso lavoro.

tuttavia, quello che succede facendo questi test è poco indicativo sulla dinamica di ciò che succede ricercando la massima accelerazione, situazione in cui ci si deve avvantaggiare della massima spinta in ogni momento ed in cui è fondamentale determinare il miglior momento per la cambiata, né troppo presto ma neanche troppo tardi!
e la progressione di spinta di un motore non è che precipita improvvisamente a zero non appena entra in funzione il limitatore: essa è in forte calo già molto prima.
quindi, insistere oltre il punto in cui la spinta è massima è assolutamente deleterio ai fini della massima accelerazione.
 
9795063
9795063 Inviato: 4 Mag 2010 8:51
 

virtualj ha scritto:

WOW. Quel paragrafo è fantastico! Spiegato semplicissimamente ma senza sbavature icon_smile.gif


icon_rolleyes.gif mmh, fin troppo semplice: quello finale oltre che inesatto contiene anche delle contraddizioni.
 
9799370
9799370 Inviato: 4 Mag 2010 18:32
 

Citazione:
virtualj ha scritto nel post# 9778267:
WOW. Quel paragrafo è fantastico! Spiegato semplicissimamente ma senza sbavature

mmh, fin troppo semplice: quello finale oltre che inesatto contiene anche delle contraddizioni.

evidentemente allora erano sbagliati i miei conti (cosa possibile, pur avendoli fatti sulla base dei miei appunti universitari, ma ancora da dimostrare. oppure magari hanno sbagliato i miei ex professori...), è sbagliata wikipedia e è sbagliato anche l'ultimo articolo.

mi potresti dare una qualche evidenza che non sia un altro forum (non so, un articolo o qualcosa di simile) che quanto dici è corretto? io, per adesso, ho trovato solo articoli che confermano quanto sosteniamo io e virtualj.
se ci portassi qualche evidenza di una spiegazione magari potremmo capire meglio.
0510_saluto.gif
 
9805710
9805710 Inviato: 5 Mag 2010 16:07
 

kawalberto ha scritto:
...
se ci portassi qualche evidenza di una spiegazione magari potremmo capire meglio.
0510_saluto.gif


icon_cool.gif sarebbe sufficiente che tu e virtualj vi sfidaste ripetutamente sui 400m per avere un quadro chiaro della situazione...
 
9805970
9805970 Inviato: 5 Mag 2010 16:38
 

Mi piace!!! 0509_banana.gif 0509_banana.gif

Anche se non dimostrerebbe nulla! icon_xd_2.gif
 
9807822
9807822 Inviato: 5 Mag 2010 20:39
 

Citazione:
sarebbe sufficiente che tu e virtualj vi sfidaste ripetutamente sui 400m per avere un quadro chiaro della situazione...

se invece pensi a una gara tra macchine diesel (che mediamente dopo i 3000 giri non tirano più anche se la potenza massima si ha ben oltre i 3000 giri) se cambi al regime di potenza massima non vinci neanche se scendi a spingerla!

mi viene in mente il medioevo, quando la gente, basandosi solo sulla propria esperienza senza alcuna conoscenza teorica, pensava che la Terra fosse un cubo, solo perchè non riuscivano a vedere più in là dell'orizzonte... peccato che qualche centinaio di anni dopo qualcuno ha dimostrato che era una enorme cavolata! icon_asd.gif la storia è piena di questi casi, e sono tutti divertenti! icon_asd.gif

comunque, non so se ti è mai capitato durante la tua carriera di pilota in gare di accelerazione, ma se qualche volta sei arrivato secondo per un soffio pensa: se invece di cambiare a cavallo del regime di potenza massima avessi cambiato qualche centinaio di giri prima (=a cavallo del regime di coppia massima), magari avresti vinto!! icon_asd.gif
 
9808708
9808708 Inviato: 5 Mag 2010 22:18
 

kawalberto ha scritto:

mi viene in mente il medioevo, quando la gente, basandosi solo sulla propria esperienza senza alcuna conoscenza teorica, pensava che la Terra fosse un cubo, solo perchè non riuscivano a vedere più in là dell'orizzonte...
icon_eek.gif icon_eek.gif
non pensavano fosse piatta? eusa_think.gif eusa_think.gif

icon_arrow.gif scusate l'ot ma qui ne va della mia cultura generale icon_mrgreen.gif 0509_si_picchiano.gif 0509_si_picchiano.gif
 
9809424
9809424 Inviato: 6 Mag 2010 5:32
 

kawalberto ha scritto:

se invece pensi a una gara tra macchine diesel (che mediamente dopo i 3000 giri non tirano più anche se la potenza massima si ha ben oltre i 3000 giri) se cambi al regime di potenza massima non vinci neanche se scendi a spingerla!

...

comunque, non so se ti è mai capitato durante la tua carriera di pilota in gare di accelerazione, ma se qualche volta sei arrivato secondo per un soffio pensa: se invece di cambiare a cavallo del regime di potenza massima avessi cambiato qualche centinaio di giri prima (=a cavallo del regime di coppia massima), magari avresti vinto!! icon_asd.gif


icon_exclaim.gif all'improvviso ho perso il senso di quello che stai sostenendo: con queste ultime due osservazioni confermi al 100% quello che ho detto io finora!
non ho mai detto infatti che convenga cambiare a cavallo del regime di potenza, ma prima di questo intervallo!
ed il regime giusto dipende sempre dalle caratteristiche di erogazione di ogni singolo motore e dalla scalatura dei rapporti del cambio, quindi sono d'accordo anche con l'esempio del Diesel.

eusa_think.gif ma allora su cosa stiamo discutendo?

c'è da dire che l'esempio che fai della massima coppia disponibile solo qualche centinaio di giri prima della massima potenza è riservato esclusivamente ai motori più spinti; in tutti gli altri il picco di coppia è distanziato da quello di potenza anche di due o tremila giri.

inoltre, alcuni Diesel (per lo più aspirati ma non solo) presentano un andamento della curva di coppia che ha anche due o tre picchi molto simili nell'arco di circa metà del loro range di erogazione.
in pratica hanno una curva di coppia che nel tratto centrale assume un andamento tendenzialmente piatto con due o tre piccole gobbe che molto difficilmente possono essere avvertite sensorialmente come incremento di spinta, per cui il regime giusto può essere determinato solo provando diverse accelerazioni e dipende essenzialmente dalla scalatura dei rapporti, ovvero da quale regime il motore riprende la sua accelerazione dopo ogni cambio di marcia, e dall'entità delle masse volaniche e di quelle da accelerare.

per la cronaca, in circa 30anni di attività, ho perso solo due confronti diretti che ricordo perfettamente: in uno, in auto verso la fine degli anni '70, sbagliai ad inserire una marcia e ancora non me lo perdono...
in un altro, in moto qualche anno prima, fu il cambio stesso a lasciarmi senza una marcia...
ed in tutte le mie gare in pista (su 2 e 4ruote) ho avuto sempre la soddisfazione di fare almeno ( icon_rolleyes.gif ) il primo giro con i primi, anche quando non partivo in prima fila e la cosa, purtroppo, capitava spesso... icon_sad.gif
 
9810553
9810553 Inviato: 6 Mag 2010 11:04
 

Spetta faccio un riepilogo su cosa sto discutendo io icon_biggrin.gif

Problema: ottener l'accelerazione massima.

