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Regime a cui effettuare "la cambiata" ottimale
9756967
9756967 Inviato: 27 Apr 2010 19:06
 



grande kawalberto!! icon_biggrin.gif forse l'hai detto con parole più semplici delle mie! auhauhau icon_wink.gif
 
9759574
9759574 Inviato: 28 Apr 2010 6:39
 

Miscia ha scritto:
Hai voglia se può essere moltiplicata la potenza... anzi, un cambio la moltiplica sempre...... quando va bene per .95, quando va male come nei cambi a variazione continua anche per .70 icon_asd.gif


icon_smile.gif quando ho cominciato a leggere pensavo fossi impazzito.

visto che sei (probabilmente) d'accordo con me, perché non mi dai un supporto analitico invece di fare (simpatiche) battute? icon_razz.gif
 
9759593
9759593 Inviato: 28 Apr 2010 7:00
 

virtualj ha scritto:
...
1) E' proprio questo il punto sul quale non siamo d'accordo icon_smile.gif Secondo me è la coppia che ti da accelerazione. E nell'ultima frase ti smentisci anche tu: a pendenza maggiore cosa significa? Significa che hai una forza negativa (rispetto al senso di marcia) dovuta alla componente della forza peso parallela alla strada. Ciò significa che per andare a velocità costante in salita devi generare una forza uguale e contraria che con le marce alte non riusciresti ad ottenere perchè non puoi moltiplicare la coppia per il rapporto necessario da farti ottenere la giusta spinta. Se invece la differenza delle forze è positiva, allora otterrai una accelerazione (a = Ftot/m) Dove con Ftot intendo la somma vettoriale di tutte le forze.

2) Ti dico questo perchè la mia sensazione è che in prima hai più accelerazione che con altre marce! Altri esempi: in prima la moto impenna molto più facilmente! Questo mi fa pensare che ha più spinta e proprio perchè la potenza non dipende dalla marcia penso che la spinta sia dovuta alla coppia.

3)
Miscia ha scritto:

Hai voglia se può essere moltiplicata la potenza... anzi, un cambio la moltiplica sempre...... quando va bene per .95, quando va male come nei cambi a variazione continua anche per .70 icon_asd.gif

Ma quello che dici tu non è una moltiplicazione nel senso di aumento di potenza, ma è un rendimento della trasmissione.. Quello che dicevamo io e de_corsa è che con un rapporto di 1/12 tra ruota e motore hai una coppia 12 volte superiore alla ruota icon_smile.gif


1) pendenza maggiore significa maggiore resistenza all'avanzamento che il veicolo può superare ANDANDO PIU' PIANO a parità di giri del motore grazie ad un rapporto di trasmissione più corto che moltiplica la coppia e... divide la velocità!
ma non stavamno parlando di accelerazione?

2) certo che l'accelerazione cala all'aumentare della velocità: la resistenza aerodinamiche che crescono col quadrato della velocità dove le metti?
eusa_think.gif tempo fa proprio Miscia mi spiegava che la potenza necessaria per vincere questa resistenza cresce col cubo della velocità.
In assenza di atmosfera, in ossequio alla 2a Legge della dinamica, un corpo accelera allo stesso modo in qualunque intervallo di velocità considerato: questo è il motivo per il quale i rapporti del cambio sono spaziati in maniera progressivamente più vicina tra loro al crescere della velocità.
in assenza di atmosfera, la moto - SOGGETTA ALLA STESSA IDENTICA SPINTA FORNITA DAL MOTORE in qualsiasi marcia - s'impennerebbe in tutte le marce!
se non ci fosse la resistenza aerodinamica, i rapporti del cambio potrebbero essere tranquillamente spaziati in moto da fare un salto di velocità costante tra una marcia e l'altra, ad esempio 50Km/h in 1a, 100 in 2a, 150 in 3a, 200 in 4a ecc.
icon_smile.gif medita su questo...

3) icon_cool.gif guarda che Miscia ha fatto solo una delle sue battute, e se l'ha fatta vuol dire che è d'accordo con me.
ma dici una cosa esatta: con una riduzione 1/12 ottieni (a scanso di Rendimenti Meccanici) 12 volte la coppia fornita.
e 12 volte meno di velocità.
quindi la potenza non varia di una virgola e chi decide l'accelerazione è sempre la progressione del motore in rapporto al range di velocità considerato ed alla riduzione utilizzata.

Ultima modifica di de_corsa il 28 Apr 2010 7:23, modificato 2 volte in totale
 
9759634
9759634 Inviato: 28 Apr 2010 7:21
 

kawalberto ha scritto:

1) la massima accelerazione si ha in corrispondenza del massimo della curva di coppia.