Osservazioni FISICHE: l'accelerazione è strettamente legata alla coppia ALLA RUOTA, di conseguenza è da considerare sia la curva di coppia del motore che il rapporto innestato.

Osservazioni MATEMATICHE: massimizzare la coppia alla ruota consiste nella soluzione dell'integrale della curva di coppia moltiplicata per il rapporto del cambio. In realtà sarà una somma di integrali (per ogni marcia), dove la variabile è il numero di giri.
L'integrale in questione è di questa forma:

immagini visibili ai soli utenti registrati



NON VI SPAVENTATE!! rotfl.gif

E' molto più semplice di quello che sembra icon_smile.gif

Vi spiego brevemente:
X è il numero di giri.
X12 e tutti gli altri sono il numero di giri al quale viene effettuata la cambiata (e sono quelli che vogliamo trovare!)
R1 R2 ecc ecc sono i rapporti del cambio.
X12 R2/R1 è il numero di giri al quale va a finire il motore dopo la cambiata.

In particolare faccio l'esempio grafico con la mia moto: 0509_banana.gif

immagini visibili ai soli utenti registrati



Quello che ho fatto è stato prendere la curva di coppia della mia moto, poi ho scalato con photoshop la curva del 73,6% (che è il rapporto tra seconda e prima R2/R1 della mia moto). In questo modo ho ottenuto la curva di coppia in seconda marcia (i numeri assoluti del grafico non sono corretti, ma per una valutazione ad occhio non cambia assolutamente nulla).
Si vede CHIARAMENTE che se cambio a 14000 giri, QUALSIASI punto della curva della seconda è più basso della curva in prima marcia. Il discorso è un pò diverso per le altre marce in quanto sono più vicine tra loro.
Comunque se io cambio a 14000 giri il motore poi scenderà a 14000*73,6% ossia 10300 giri. E come si vede dal grafico a 10300 giri di seconda la mia moto ha "pochissima" coppia (ma soprattutto ne ha meno di quella che avevo a 14000). Parlo sempre di coppia alla ruota ovviamente.

Come si può vedere, cambiando nel punto in cui dice de_corsa (13000 giri, dove ho la potenza massima) si perdono tutti quei giri da 13000 a 14000 in cui alla ruota ho ancora più coppia rispetto a quando metto la seconda. (cioè io starò a 13100 giri con tot coppia, mentre de_corsa di troverà poco dopo i 9600 giri E DI SECONDA, quindi avrà meno coppia di me).

Il discorso di cambiare al limitatore quindi per la prima marcia vale sicuramente, per le altre andrebbe analizzato meglio, in quanto i rapporti sono più vicini e non c'è tutta questa differenza tra le marce come si vede nel grafico.
Inoltre questo è il grafico di un 4 cilindri molto spinto, il discorso secondo me cambierebbe molto nel caso di un bicilindrico di grossa cubatura icon_smile.gif
 
9814882
9814882 Inviato: 6 Mag 2010 21:04
 

Citazione:
all'improvviso ho perso il senso di quello che stai sostenendo: con queste ultime due osservazioni confermi al 100% quello che ho detto io finora!
non ho mai detto infatti che convenga cambiare a cavallo del regime di potenza, ma prima di questo intervallo!
ed il regime giusto dipende sempre dalle caratteristiche di erogazione di ogni singolo motore e dalla scalatura dei rapporti del cambio, quindi sono d'accordo anche con l'esempio del Diesel.

mi sa che non ci siamo capiti perchè quanto ho scritto non conferma assolutamente quello che hai detto! quello che hai detto tu è che la massima accelerazione corrisponde al punto di massima potenza, e questo ormai mi sembra assodato che è sbagliato.
detto questo, se l'accelerazione massima si ha in corrispondenza della coppia massima, conviene cambiare in modo da mantenere il motore ad un numero di giri attorno al regime di coppia massima. questo significa che bisogna oltrepassare "un po" ("un po" dipende dalla spaziatura dei rapporti) il regime di coppia massima, e poi cambiare.

Visto che, come hai giustamente notato, nei motori sportivi (specialmente quelli da corsa) il regime di coppia massima è abbastanza vicino a quello di potenza massima, oltrepassare di "un po" il regime di coppia massima equivale ad avvicinarsi a quello di potenza massima. questo, mi sembra di capire, è esattamente quello che facevi nelle tue gare: cambiavi "un po prima" del regime di massima potenza icon_arrow.gif mantenevi il motore nell'intorno del regime di massima coppia per avere la massima accelerazione.

nei motori invece meno sportivi in cui il regime di coppia massima è più lontano da quello di potenza massima, per mantener eil motore attorno al regime di coppia massima (sempre al fine di massimizzare l'accelerazione), si rimane più lontani dal regime di potenza massima (quanto lontani dipende sempre dalla spaziatura dei rapporti).

Quando dici: ".. il regime giusto dipende sempre dalle caratteristiche di erogazione di ogni singolo motore e dalla scalatura dei rapporti del cambio ..." le "caratteristiche di erogazione" sono nient'altro che la curva di coppia, e in particolare il suo punto di massimo.

Citazione:
non pensavano fosse piatta?

hai ragione mi sono espresso male! icon_asd.gif ho usato l'immagine di un cubo solo per indicare una superficie piatta, che una volta oltrepassata faceva cadere nel vuoto i poveri sventurati... icon_asd.gif fortunatamente però, il senso dell'esempio rimane valido! 0509_up.gif
 
9832994
9832994 Inviato: 10 Mag 2010 11:58
 

icon_rolleyes.gif ragazzi, non che tutte le vostre riflessioni siano sbagliate in assoluto, anzi le condivido in gran parte, ma metto nuovamente in evidenza un particolare termodinamico che forse vi sfugge:

le curve di coppia/potenza a cui fate strenuamente riferimento come... dogmi imprescindibili sono in realtà relative ESCLUSIVAMENTE alle condizioni di "massimo carico", cioè sono rilevate e costruite frenando il motore al banco a vari regimi ma SEMPRE ED ESCLUSIVAMENTE col gas spalancato!!!

e siccome non è praticamente possibile eseguire un'accelerazione da fermo tenendo COSTANTEMENTE il gas spalancato, le curve di coppi/potenza che si utilizzano all'atto pratico NON sono esattamente quelle pubblicate dalle riviste di settore, oltre al fatto che la stragrande maggioranza delle Case effettua messe a punto particolari agli esemplari destinati ai giornalisti...

quindi le considerazioni sulle migliori modalità di cambiata sono molto più empiriche e sperimentali che teoriche!
ripeto anche questo: v'invito a prendere atto della realtà pratica e POI, eventualmente e se vi fa piacere, derivarne qualche equazione dimostrativa... icon_wink.gif
 
9833029
9833029 Inviato: 10 Mag 2010 12:03
 

Guarda che quello che hai detto era una delle premesse che feci io (ossia del grip sufficiente a scaricare tutta quella coppia). Ma comunque il problema forse è relativo solo alla prima marcia, e per alcune moto anche in seconda... Per il resto gas aperto sempre icon_mrgreen.gif e quindi curva di coppia come rilevata al banco icon_wink.gif
 
9833206
9833206 Inviato: 10 Mag 2010 12:38
 

virtualj ha scritto:
Guarda che quello che hai detto era una delle premesse che feci io (ossia del grip sufficiente a scaricare tutta quella coppia). Ma comunque il problema forse è relativo solo alla prima marcia, e per alcune moto anche in seconda... Per il resto gas aperto sempre icon_mrgreen.gif e quindi curva di coppia come rilevata al banco icon_wink.gif


icon_rolleyes.gif beh, dipende sempre dalla... disponibilità offerta dal motore: ci sono moto che "non accettano" la massima apertura neanche in 3a!

quello del grip disponibile è ovviamente un'ulteriore variabile come lo è la tendenza a sollevare l'avantreno, quindi è chiaro che tutti i discorsi sulle curve di coppia/potenza rimangono sempre molto relativi e soprattutto molto teorici!
 
9833329
9833329 Inviato: 10 Mag 2010 12:57
 

Sì ma mi sembra che ti stai arrampicando sugli specchi, perchè in linea teorica, cioè non tenendo conto del limite del grip, è la curva di coppia che comanda l'accelerazione, mentre in precedenza non eri d'accordo su questa cosa... Inoltre per sfruttare il massimo non bisogna mai cambiare al picco, ma un pò dopo, in modo da sfruttare L'INTORNO del range vicino al picco.
 
9833491
9833491 Inviato: 10 Mag 2010 13:20
 

kawalberto ha scritto:

mi sa che non ci siamo capiti perchè quanto ho scritto non conferma assolutamente quello che hai detto! quello che hai detto tu è che la massima accelerazione corrisponde al punto di massima potenza, e questo ormai mi sembra assodato che è sbagliato.


Non sto più capendo cosa vuoi dire... comunque in linea di massima, a parità di velocità del veicolo, un motore con meno coppia ma che gira più alto e che esprime più potenza garantirà una maggiore accelerazione di un motore molto coppioso ma che gira ad un regime più basso.

Se intendi altro non ho capito icon_mrgreen.gif
 
9833524
9833524 Inviato: 10 Mag 2010 13:23
 

insomma per mangiarsi il rettilineo nel minor tempo possibile si deve cambaire nell'intorno del regime di potenza o di coppia massima? sto discorso si sta' facendo nebuloso icon_asd.gif
 
9833571
9833571 Inviato: 10 Mag 2010 13:29
 

Miscia ha scritto:


Non sto più capendo cosa vuoi dire... comunque in linea di massima, a parità di velocità del veicolo, un motore con meno coppia ma che gira più alto e che esprime più potenza garantirà una maggiore accelerazione di un motore molto coppioso ma che gira ad un regime più basso.

Se intendi altro non ho capito icon_mrgreen.gif

Quello che dici in parte è vero, ma non è dovuto al fatto che il motore ha più potenza, ma al fatto che ovviamente se il motore fa più giri allora il rapporto del cambio sarà più corto, quindi la coppia del motore sarà moltiplicato per un numero più grande e la coppia alla ruota sarà quindi più alta icon_wink.gif

darionik ha scritto:
insomma per mangiarsi il rettilineo nel minor tempo possibile si deve cambaire nell'intorno del regime di potenza o di coppia massima? sto discorso si sta' facendo nebuloso icon_asd.gif

Quello che devi ottimizzare è la coppia alla ruota, che è la combinazione di coppia al motore moltiplicata per rapporto del cambio. Quindi dove cambiare dipende molto da come è fatto il motore e dai rapporti. In linea di massima comunque (specialmente per un quattro cilindri) conviene avvicinarsi molto al limitatore (senza arrivarci ovviamente!) icon_mrgreen.gif
 
9833999
9833999 Inviato: 10 Mag 2010 14:21
 

virtualj ha scritto:
Miscia ha scritto:


Non sto più capendo cosa vuoi dire... comunque in linea di massima, a parità di velocità del veicolo, un motore con meno coppia ma che gira più alto e che esprime più potenza garantirà una maggiore accelerazione di un motore molto coppioso ma che gira ad un regime più basso.

Se intendi altro non ho capito icon_mrgreen.gif

Quello che dici in parte è vero, ma non è dovuto al fatto che il motore ha più potenza, ma al fatto che ovviamente se il motore fa più giri allora il rapporto del cambio sarà più corto, quindi la coppia del motore sarà moltiplicato per un numero più grande e la coppia alla ruota sarà quindi più alta icon_wink.gif


Ecco appunto... la coppia alla ruota sarà più alta... peccato che quella motore rimane costante e quindi sei appena arrivato alla conclusione esatta.... devi tenere il motore nella zona in cui ha la potenza più alta perchè vorrà dire che hai più coppia alla ruota posteriore, che moltiplicato per la velocità angolare della ruota ti da una potenza maggiore.
Ovvero, più il motore ha potenza disponibile più accelera, indipendentemente dalla coppia che eroga....
 