2)
Citazione:
l'unica cosa sicura è la possibilità di superare una pendenza maggiore

questo conferma quanto ho scritto sopra: per superare una pendenza serve una forza aggiuntiva che vale M x 9.81 x sen(angolo_della_pendenza).
se non ci fosse la pendenza questa forza aggiuntiva verrebbe usata per accelerare la moto.
quindi: + coppia --> piu pendenza che posso superare --> più accelerazione disponibile se sono in piano icon_biggrin.gif


1) non proprio: la massima accelerazione si ha in corrispondenza della maggiore verticalità della curva di potenza che comunque è molto vicina al valore di coppia massima e decade fortemente in prossimità del valore di potenza massima per poi invertire addirittura il verso.
questo è il motivo per il quale l'accelerazione cala così tanto in prossimità del rpm.

2) la coppia di per sé non garantisce alcuna accelerazione in quanto - considerata per quello che è fisicamente - si tratta di una grandezza istantanea che prescinde da ogni movimento.
=> una coppia in grado di bilanciare le resistenze passive mantiene il sistema in equilibrio, cioè fermo oppure in moto rettilineo uniforme (1a Legge della Dinamica);
=> una coppia che supera le resistenze passive comporta un'accelerazione se si considerano i suoi effetti nell'unità di tempo.
e se si considerano i suoi effetti nell'unità di tempo, si parla più propriamente di POTENZA... icon_wink.gif

quindi non dimenticare che la pendenza maggiore la superi a patto di andare più piano a parità di giri del motore perché la potenza fornita dal motore stesso è sempre la stessa e non può essere moltiplicata in alcun modo se non, come osserva sagacemente Miscia, in maniera negativa...
se parliamo invece di accelerazione, bisogna contestualizzare l'osservazione a dei determinati intervalli di velocità in rapporto ai giri del motore ed alla SUA, esclusiva capacità di progressione a prescindere dal rapporto inserito ma ovviamente in rapporto alla crecente resistenza aerodinamica.
 
9761001
9761001 Inviato: 28 Apr 2010 12:24
 

ragazzi è più semplice prepararsi l'esame di scienza delle costruzioni...che capire questo topic... icon_asd.gif icon_asd.gif

per un cambio di marcia ci vuole la laurea in fisica nucleare.... icon_asd.gif icon_asd.gif
 
9763442
9763442 Inviato: 28 Apr 2010 19:03
 

Citazione:
1) non proprio: la massima accelerazione si ha in corrispondenza della maggiore verticalità della curva di potenza che comunque è molto vicina al valore di coppia massima e decade fortemente in prossimità del valore di potenza massima per poi invertire addirittura il verso.
questo è il motivo per il quale l'accelerazione cala così tanto in prossimità del rpm.

2) la coppia di per sé non garantisce alcuna accelerazione in quanto - considerata per quello che è fisicamente - si tratta di una grandezza istantanea che prescinde da ogni movimento.
=> una coppia in grado di bilanciare le resistenze passive mantiene il sistema in equilibrio, cioè fermo oppure in moto rettilineo uniforme (1a Legge della Dinamica);
=> una coppia che supera le resistenze passive comporta un'accelerazione se si considerano i suoi effetti nell'unità di tempo.
e se si considerano i suoi effetti nell'unità di tempo, si parla più propriamente di POTENZA...

quindi non dimenticare che la pendenza maggiore la superi a patto di andare più piano a parità di giri del motore perché la potenza fornita dal motore stesso è sempre la stessa e non può essere moltiplicata in alcun modo se non, come osserva sagacemente Miscia, in maniera negativa...
se parliamo invece di accelerazione, bisogna contestualizzare l'osservazione a dei determinati intervalli di velocità in rapporto ai giri del motore ed alla SUA, esclusiva capacità di progressione a prescindere dal rapporto inserito ma ovviamente in rapporto alla crecente resistenza aerodinamica.

mi sembra che ci sia una gran confusione fra il significato fisico della coppia/forza e quello della potenza. Purtroppo (o per fortuna), quando si tratta di questioni matematico/fisiche così basilari che si possono dimostrare analiticamente, c'è poco da discutere: le cose stanno o in un modo o in un altro, senza mezze possibilità.
Tutte le grandezze fisiche (compresa accelerazione, velocità, potenza, coppia, densità, temperatura, ... e tutto quello che varia rispetto al tempo) possono essere istantanee o medie, ma questo non c'entra con il nostro problema.
comunque, visto che non sono riuscito a convincerti ne con un ragionamento logico, ne con una dimostrazione matematica, vediamo se ti fidi di wikipedia: Link a pagina di It.wikipedia.org (se non funziona il link, usa questo indirizzo:
Codice:
http://it.wikipedia.org/wiki/Coppia_motrice
).
se non credi neanche a questo, cercherò qualche slide di qualche corso di meccanica razionale di ingegneria... icon_confused.gif
Comunque, ovviamente non pretendo di convincere nessuno, anche se non sei convinto abbiamo messo su una discussione interessante... 0509_up.gif
doppio_lamp.gif
 
9765835
9765835 Inviato: 29 Apr 2010 6:10
 

kawalberto ha scritto:
...
se non credi neanche a questo, cercherò qualche slide di qualche corso di meccanica razionale di ingegneria... icon_confused.gif
Comunque, ovviamente non pretendo di convincere nessuno, anche se non sei convinto abbiamo messo su una discussione interessante... 0509_up.gif
doppio_lamp.gif


icon_smile.gif c'è poco da credere: al di là delle dimostrazioni analitiche, quello che ti dico io è facilmente verificabile prendendo un qualsiasi veicolo a marce meccaniche e provando a rilevare i suoi tempi in accelerazione.
la realtà dei fatti può smentire qualsiasi (pseudo)dimostrazione.
eusa_hand.gif e dico "pseudo" non per offendere ma perché qualunque aspetto analitico tu stia considerando, ANCHE SE ESATTO non è pertinente al punto della questione, infatti non è possibile dimostrare che l'accelerazione è massima in prossimità di un valore ben definito semplicemente perché ogni accelerazione deve forzatamente prendere in esame un intervallo di giri in cui coppia e potenza variano e variano anche le resistenze aerodinamiche, e solo quando la potenza aumenta in maniera più rapida in funzione del regime (verticalizzazione della curva) l'accelerazione è massima.
ed è per questo motivo, ripeto, che in prossimità ed oltre il Regime di Potenza Massima la spinta in accelerazione non può che subire un calo, anche se il motore continua a prendere giri.
applicando degli accelerometri ai veicoli infatti è strumentalmente rilevabile ciò che dico, al di là di ardite valutazioni analitiche...
... e chi è tanto sensibile all'accelerazione da non aver bisogno di rilievi strumentali, è in grado di vincere delle gare d'accelerazione!

ti ricordo solo che il concetto di coppia è svincolato dal regime di rotazione se non per quanto riguarda la sua MISURAZIONE: ovvero si indica il regime al quale il motore fornisce quella determinata coppia ma il regime di per sé non influisce sulla coppia PRODOTTA dal motore.
per quanto riguarda la sua PRODUZIONE, infatti, la coppia che fornisce un motore è in realtà direttamente proporzionale unicamente alla Pressione Media Effettiva ed alla cilindrata.
ecco perché una riduzione può incrementare la coppia diminuendo i giri o viceversa ma non ha nessuna possibilità di aumentare la potenza;
solo, come osserva Miscia, di disperderne un po' sotto forma di calore per attriti interni.

per la potenza il discorso è diverso perché essa identifica un LAVORO, ovvero forza x spostamento che può essere rappresentata come nel nostro caso dall'accelerazione di una massa.
la potenza di un motore è generata da una coppia applicata nell'unità di tempo.
per determinare gli effetti dinamici di una coppia si considera quindi la potenza che essa determina ma attenzione perché quiest'ultima non è direttamente proporzionale alla coppia ma legata al numero di giri al quale la coppia viene fornita, in questa semplice equazione:

Ne = Mt * n / 716

dove:
"Ne" è la potenza effettiva
"Mt" è la coppia
"n" è il regime di misurazione
"716" è la costante di conversione per le (desuete come me) unità di misura Kgm > Cv

da una curva di potenza è quindi possibile costruire una curva di coppia, ed era quello che si faceva quando i banchi prova con lettura analogica erano capaci di rilevare solo la potenza e non direttamente la coppia.
 
9766075
9766075 Inviato: 29 Apr 2010 8:11
 

Sei inconvincibile!! Eppure nel wiki linkato da kawalberto era spiegato molto bene! icon_smile.gif

Ti faccio un altro esempio: Mettiamo che un motore abbia 150 CV (la mia moto icon_asd.gif ). Diciamo che fa circa 300 km/h 0509_campione.gif se io mettessi un rapporto più lungo al cambio ho sempre 150 CV (come hai giustamente detto anche tu). Il problema è che non arriverò più a 300 km/h perchè non ho abbastanza coppia alla ruota per ottenere l'accelerazione necessaria per arrivare da 290 a 300!!! icon_biggrin.gif

Chissà se questo ti convince... icon_wink.gif
 
9766149
9766149 Inviato: 29 Apr 2010 8:28
 

virtualj ha scritto:
Sei inconvincibile!! Eppure nel wiki linkato da kawalberto era spiegato molto bene! icon_smile.gif