9834480
9834480 Inviato: 10 Mag 2010 15:32
 

Miscia ha scritto:
virtualj ha scritto:
Miscia ha scritto:


Non sto più capendo cosa vuoi dire... comunque in linea di massima, a parità di velocità del veicolo, un motore con meno coppia ma che gira più alto e che esprime più potenza garantirà una maggiore accelerazione di un motore molto coppioso ma che gira ad un regime più basso.

Se intendi altro non ho capito icon_mrgreen.gif

Quello che dici in parte è vero, ma non è dovuto al fatto che il motore ha più potenza, ma al fatto che ovviamente se il motore fa più giri allora il rapporto del cambio sarà più corto, quindi la coppia del motore sarà moltiplicato per un numero più grande e la coppia alla ruota sarà quindi più alta icon_wink.gif


Ecco appunto... la coppia alla ruota sarà più alta... peccato che quella motore rimane costante e quindi sei appena arrivato alla conclusione esatta.... devi tenere il motore nella zona in cui ha la potenza più alta perchè vorrà dire che hai più coppia alla ruota posteriore, che moltiplicato per la velocità angolare della ruota ti da una potenza maggiore.
Ovvero, più il motore ha potenza disponibile più accelera, indipendentemente dalla coppia che eroga....

eusa_wall.gif eusa_doh.gif
ti stai confondendo..
Coppia alla ruota = coppia al motore x rapporto del cambio.
quindi la coppia massima alla ruota ce l'hai in prima e nel punto di coppia massima del motore.

Quello che dici tu è che se un motore fa più giri, anche se ha una coppia più bassa (al motore), allora avrà più accelerazione... Ovviamente perchè facendo più giri ha anche un rapporto diverso! icon_cool.gif ma la potenza effettiva non c'entra niente.
 
9836804
9836804 Inviato: 10 Mag 2010 20:07
 

virtualj ha scritto:

eusa_wall.gif eusa_doh.gif
ti stai confondendo..
Coppia alla ruota = coppia al motore x rapporto del cambio.
quindi la coppia massima alla ruota ce l'hai in prima e nel punto di coppia massima del motore.

Quello che dici tu è che se un motore fa più giri, anche se ha una coppia più bassa (al motore), allora avrà più accelerazione... Ovviamente perchè facendo più giri ha anche un rapporto diverso! icon_cool.gif ma la potenza effettiva non c'entra niente.


Hai risposto senza aver capito cosa ho detto... e poi sono io che mi confondo. Sa... mi arrendo, tanto è inutile spiegare le cose a chi non vuole sentire icon_wink.gif
 
9837061
9837061 Inviato: 10 Mag 2010 20:28
 

Ma tu hai letto quello che hai scritto?
Miscia ha scritto:

Ecco appunto... la coppia alla ruota sarà più alta... peccato che quella motore rimane costante e quindi sei appena arrivato alla conclusione esatta....

La coppia alla ruota è più alta se hai i rapporti più corti (a parità di motore). Es: un motore che fa 15000 giri rispetto ad uno che ne fa 5000 avrà una rapportatura quasi 3 volte più corta!
Miscia ha scritto:

devi tenere il motore nella zona in cui ha la potenza più alta perchè vorrà dire che hai più coppia alla ruota posteriore, che moltiplicato per la velocità angolare della ruota ti da una potenza maggiore.
Ovvero, più il motore ha potenza disponibile più accelera, indipendentemente dalla coppia che eroga....

E' completamente sbagliato.
Nel senso che è la coppia che spinge la moto, è la coppia che fa accelerare anche il motore.
Siete voi che non volete sentire, perchè noi vi abbiamo riportato molti esempi e link con spiegazioni.

Tanto per dire l'ultima: quand'è che la moto avrà la maggiore spinta? In prima marcia, con il motore nel punto di coppia massima.
 
9837191
9837191 Inviato: 10 Mag 2010 20:37
 

Citazione:

Non sto più capendo cosa vuoi dire... comunque in linea di massima, a parità di velocità del veicolo, un motore con meno coppia ma che gira più alto e che esprime più potenza garantirà una maggiore accelerazione di un motore molto coppioso ma che gira ad un regime più basso.

Se leggi il secondo link che ho postato un po di giorni fa, è spiegato esattamente perchè un che girà più alto ha più coppia alla ruota e quindi maggiore accelerazione.
(comunque, l'articolo non dice ne più ne meno di quello che ha già detto virtualj).

Citazione:
ragazzi, non che tutte le vostre riflessioni siano sbagliate in assoluto, anzi le condivido in gran parte, ma metto nuovamente in evidenza un particolare termodinamico che forse vi sfugge:

le curve di coppia/potenza a cui fate strenuamente riferimento come... dogmi imprescindibili sono in realtà relative ESCLUSIVAMENTE alle condizioni di "massimo carico", cioè sono rilevate e costruite frenando il motore al banco a vari regimi ma SEMPRE ED ESCLUSIVAMENTE col gas spalancato!!!

Mi sfugge quali sono le grandezze termodinamiche (il "massimo carico" e l'apertura del gas non sono grandezze termodinamiche... 0509_si_picchiano.gif )

Citazione:
quindi le considerazioni sulle migliori modalità di cambiata sono molto più empiriche e sperimentali che teoriche!
ripeto anche questo: v'invito a prendere atto della realtà pratica e POI, eventualmente e se vi fa piacere, derivarne qualche equazione dimostrativa...

in realtà, il ragionamento da fare è l'opposto: è la realtà che obbedisce alle leggi fisiche, non il contrario. quindi se accetti che F=m x a devi accettare anche che l'accelerazione dipende SOLO dalla coppia alla ruota, senza ragionamenti sulla moto al banco, apertura del gas, forze aerodinamiche, e tutto il resto.
la coppia alla ruota poi la puoi ottenere in due modi:
- aumentando la coppia all'albero motore (esempio: motori diesel)
- facendo un motore che fa molti giri (in questo modo sfrutti il maggior rapporto di riduzione del cambio)
ma parliamo sempre di coppia alla ruota, mai di potenza.
 
9838694
9838694 Inviato: 11 Mag 2010 5:53
 

kawalberto ha scritto:
...
1) Mi sfugge quali sono le grandezze termodinamiche (il "massimo carico" e l'apertura del gas non sono grandezze termodinamiche... 0509_si_picchiano.gif )

2) in realtà, il ragionamento da fare è l'opposto: è la realtà che obbedisce alle leggi fisiche, non il contrario.