Ti faccio un altro esempio: Mettiamo che un motore abbia 150 CV (la mia moto icon_asd.gif ). Diciamo che fa circa 300 km/h 0509_campione.gif se io mettessi un rapporto più lungo al cambio ho sempre 150 CV (come hai giustamente detto anche tu). Il problema è che non arriverò più a 300 km/h perchè non ho abbastanza coppia alla ruota per ottenere l'accelerazione necessaria per arrivare da 290 a 300!!! icon_biggrin.gif

Chissà se questo ti convince... icon_wink.gif


Non hai abbastanza potenza... i calcoli in coppia si usano solo per lo spunto da fermo! icon_wink.gif
 
9766216
9766216 Inviato: 29 Apr 2010 8:48
 

Miscia ha scritto:


Non hai abbastanza potenza... i calcoli in coppia si usano solo per lo spunto da fermo! icon_wink.gif

eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif
 
9766319
9766319 Inviato: 29 Apr 2010 9:14
 

virtualj ha scritto:

eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif


E' inutile che sbatti la testa... dire non hai abbastanza coppia o dire abbastanza potenza è la stessa cosa in ambito motoristico ma se stai a 300km/h stai compiendo un lavoro e spendendo una potenza! Quindi quello che ti manca è potenza...

Un esempio semplice può essere fatto prendendo due motori che erogano la stessa coppia ma uno ha un allungo maggiore (inteso come numero di giri in cui il valore di coppia è prossimo a quello massimo). Come mai uno andrà più dell'altro se montati sullo stesso veicolo in velocità massima? Perchè, a parità di coppia erogata ma ad un numero di giri maggiore erogherà una potenza maggiore.
 
9766381
9766381 Inviato: 29 Apr 2010 9:26
 

Miscia ha scritto:

Un esempio semplice può essere fatto prendendo due motori che erogano la stessa coppia ma uno ha un allungo maggiore (inteso come numero di giri in cui il valore di coppia è prossimo a quello massimo). Come mai uno andrà più dell'altro se montati sullo stesso veicolo in velocità massima? Perchè, a parità di coppia erogata ma ad un numero di giri maggiore erogherà una potenza maggiore.

Perchè facendo più giri avrai un rapporto di cambio diverso!!! eusa_doh.gif Quindi la coppia alla ruota è superiore! 0509_up.gif
 
9766388
9766388 Inviato: 29 Apr 2010 9:28
 

virtualj ha scritto:
Sei inconvincibile!! Eppure nel wiki linkato da kawalberto era spiegato molto bene! icon_smile.gif

Ti faccio un altro esempio: Mettiamo che un motore abbia 150 CV (la mia moto icon_asd.gif ). Diciamo che fa circa 300 km/h 0509_campione.gif se io mettessi un rapporto più lungo al cambio ho sempre 150 CV (come hai giustamente detto anche tu). Il problema è che non arriverò più a 300 km/h perchè non ho abbastanza coppia alla ruota per ottenere l'accelerazione necessaria per arrivare da 290 a 300!!! icon_biggrin.gif

Chissà se questo ti convince... icon_wink.gif


Guarda questo grafico... è alla base della progettazione di un cambio. C'è il logaritmo della Potenza e ti spiega anche perchè se allunghi i rapporti a dismisura rischi di andare più piano in velocità massima icon_smile.gif

immagini visibili ai soli utenti registrati


Ultima modifica di Miscia il 29 Apr 2010 9:30, modificato 2 volte in totale
 
9766395
9766395 Inviato: 29 Apr 2010 9:29
 

virtualj ha scritto:

Perchè facendo più giri avrai un rapporto di cambio diverso!!! eusa_doh.gif Quindi la coppia alla ruota è superiore! 0509_up.gif


Eh? E perchè mai... stesso cambio!
 
9766427
9766427 Inviato: 29 Apr 2010 9:35
 

Miscia ha scritto:


Eh? E perchè mai... stesso cambio!

Scusa a parità di velocità massima, se il motore fa più giri devi avere per forza un rapporto diverso (la ruota farà lo stesso numero di giri a quella velocità).
 
9766513
9766513 Inviato: 29 Apr 2010 9:54
 

virtualj ha scritto:

Scusa a parità di velocità massima, se il motore fa più giri devi avere per forza un rapporto diverso (la ruota farà lo stesso numero di giri a quella velocità).


Se il cambio è lo stesso semplicemente il motore con la coppia massima tenuta per più giri esprimerà una maggiore potenza all'aumentare dei giri e quindi prenderà più giri. E' un discorso teorico non correttissimo ma semplice da capire....

Comunque ad una certa velocità corrisponde una certa potenza necessaria, se la dividi per una velocità (che sia quella angolare del motore o delle ruote) trovi una coppia. Paragonare le coppie o le potenze è la stessa cosa (visto che le velocità di motore e ruote sono legate tra loro da un rapporto fisso) ma fisicamente ha più senso parlare di potenza se c'è uno spostamento! icon_wink.gif
 
9767357
9767357 Inviato: 29 Apr 2010 12:42
 

virtualj ha scritto:

Perchè facendo più giri avrai un rapporto di cambio diverso!!! eusa_doh.gif Quindi la coppia alla ruota è superiore! 0509_up.gif


...superiore ma ad un numero di giri inferiore, questo non lo dimenticare: se così non fosse si riscontrerebbe anche una variazione della potenza!

questa considerazione tuttavia non dice assolutamente nulla sulle capacità di accelerazione del veicolo in un determinato transitorio di regime e di velocità perché essa dipende unicamente dalla progressione della curva di potenza e dal crescere delle resistenze passive.

tutto il discorso andrebbe quindi relazionato ad ogni singolo intervallo di giri e di velocità considerati.
le uniche variabili sono:

1) a prescindere del tutto dalla marcia innestata, la maggiore accelerazione si otterrà sempre nell'arco della maggiore verticalizzazione della curva di potenza e sarà minore prima e dopo questo intervallo;

2) a prescindere dalla progressione del motore, l'accelerazione (a meno di non trovarsi in assenza di atmosfera) sarà sempre inversamente proporzionale al range di velocità considerate, ciò per via delle crescenti resistenze aerodinamiche:
solo per questo motivo l'accelerazione è superiore nelle marce basse, e non per un fatto di coppia disponibile.


come già accennato, in assenza di atmosfera ogni accelerazione in un determinato range di velocità sarebbe assolutamente identica a prescindere dalla velocità iniziale.
icon_rolleyes.gif questa è una realtà fisica che riguarda tutti i vettori che si muovono in orbite extraterrestri...

per quanto non considerato, quoto in toto Miscia.
 
9768540
9768540 Inviato: 29 Apr 2010 15:15
 

Prova ad accelerare a 30 km/h in 3° e in 4°. A quella velocità le tue importantissime resistenze passive sono alquanto trascurabili. Il regime di rotazione sarà pressochè uguale (potrà cambiare da 3000 a 3300 giri), insomma coppia e potenza sono pressochè identici. Quello che cambia è il rapporto e in terza infatti avrai più accelerazione.

Non so più che esempi portare ormai icon_biggrin.gif
 
9768808
9768808 Inviato: 29 Apr 2010 15:52
 

virtualj ha scritto:
Prova ad accelerare a 30 km/h in 3° e in 4°. A quella velocità le tue importantissime resistenze passive sono alquanto trascurabili. Il regime di rotazione sarà pressochè uguale (potrà cambiare da 3000 a 3300 giri), insomma coppia e potenza sono pressochè identici. Quello che cambia è il rapporto e in terza infatti avrai più accelerazione.

Non so più che esempi portare ormai icon_biggrin.gif


Na... ti stai proprio sbagliando! Se metti la quarta fai più fatica ad accelerare perchè scendono i giri (ed ipotizzando una coppia costante) diminuisce la potenza erogata data dal prodotto coppia*velocità angolare.

Poi mi spieghi anche che moto hai preso come esempio... perchè a 30 all'ora se metto la 4° vado sotto il regime minimo con la mia icon_asd.gif
 
9768867
9768867 Inviato: 29 Apr 2010 16:00
 

ti ho portato quell'esempio proprio perchè alle basse velocità, ma con marce alte i giri cambiano di pochissimo, e quindi hai una coppia e una potenza (al motore) pressochè simili. Ciò non è vero alla ruota perchè con il rapporto differente hai più coppia alla ruota (ma la stessa potenza). Infatti la terza accelera di + icon_biggrin.gif

Ps: io con la mia gsx 750 di sesta posso andare da circa 40-50 fino a 300!! icon_biggrin.gif
 
9768901
9768901 Inviato: 29 Apr 2010 16:06
 

virtualj ha scritto:
ti ho portato quell'esempio proprio perchè alle basse velocità, ma con marce alte i giri cambiano di pochissimo, e quindi hai una coppia e una potenza (al motore) pressochè simili. Ciò non è vero alla ruota perchè con il rapporto differente hai più coppia alla ruota (ma la stessa potenza). Infatti la terza accelera di + icon_biggrin.gif

Ps: io con la mia gsx 750 di sesta posso andare da circa 40-50 fino a 300!! icon_biggrin.gif