3) ...quindi se accetti che F=m x a devi accettare anche che l'accelerazione dipende SOLO dalla coppia alla ruota, senza ragionamenti sulla moto al banco, apertura del gas, forze aerodinamiche, e tutto il resto.

4)...la coppia alla ruota poi la puoi ottenere in due modi:
- aumentando la coppia all'albero motore (esempio: motori diesel)
- facendo un motore che fa molti giri (in questo modo sfrutti il maggior rapporto di riduzione del cambio)
ma parliamo sempre di coppia alla ruota, mai di potenza.


1) il "massimo carico" è una condizione di lavoro del motore, non una grandezza.
è in gergo motoristico la condizione in cui al motore viene richiesta la massima potenza, ovvero col gas completamente spalancato.
ed è ESCLUSIVAMENTE in questa condizione che le curve a cui fai riferimento hanno valore.
in condizioni di gas parzializzato, l'erogazione di coppia e potenza è diversa.
quindi in tutte quelle condizoni in cui NON si sta tenendo il gas spalancato, le curve che si stanno realmente utilizzando NON sono quelle a cui fai riferimento.
e quindi, tutti i tuoi presupposti teorici perdono di fondamento...

le Case effettuano ovviamente rilevamenti a gas parzializzzato a scopo affinamento della carburazione e della legge di variazione dell'anticipo di accensione ma i grafici ottenuti, ovviamente tridimensionali, non vengono quasi mai pubblicati sulle riviste di settore.
si vedono a volte nei servizi che parlano della gestione elettronica di accensione ed iniezione.

2) mai sostenuto il contrario, ma se la realtà è complessa ed ignota, PRIMA si effettua un rilievo sperimentale (è così che è nata e cresciuta TUTTA la scienza) POI se ne derivano delle leggi matematiche.
e nel caso che stiamo trattando, stai cercando di dare un ordine troppo semplice ad una realtà che è molto più complessa di quello che immagini.
nessun bravo ingegnere batterebbe mai uno specialista nelle accelerazioni...

3) icon_eek.gif ma scherzi?

a) prima di tutto, la coppia alla ruota è una grandezza istantanea se non la rapporti al numero di giri.
tutti i trattori esprimono una grande coppia alla ruota, non per questo sono capaci di grandi accelerazioni.
ciò che rende possibile un'accelerazione è l'applicazione di una spinta, ovvero di una coppia protratta nell'unità di tempo, ovvero una potenza.
quindi quello che bisogna conoscere per valutare a livello analitico l'entità di un'accelerazione è sostanzialemente la spinta applicata nell'unità di tempo e la massa del veicolo.

b) come già sottolineato, ad aperture parziali NON si fruisce delle curve di coppia/potenza pubblicate dai giornali per cui il loro andamento risulta molto relativo e non del tutto indicativo sulle accelerazioni di cui è capace il veicolo (e chi lo guida, la cui perizia puo' fare la differenza...)

c) icon_rolleyes.gif non c'è neanche bisogno di commentare la tua osservazione sulle resistenze aerodinamiche, che possonmo ritenersi trascurabili (ma non del tutto) SOLO se i veicoli in oggetto sono dei ciclomotori che non superano la velocità imposta dal codice (45Km/h)
in qualsiasi altra situazione, esse possono essere decisive.

d) il "resto" di cui parli nel suo complesso puo' incidere anche più della disponibilità di coppia alla ruota:
- grip disponibile,
- entità dell'effetto volano (cioè inerziale) di TUTTE le masse in moto rotatorio (dall'albero motore alle ruote),
- scalatura dei rapporti del cambio,
- massima velocità d'innesto delle marce,
- caratteristiche di progressione della frizione,
- massa complessiva del veicolo completo di pilota,
- rapportatura utilizzata,
- distribuzione dei pesi,
- passo e altezza del baricentro, direzione ed intensità del vento,
- coefficiente di penetrazione aerodinamica e sezione maestra dell'insieme.
a volte basta ridurre del 10% la massa di un volano per ottenere accelerazioni più rapide all'incirca della stessa quota, e ciò senza variare minimamente la coppia fornita né la massa complessiva del veicolo!
eusa_hand.gif il tutto ovviamente senza trascurare le capacità del pilota ed i suoi tempi di reazione nel caso di partenza al semaforo.
tra un pilota mediocre ed uno specialista, i tempi d'accelerazione ottenibili con moto molto potenti possono variare nell'ordine del 50% in meno del miglior tempo possibile, che in genere è sempre nettamente più basso di quello rilevato dalle riviste di settore...
icon_smile.gif e tu vorresti ridurre il tutto ad una semplice legge dettata dalla curva di coppia? icon_lol.gif icon_lol.gif

4) eusa_think.gif ma va!?!
 
9839026
9839026 Inviato: 11 Mag 2010 8:55
 

In rosso le mie osservazioni...

d) il "resto" di cui parli nel suo complesso puo' incidere anche più della disponibilità di coppia alla ruota:
- grip disponibile, avevo premesso che ci fosse grip a sufficienza
- entità dell'effetto volano (cioè inerziale) di TUTTE le masse in moto rotatorio (dall'albero motore alle ruote), questo non conta proprio per niente, nel senso che è già considerato nella coppia che riesce ad avere il motore! E' come se lo vuoi considerare due volte!
- scalatura dei rapporti del cambio, OK, proprio perchè conta la coppia alla ruota, e non la potenza che è sempre uguale indipendentemente dal rapporto
- massima velocità d'innesto delle marce, questo conta nel senso che riesce a tenere per più o meno tempo una marcia corta (e quindi hai più coppia alla ruota)
- caratteristiche di progressione della frizione, ???
- massa complessiva del veicolo completo di pilota, che rimane costante in tutta l'accelerazione. Noi non stiamo parlando della accelerazione ASSOLUTA, ma di trovare, per una determinata moto, l'accelerazione MASSIMA cambiando al momento giusto
- rapportatura utilizzata, che differneza c'è dalla scalatura dei rapporti? icon_question.gif
- distribuzione dei pesi, c'entra solo come contributo a non far impennare la moto...
- passo e altezza del baricentro, direzione ed intensità del vento, sono sempre considerazioni tra moto diverse o condizioni diverse che non rientrano nel nostro caso, visto che l'ipotesi era "hai una moto, cerca di ottenere il massimo"
- coefficiente di penetrazione aerodinamica e sezione maestra dell'insieme. idem come precedente
a volte basta ridurre del 10% la massa di un volano per ottenere accelerazioni più rapide all'incirca della stessa quota, e ciò senza variare minimamente la coppia fornita né la massa complessiva del veicolo! dubito che non vari la coppia rilevata...
eusa_hand.gif il tutto ovviamente senza trascurare le capacità del pilota ed i suoi tempi di reazione nel caso di partenza al semaforo.
tra un pilota mediocre ed uno specialista, i tempi d'accelerazione ottenibili con moto molto potenti possono variare nell'ordine del 50% in meno del miglior tempo possibile, che in genere è sempre nettamente più basso di quello rilevato dalle riviste di settore...
icon_smile.gif e tu vorresti ridurre il tutto ad una semplice legge dettata dalla curva di coppia? icon_lol.gif icon_lol.gif
Era ovvio che il pilota dovesse riuscire a fare tutto alla perfezione, ma noi stiamo discutendo su quale sia il punto di perfezione al quale il pilota deve mirare. Stai andando proprio fuori tema...


ho formattato troppa roba in rosso 0509_si_picchiano.gif

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9839858
9839858 Inviato: 11 Mag 2010 11:41
 

virtualj ha scritto:
In rosso le mie osservazioni...

1)...- entità dell'effetto volano (cioè inerziale) di TUTTE le masse in moto rotatorio (dall'albero motore alle ruote), questo non conta proprio per niente, nel senso che è già considerato nella coppia che riesce ad avere il motore! E' come se lo vuoi considerare due volte!

2) scalatura dei rapporti del cambio, OK, proprio perchè conta la coppia alla ruota, e non la potenza che è sempre uguale indipendentemente dal rapporto

3) massima velocità d'innesto delle marce, questo conta nel senso che riesce a tenere per più o meno tempo una marcia corta (e quindi hai più coppia alla ruota)

4) caratteristiche di progressione della frizione, ???

5) massa complessiva del veicolo completo di pilota, che rimane costante in tutta l'accelerazione. Noi non stiamo parlando della accelerazione ASSOLUTA, ma di trovare, per una determinata moto, l'accelerazione MASSIMA cambiando al momento giusto

6) rapportatura utilizzata, che differneza c'è dalla scalatura dei rapporti? icon_question.gif

7) distribuzione dei pesi, c'entra solo come contributo a non far impennare la moto...

8) passo e altezza del baricentro, direzione ed intensità del vento, sono sempre considerazioni tra moto diverse o condizioni diverse che non rientrano nel nostro caso, visto che l'ipotesi era "hai una moto, cerca di ottenere il massimo"
coefficiente di penetrazione aerodinamica e sezione maestra dell'insieme. idem come precedente

9) a volte basta ridurre del 10% la massa di un volano per ottenere accelerazioni più rapide all'incirca della stessa quota, e ciò senza variare minimamente la coppia fornita né la massa complessiva del veicolo! dubito che non vari la coppia rilevata...

Stai andando proprio fuori tema...




icon_rolleyes.gif mmh, non lo so chi di noi due va più fuori tema: le tue osservazioni mi confermano che hai le idee poco chiare sia su delle realtà fisiche applicate, sia sul significato dei termini utilizzati, e per questo chiedo scusa perché tendo ad esprimermi con un linguaggio a volte troppo da addetto ai lavori.

è antipatico riprendere tutto punto per punto ma sono costretto a farlo se voglio risponderti con la necessaria precisione.

nell'ordine:

1) quello che dici è privo di senso: l'inerzia del volano è indipendente dalla velocità acquisita dal veicolo ma varia con i giri del motore e quindi ad ogni (ri)accelerazione si tratta di accelerare nuovamente una massa che fa parte della massa totale ma che se ne distingue per possedere una sua energia cinetica rotatoria.
ovvero: accelerando il veicolo tu stai accelerando LINEARMENTE il volano nel suo complesso ma non influisci minimamente sulla sua inerzia ROTATORIA che costituisce un'ulteriore resistenza da vincere per un motore in accelerazione.
lo stesso vale per tutte le masse in rotazione, comprese quelle delle ruote, con la differenza che queste ultime possiedono un'inerzia direttamente proporzionale alla velocità acquisita amche se virtualmente indipendente da essa (non so se mi spiego: dipende dal loro effetto volano - che non c'entra moltissimo con la loro massa - e dal loro diametro)
icon_arrow.gif nell'ambiente, si dice che un kg in meno di volano equivalga, per quanto riguarda la capacità di accelerazione, ad alleggerire il veicolo di 100kg: non è sempre così perché dipende dalla conformazione del volano quindi dal diametro su cui agisce il suo Momento d'Inerzia, dal peso specifico del materiale di cui è costituito e dal regime di riferimento ma il vecchio adagio dà un'idea della sua importanza in accelerazione.

2) scalatura dei rapporti = la locuzione indica in gergo la "distanza" che esiste tra un rapporto e l'altro, ovvero il calo di giri a cui è soggetto il motore tra una marcia e l'altra, a parità di giri motore.
la differenza di calo di giri tra due coppie di marce condiziona anche il regime ideale a cui cambiare.: tra 1a e 2a converrà cambiare ad un determinato regime, mentre tra 4a e 5a ad un altro.

3) velocità d'innesto ovvero il tempo nel quale si riesce a passare da una marcia all'altra: in questo tempo l'accelerazione si azzera, come è facilmente desumibile osservando i grafici ricavati con gli accelerometri.
dimezzare per esempio da 4 a 2/10" quattro tempi di cambiata (dalla 1a alla 5a) significa guadagnare 8/10" alla fine della base misurata, che non è poco!

4) caratteristiche della frizione fondamentali per una buona accelerazione: linearità della progressione d'innesto, ridotto effetto volano;

5) non vedo la differenza tra i due casi che ipotizzi: si tratta sempre di accelerare una massa, più è leggera e prima si lascia accelerare in qualsiasi momento considerato.