Se vuoi prendere un caso reale allora, cambiano di poco i giri ma cambia di molto la coppia erogata a bassi giri.... dai su, fidati... le ho studiate per 5 anni queste cose e mi ci fanno anche lavorare eusa_wall.gif
 
9770136
9770136 Inviato: 29 Apr 2010 19:06
 

De_corsa, per tua info, le dimostrazioni analitiche sono quelle che permettono di iniziare il progetto e il dimensionamento di ponti, auto, moto, aerei e tutto quello che ci può venire in mente. i cosiddetti "conti della serva" sono i primi che vengono insegnati ad un ingegnere. quindi io non sminuirei così la modellazione matematica e fisica della realtà, perchè è l'unico strumento oggettivo che abbiamo in mano per capire veramente come vanno le cose.
comunque, confermo quanto ho già scritto, secondo me hai un po' di confusione fra il significato fisico di alcune grandezze fondamentali: tempo, velocità, forza, accelerazione e potenza.
Le forze aerodinamiche (la cui teoria, avendole studiate parecchio, posso dire di conoscere piuttosto bene) non c'entrano niente con il problema in oggetto, perchè quanto diciamo si applica anche in assenza di esse: la relazione tra coppia, potenza e accelerazione è la stessa a velocità bassissime (dove le forze aerodinamiche sono trascurabili rispetto a tutte le altre forze) e a velocità più alte (quando le forze aerodinamiche, crescendo con il quadrato della velocità, non sono più trascurabili).
Detto questo, a questo punto penso che sia inutile portare altre argomentazioni a sostegno della posizione mia e di virtualj: ognuno che legge questo topic penso che abbia tutti gli elementi necessari per farsi un'idea.
anzi, visto che anche tu confermi quello che dico io, ti porto un'ultima dimostrazione:
Citazione:
e solo quando la potenza aumenta in maniera più rapida in funzione del regime (verticalizzazione della curva) l'accelerazione è massima.

bene,in un grafico potenza/regime, la verticalizzazione della curva in matematica si chiama derivata della potenza rispetto al regime. Questa quantità è esattamente la COPPIA. quindi + la curva potenza/regime è verticale, più la coppia è alta.
0510_saluto.gif 0510_abbraccio.gif doppio_lamp.gif
 
9771113
9771113 Inviato: 29 Apr 2010 20:49
 

kawalberto ha scritto:


bene,in un grafico potenza/regime, la verticalizzazione della curva in matematica si chiama derivata della potenza rispetto al regime. Questa quantità è esattamente la COPPIA. quindi + la curva potenza/regime è verticale, più la coppia è alta.
0510_saluto.gif 0510_abbraccio.gif doppio_lamp.gif


Comincio a perdermi... ma di che si sta parlando?? eusa_think.gif
 
9771977
9771977 Inviato: 29 Apr 2010 22:56
 

Forse ho capito male, ma ho inteso che con "verticalizzazione" si intendesse "pendenza". Volevo solo dire che la pendenza di una curva è legata alla sua derivata e, nel caso specifico, visto che la potenza è la coppia moltplicata per il numero di giri, la pendenza della curva "potenza vs numero di giri" è la coppia. non sei d'accordo?
 
9772181
9772181 Inviato: 29 Apr 2010 23:44
 

kawalberto ha scritto:
Forse ho capito male, ma ho inteso che con "verticalizzazione" si intendesse "pendenza". Volevo solo dire che la pendenza di una curva è legata alla sua derivata e, nel caso specifico, visto che la potenza è la coppia moltplicata per il numero di giri, la pendenza della curva "potenza vs numero di giri" è la coppia. non sei d'accordo?


Sì ma state parlando del sesso degli angeli... per avere più accelerazione serve più potenza, per avere più potenza puoi aumentare la coppia o il numero di giri. Se il motore è lo stesso la coppia non la puoi modificare quindi attraverso il cambio vai a variare il numero di giri in base alla velocità del veicolo per ottenere la potenza necessaria a far accelerare la moto/macchina.

Tutto il resto è noia... poi se vuoi possiamo anche dire che la massima pendenza della curva di potenza corrisponde alla massima coppia erogata ma... cosa c'entra? icon_neutral.gif Non sto più capendo il punto della situazione eusa_wall.gif
 
9772350
9772350 Inviato: 30 Apr 2010 6:37
 

virtualj ha scritto:
Prova ad accelerare a 30 km/h in 3° e in 4°. A quella velocità le tue importantissime resistenze passive sono alquanto trascurabili. Il regime di rotazione sarà pressochè uguale (potrà cambiare da 3000 a 3300 giri), insomma coppia e potenza sono pressochè identici. Quello che cambia è il rapporto e in terza infatti avrai più accelerazione.

Non so più che esempi portare ormai icon_biggrin.gif


icon_rolleyes.gif neanche io

le cose non stanno come dici e l'esempio che fai, oltre ad essere discutibile perché non ha un'applicazione assoluta, non è neanche pertinente:

1) prima di tutto bisogna vedere se il motore "accetta" di riprendere da regimi così bassi, e questa capacità non è legata strettamente all'andamento dele curve di coppia e potenza ma principalmente alla fasatura ed al tipo di gestione dell'accensione/alimentazione ed alle caratteristiche generali del motore.

2) con delle resistenze aerodinamiche trascurabili, SE in 3a accelera meglio che in 4a, la cosa dipende solo dalla potenza disponibile al regime al quale il motore è impegnato a quella velocità:
infatti potrebbe essere così oppure il contrario se ad esempio stiamo parlando di un 50cc da 1,5cv che per andare a 30Km/h in 3a deve girare oltre il regime di potenza massima: IN QUESTO CASO, e solo in questo caso, con la 4a si otterrebbe un'accelerazione maggiore ed ecco che il tuo esempio non dice assolutamente nulla sulla questione, anzi da ragione a me!
tra l'altro se riduci il rapporto, la coppia non puo' che aumentare ma sempre a parità di giri del motore: se varia il regime, varia anche la potenza fornita e con meno giri hai QUASI sempre meno potenza, quindi ancora una volta il tuo esempio dà ragione a me.
la potenza che determina l'accelerazione infatti dipende dal numero di giri del motore e non puo' essere modificata dalla rapportatura: essa non fa altro che "spostare" la stessa potenza a velocità diverse e se l'accelerazione risulta superiore alle basse velocità dipende unicamente dalle resistenze aerodinamiche:
icon_arrow.gif ho già fatto l'esempio del vuoto nel quale l'accelerazione in un detrerminato intervallo di velocità del veicolo e di giri del motore sarebbe IDENTICA qualunque sia la velocità di partenza e quindi a prescindere dal rapporto utilizzato e dalla coppia disponibile alla ruota, come insegna la fisica elementare.

3) forse c'è una cosa che tutti state trascurando: le famose curve di coppia e potenza sono ricavate ESCLUSIVAMENTE col motore frenato "a pieno carico" ovvero a gas spalancato ma non la dicono tutta sul comportamento del motore ai carichi parziali.
ed in fase di ripresa bisogna considerare anche questo perché non sempre si può utilizzare l'acceleratore come un pulsante on/off, mentre se parliamo di massima accelerazione possibile possiamo prendere in considerazione le curve di coppia e potenza sempre ammesso (e non concesso...) che chi esegue l'accelerazione sia capace di tenere costantemente il gas tutto spalancato: se NON ci riesce, le curve di coppia e potenza che realmente sta utilizzando NON sono quelle pubblicate sulla prova della moto...

4) icon_smile.gif se sostieni che IN ASSOLUTO con un rapporto inferiore ottieni un'accelerazione superiore a quella ottenibile con un rapporto più lungo, allora come spieghi che con le moto da enduro o derivate (supermotard) partendo da fermo molto spesso conviene utilizzare la 2a?!?
Nota: ciò non succede con le cross e derivate o con i kart in quanto dispongono di un cambio spaziato diversamente, con una 1a relativamente più lunga e tutte le marce più ravvicinate tra loro.

5) non ti sarà mai capitato in vita tua di RISCONTRARE che accorciando i rapporti finali, l'accelerazione di una moto può anche PEGGIORARE!
se l'accelerazione dipendesse solo dalla coppia disponibile alla ruota, ciò non potrebbe mai succedere...

kawalberto ha scritto:
De_corsa, per tua info, le dimostrazioni analitiche sono quelle che permettono di iniziare il progetto e il dimensionamento di ponti, auto, moto, aerei e tutto quello che ci può venire in mente. i cosiddetti "conti della serva" sono i primi che vengono insegnati ad un ingegnere. quindi io non sminuirei così la modellazione matematica e fisica della realtà...

eusa_hand.gif non smentisco proprio nulla, questa è una tua erronea interpretazione del mio pensiero:
la differenza tra i nostri approcci risiede solo nel fatto che tu cerchi di prefigurarti una realtà che non conosci attraverso delle teorie valide ma male applicate mentre io sto cercando, con un po' di teoria elementare alla mia portata, di descriverti una realtà oggettiva ed a lungo sperimentata: ho già accennato al fatto di essere stato per decenni uno specialista nelle partenze da fermo e quindi per me parlano il cronometro ed i risultati ottenuti in oltre trent'anni di motociclismo attivo sportivo e non.
se sei tanto bravo sul piano analitico, non ti rimane che adattare le tue teorie alle dimostrazioni pratiche di quello che ho sperimentato in tanti anni.