6) una rapportatura (finale) "corta" permette di avvicinare i rapporti del cambio, una più "lunga" permette di distanziarli, e la realtà che smonta tutte le tue teorie è che non sempre si ottiene maggiore accelerazione accorciando i rapporti finali, proprio perché l'importanza della coppia disponibile alla ruota è assolutamente relativa al numero di giri ed alla progressione che si riesce ad ottenere!
la conseguenza logica del tuo ragionamento basato solo sulla coppia invece, presuppone una maggiore accelerazione quanta maggiore è la coppia alla ruota; cosa assolutamente relativa alla condizione del momento (velocità acquisita, progressione offerta dal motore, scalatura dei rapporti, allungo, ecc.).
ho già fatto l'esempio del trattore, quanto a coppia disponibile, veicolo che "grazie" al tipo di progressione offerta dal motore, alla massa assoluta ed all'inerzia delle masse volaniche, alla lentezza del cambio e all'ECCESSIVA DEMOLTIPLICAZIONE dei rapporti spunta tempi poco interessanti, nonostante la generosa coppia disponibile alle ruote...

7) la distribuzione dei pesi non determina solo la tendenza ad impennare (cosa che ha il suo peso) ma anche l'aderenza disponibile sulla ruota motrice.

8) direzione ed intensità del vento possono variare anche stando sempre a cavallo della stessa moto: con un vento di soli 10Km/h allineato alla base misurata si ottengono tempi diversi di circa 2/10" sui 400m a seconda del verso su cui si accelera.

9) le inerzie volaniche non influenzano minimamente la coppia MEDIA fornita nell'arco di un ciclo termico ma determinano solo la sua regolarità nell'arco del ciclo stesso.
e siccome è la coppia MEDIA che va a determinare la potenza, al banco prova non "interessa" minimamente l'entità delle inerzie volaniche, effettuando i suoi rilevamenti a giri costanti, in quanto tali masse sono già avviate nella loro rotazione e quindi non causano variazioni nella coppia media.
la potenza che un motore fornisce nasce infatti ESCLUSIVAMENTE dalla Pressione Media Effettiva, dalla sua cilindrata, dal numero di giri e da nessun altro parametro in base alla relazione Ne = PME * V * n / 900 (per i motori a 4T)
la potenza a sua volta nasce dalla coppia MEDIA ISTANTANEA moltiplicato il numero di giri, diviso per una costante di conversione relativa alle unità di misura utilizzate.
non altro.

ben altra influenza hanno invece le inerzie volaniche sulla velocità di guadagno di giri di ogni motore e quindi del veicolo che spinge!
testando al banco un motore col volano alleggerito si rilevano valori di coppia/potenza pressoché identici a prima, mentre ben diversa è la sua propensione a prendere giri.

in definitiva, bisogna considerare che coppia e potenza sviluppate da un motore hanno un'importanza determinante, certo, ma molto relativa sulla sua propensione a prendere giri.
e se il motore tarda a prendere giri, anche il veicolo non godrà di una buona accelerazione.
 
9840644
9840644 Inviato: 11 Mag 2010 13:38
 

de_corsa ha scritto:

2) scalatura dei rapporti = la locuzione indica in gergo la "distanza" che esiste tra un rapporto e l'altro, ovvero il calo di giri a cui è soggetto il motore tra una marcia e l'altra, a parità di giri motore.
la differenza di calo di giri tra due coppie di marce condiziona anche il regime ideale a cui cambiare.: tra 1a e 2a converrà cambiare ad un determinato regime, mentre tra 4a e 5a ad un altro.

L'unica cosa per la quale sono pienamente d'accordo.
Tutto il resto secondo me è OT (non che non sia completamente vero, anche se alcune cose sono inesatte), ma non stiamo cercando come ottenere l'accelerazione massima in generale, ma di capire come ottimizzare l'accelerazione di una determinata moto in una determinata condizione giucando sul punto di cambiata.
Quindi tutti i discorsi sul peso della moto, masse volaniche (anche quelle sono costanti durante tutta l'accelerazione, a meno che non cambi moto quando pigi il pedalino del cambio icon_mrgreen.gif ), rapportatura, vento... Sono inutili nel raggiungimento del nostro obiettivo (ma non sono inutili nello studio dell'accelerazione della moto!)

Per quanto riguarda il trattore posso dirti che rispecchia le mie osservazioni, cioè che ha una coppia enorme e quindi una forza enorme. Il problema è che ha anche una massa enorme da muovere quindi l'accelerazione sarà poca (F = m*a).
 
9844251
9844251 Inviato: 11 Mag 2010 20:49
 

Per la cronaca, la coppia alla ruota di molti dei trattori permette di avere un'accelerazione tale che si può anche riuscire a fare delle impennate (provare per credere... icon_asd.gif. per chi non può provare, c'è pieno di video su youtube) icon_arrow.gif da notare che i trattori hanno potenze comparabili con quelle di moto e auto (la maggior parte dei trattori ha potenze di 100-120 CV massimo, e sono già trattori piuttosto grossi)

giusto per rispondere ad alcuni punti (commentare tutto sarebbe troppo lungo):

- io non ho mai fatto riferimento ad alcuna forma particolare della curva di coppia: il mio ragionamento si applica a una qualsiasi curva di coppia, sia questa misurata a gas spalancato o parzializzato. ovviamente se si cerca la massima accelerazione si guarderà la curva di coppia più alta (ammettendo sempre che ci sia grip);
-
Citazione:
3) ma scherzi?

no, non scherzo, può sembrare strano se si conoscono i ragionamenti che ci stanno dietro, ma è proprio cosi!!
-
Citazione:
c) non c'è neanche bisogno di commentare la tua osservazione sulle resistenze aerodinamiche, che possonmo ritenersi trascurabili (ma non del tutto) SOLO se i veicoli in oggetto sono dei ciclomotori che non superano la velocità imposta dal codice (45Km/h)
in qualsiasi altra situazione, esse possono essere decisive.

potrà sembrare incomprensibile, ma le resistenze aerodinamiche non infulenzano il punto in cui si ha la massima accelerazione: è sempre il punto di massima coppia, perchè il problema è lo stesso sia a velocità 0 sia a xx km/h. le resistenze aerodinamiche sono una forza che si oppone al come tante altre (l'attrito per esempio), ma questo non cambia il fatto che l'accelerazione massima si ha in corrispondenza della coppia massima. icon_arrow.gif vedi mio esempio postato qualche giorno fa di una gara tra due biciclette, (i numerosi video di trattori che impennano su youtube, in cui le forze aerodinamiche sono nulle, essendo praticamente 0 le velocità)

-
Citazione:
4) ma va!?!

diciamo che i piloti è giusto che continuino a fare i piloti (con l'adeguato supporto dell'ingegnere di pista) e gli ingegneri è giusto che continuino a progettare moto, ognuno senza sconfinare nel campo dell'altro... altrimenti sono solo disastri icon_asd.gif

Comunque, sto ancora aspettando un link a un articolo che dica qualcosa di diverso da quanto stiamo sostenendo io e virtualj.
doppio_lamp.gif
 
9845605
9845605 Inviato: 12 Mag 2010 5:54
 

kawalberto ha scritto:
...

Comunque, sto ancora aspettando un link a un articolo che dica qualcosa di diverso da quanto stiamo sostenendo io e virtualj.
doppio_lamp.gif


in rete puoi trovare sostegno a qualsiasi tesi, anche le più sbagliate e non ho certo bisogno di articoli di supporto per dimostrare la validità di ciò che sostengo: basta prendere una moto ed impegnarsi nell'ottenimento della migliore accelerazione possibile per rendersi immediatamente conto che le cose non stanno assolutamente come ipotizzate voi, che vi avvalete di tanta teoria male applicata per dimostrare le vostre errate convinzioni.

rispondete a questa domanda:
Per ottenere la massima accelerazione, qual'è il regime più idoneo alla cambiata con un veicolo PRIVO DI CONTAGIRI?

sembra una domanda Zen ma non è così: il regime più idoneo si percepisce come un anticipo del calo di spinta e questo è certo;
poi potete anche sbizzarrirvi ad inventare teorie che supportino le vostre idee in merito, fatto sta che la massima spinta in accelerazione si ottiene in corrispondenza della maggiore verticalizzazione della curva di potenza, che logicamente è "supportata" e conseguente alla curva di coppia, essendole legata da un preciso rapporto matematico, come illustro anche in questo mio articolo risalente al 2006:
icon_arrow.gif I concetti di coppia e potenza
( icon_smile.gif ecco un articolo che supporta le mie "teorie")

in corrispondenza di una maggiore verticalizzazione della curva infatti, si ha il massimo incremento di spinta perché ad ogni guadagno di giri corrisponde un maggiore incremento della potenza
ed è sui questo che dovete ragionare: l'accelerazione consiste in una progressione nel guadagnare giri, non in un fatto statico in cui essa è massima quando... l'accelerazione non esiste cioè quando si considera un valore di coppia ad un determinato regime:
ok, in corrispondenza del picco il valore è massimo, ma quello che interessa a noi è la rapidità di progressione che porta il veicolo a questo regime e magari oltre, non il valore di picco di per sé.

nei miei trascorsi sportivi ho gareggiato con i kart da 125cc (per la cronaca, con un Tony-Hiro autoassemblato), con una Honda VFR750, con una Ducati 851 e più recentemente, già abbondantemente ultraquarantenne, con una Husqvqrna SMR610, nelle rispettive categorie;
una costante ha contraddistinto TUTTE le mie gare, quale che fosse il risultato finale (sempre per la cronaca: dal 1° 0509_up.gif al... 22° icon_sad.gif posto!): il fatto che almeno il 1° giro lo facessi sempre in testa o con i primi, anche quando (spesso) NON partivo dalla 1a fila.
la cosa da notare è il fatto che anche se sul kart e sull'Husqy NON disponessi del contagiri non cambiava minimamente la mia prestazione
icon_rolleyes.gif probabilmente la mia esperienza pregressa nelle gare d'accelerazione clandestine "di moda" negli anni '70 (eusa_hand.gif reati prescritti, per carità...) fu utile anche per le competizioni regolari, visto che in quel periodo gran parte delle auto e delle piccole moto NON erano dotate di contagiri...
icon_cool.gif l'arte della partenza fulminante si basa quindi su di una perizia e su di una percezione e comprensione delle dinamiche che ci stanno dietro difficilmente teorizzabili ed assolutamente non riducibili "al regime giusto per la cambiata in corrispondenza del picco di coppia": questo è assolutamente falso. e dimostrabile praticamente.

Nota: impennare un trattore (ho esperienza con un piccolo Ferrari a 4uote motrici e non ho bisogno di cercare su youtube: io parlo solo di esperienze VISSUTE) è abbastanza facile e la cosa conferma le MIE "teorie":
è possibile farlo sfruttando la sua grande coppia MA con un rapporto ben più lungo della 1a con la quale si ottiene la massima coppia alla ruota!
col mezzo citato, è possibile farlo in 4a perché le marce inferiori sono troppo corte per conferirgli la massima accelerazione.
questo appunto dovrebbe farvi capire perché ho sottolineato più volte la differenza tra coppia e potenza e perché non è detto che passando ad un rapporto superiore l'accelerazione diminuisca: dipende sempre dalla progressione offerta dal motore nei due rispettivi intervalli di giri (finale nella marcia inferiore, iniziale nella marcia superiore)

@virtualj: le masse volaniche sono costanti durante un'accelerazione ESCLUSIVAMENTE come masse da accelerare LONGITUDINALMENTE, come per tutto il resto del veicolo;
ben diverso il discorso delle inerzie in moto rotatorio, che NON SONO ASSOLUTAMENTE COSTANTI ma dipendono dalla variazione del regime di rotazione, ovvero dalla conservazione del momento angolare e dall'intervallo di regime in cui questa variazione si verifica.
icon_rolleyes.gif ho idea che stiate discutendo senza avere la minima cognizione delle COMPLESSE dinamiche che stanno dietro all'accelerazione di una macchina complessa come una moto: le vostre teorie si adattano a malapena all'accelerazione che puo' conseguire un missile a reazione (macchina termica elementare) ricordando che anche per esso l'entità della resistenza aerodinamica è determinante per la sua accelerazione...
(traduzione motociclistica: se ti accucci dietro al cupolino, la tua accelerazione sarà maggiore icon_wink.gif )
 
9848797
9848797 Inviato: 12 Mag 2010 16:26
 

virtualj ha scritto:

E' completamente sbagliato.
Nel senso che è la coppia che spinge la moto, è la coppia che fa accelerare anche il motore.
Siete voi che non volete sentire, perchè noi vi abbiamo riportato molti esempi e link con spiegazioni.


Allora perchè si tende a fare motori plurifrazionati a corsa corta per aumentare regime di rotazione con conseguente aumento della potenza massima a discapito del valore massimo di coppia? eusa_think.gif

E perchè uno stupido motorino da 70cc con 12Nm di coppia massima e 24cv di potenza va 3 volte di più rispetto ad un 125cc da 13Nm e 14cv eusa_think.gif
 
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