non posso credere, sempre se conosci tanto bene la materia in oggetto, che tu non ti renda conto che se trascuri le resistenze aerodinamiche, quindi in una situazione di vuoto, l'accelerazione di una massa in un determinato intervallo di velocità e di giri del motore dipende ESCLUSIVAMENTE dalla potenza applicata e non dalla coppia disponibile alla ruota.
la necessità di diversificare la spaziatura dei rapporti del cambio dipende infatti ESCLUSIVAMENTE dalla crescente resistenza aerodinamica
nel vuoto, a prescindere dagli attriti, la velocità che si potrebbe raggiungere con una determinata potenza potrebbe essere virtualmente infinita e la spaziatura dei rapporti del cambio potrebbe essere assolutamente regolare: il cambio servirebbe solo a riportare il motore allo stesso numero di giri iniziale dopo ogni aumento di velocità.
rifletti su questo e ti rendi conto che l'effetto sull'accelerazione di una riduzione è assolutamente relativo.
 
9772639
9772639 Inviato: 30 Apr 2010 8:21
 

Sinceramente da quello che so io tutte le vetture (che siano moto o macchine) per le gare di accelerazione usano rapportatura più corta! Vedasi i rally in particolare! Ma anche nei giochetti di simulazione quando cambi i rapporti del cambio e li metti più corti ti segna che la macchina ha + accelerazione... icon_rolleyes.gif
 
9774249
9774249 Inviato: 30 Apr 2010 13:24
 

Ho provato un'altra cosa appena adesso con la mia moto che dovrebbe convincere ancora di più icon_biggrin.gif
Mettiti a 3000 giri in sesta e a 3000 in seconda, quindi stessa potenza alla ruota, ma molta più coppia. La velocità in sesta è di circa 50 km/h mentre in seconda circa 30 km/h (con la mia moto). Le velocità sono molto basse e le resistenze passive trascurabili.... Ebbene l'accelerazione cambia!!! Eccome se cambia! C'è un abisso!!
 
9776688
9776688 Inviato: 30 Apr 2010 20:14
 

Le teorie matematiche che ho tirato in ballo io non sono chissà cosa, sono semplicemente due conti basati sulla relazione F=m x a, che Newton ha scoperto nel 1600, e che da allora tutto il mondo ha accettato come valida. "adattare le mie teorie al''esperienza" significherebbe riscrivere da capo la fisica meccanica (da cui, fra l'altro, deriva anche l'aerodinamica)!

Comunue, nel link sotto vedrai un'altra spiegazione che dimostra che ti sbagli:
Link a pagina di Ff1.it (vedi paragrafo
Coppia, potenza e prestazioni del veicolo).

come vedi, io continuo a portarti esempi che con fermano quanto ti dico, al contrario tu, oltre alla tua esperienza personale (che sono sicuro essere grande e assolutamente valida), non mi parli di niente. è per questo che non mi convinci.

quello che dice virtualj è giustissimo: a parità di coppia all'albero motore, con le marce più basse la coppia alla ruota è più alta (perchè il rapporto di trasmissione è più alto), ed infatti la moto in prima accelera di più che non sesta.
 
9778086
9778086 Inviato: 1 Mag 2010 0:09
 

mi è venuta in mente un'altra situazione, semplice, che può aiutare a capire il concetto.
consideriamo il caso in cui io debba fare una gara in bicicletta con un mio amico: siamo alla partenza. sono fermo, quindi la potenza che io trasmetto alla bici e la potenza alla ruota è zero. quando è il momento di partire quello che devo fare è premere il più possbile sul pedale; questa forza sul pedale, moltiplicata per la lunghezza del pedale, dà una coppia. questa coppia viene moltiplicata per un valore dato dalla trasmissione della bici, e arriva alla ruota. la coppia alla ruota, divisa per il raggio della ruota, dà una forza che poi fa accelerare la bici. più spingo sul pedale, più la coppia alla ruota sarà alta, più la bici accelera. da notare che nell'istane in cui inizio a spingere sul pedale non c'è potenza, perchè il pedale è ancora fermo, e di conseguenza lo è anche la ruota. in questo caso quindi ho solo coppia e 0 potenza.

la stessa cosa vale in una moto che parte all'inizio di una gara: all'inizio la moto è ferma, quindi la potenza che viene trasmessa alla ruota è zero. quando scatta il verde, il motore trasmette una coppia alla ruota, e più la coppia è alta più la moto parte a razzo. nell'istante in cui inizia a essere trasmessa la coppia però, la moto è ferma, quindi non ho ne forze aerodinamiche nè potenza alla ruota: ho solo coppia.
 
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