Innanzitutto BUONGIORNO Vedo che scrivi i tuoi articoli sempre la mattina all'alba! Bè, complimenti
de_corsa ha scritto:
1) peccato che la curva di coppia sia determinata, oltre che dal regime di rilevamento, principalmente dalla quota di apertura della valvola gas.
e siccome - a meno che non stiamo parlando di uno scooter automatico
non elaborato (
con un 70 da Trofeo, se pretendi di partire a gas spalancato ti ribalti) - è impensabile di poter effettuare un'accelerazione a gas costantemente spalancato, le curve rilevate al banco ci dicono poco o nulla sul momento ideale per cambiare.
Questa tua osservazione è vera, ma fondamentalmente lì sta nella bravura del pilota a parzializzare il gas in modo da ottenere la massima coppia scaricabile a terra. E' come se si trattasse di smorzare la curva di coppia
de_corsa ha scritto:
2) non è così:
- con le moto più potenti è IMPOSSIBILE sfruttare tutta la potenza (coppia x giri) disponibile nelle marce più corte, perché si ottiene solo il loro ribaltamento, andando poco oltre la linea di partenza...
- l'accelerazione cala con la velocità pur essendo costante il rapporto peso/potenza del veicolo (l'unico parametro che DETERMINA realmente l'accelerazione in base al rapporto di trasmissione ed in partenza alle caratteristiche della frizione) in quanto le resistenze aerodinamiche crescono col quadrato della velocità per cui converrà "stendere" progressivamente più le marce lunghe rispetto alle marce basse prima di cambiare: con alcune moto è addirittura sconveniente partire in 1a perché se il rapporto peso/potenza è molto favorevole e la 1a è molto corta, partendo in 1a la moto fa un brusco quanto breve salto in avanti ma poi fa perdere troppo tempo per inserire la 2a; in questi casi conviene far "lavorare" la frizione (ammesso che sia in grado di sopportare lo sforzo) ed il vantaggio che si ottiene in accelerazione è notevole.
Che l'accelerazione diminuisca con l'aumentare della velocità è più che ovvio per le resistenze aereodinamiche che aumentano, ma queste resistenze aumentano sia se stai in prima sia se stai in sesta. Tanto più che puoi considerare queste resistenze come se stessi sempre più in salita... E guarda caso in salita conviene avere marce corte... Per avere più coppia alla ruota (alla fine sempre lì si arriva).
de_corsa ha scritto:
3) qui siamo d'accordo, perché proprio attorno al regime di coppia massima (in genere un po' dopo, per la verità) che si ha la massima verticalizzazione della curva di potenza.
e non solo non conviene MAI arrivare al limitatore, ammettendo che esso intervenga ben oltre il Regime di Potenza Massima, ma non conviene neanche arrivare allo stesso RPM in quanto in sua prossimità il guadagno di potenza per ogni intervallo di giri è già diminuito per cui la rapidità nel prendere giri in quel transitorio cala.
la massima accelerazione infatti si ottiene in corrispondenza della verticalizzazione della curva di potenza e non appena essa tende all'orizzontale conviene cambiare.
è logico che "sotto" alla curva di potenza c'è quella di coppia che è il suo presupposto fisico ma ragionare in termini di coppia considerando solo i suoi valori assoluti senza relazionarli ai giri non ha senso se si discute di accelerazioni: la coppia può essere moltiplicata virtualmente all'infinito DEMOLTIPLICANDO i giri (quindi andando più piano) ma è sempre la disponibilità di potenza in base alla velocità acquisita che determina l'accelerazione!
Hai detto che qui sei d'accordo, ma poi sei andato fuori motivazione Perchè il motivo rimane massimizzare la curva di coppia alla ruota. Ovvio che non conviene arrivare al limitatore, ma di prima conviene arrivare poco prima, poi con le altre marce conviene cambiare sempre un pò prima perchè sono più ravvicinate per rimanere sempre nell'intorno della coppia massima.
de_corsa ha scritto:
4)
con le sue capacità di calcolo, Wernher von Braun era perfettamente in grado di calcolare la traiettoria dei suoi missili balistici (
privi di coppia ma dotati di un'enorme potenza...) da Berlino a Londra e di portare una navicella al di fuori dell'attrazione terrestre ma avrebbe avuto grosse difficoltà a determinare il regime giusto per cambiare marcia con uno strano e complesso veicolo come una moto, con tutte le variabili indipendenti la cui dinamica... dipende.
per illustrarti quanto conti la perizia di guida rispetto ai freddi calcoli (che si basano forzatamente su dati CERTI e non sull'estro e la sensibilità del pilota) ti racconto un aneddoto:
la stessa Honda, Casa motociclistica #1, progettò il circuito di Suzuka in modo che - secondo i suoi accurati calcoli - le 500GP dell'epoca non potessero girare a medie superiori alle 100MPH (poco oltre 160Km/h)
immagina la faccia degli ingegneri quando al primo test sul circuito, l'allora Campione del Mondo uscente Wayne Gardner subito dopo aver scaldato le gomme cominciò a girare a circa 200Km/h di media...!!!
stai a sentire me che sono "di lungo corso": non te la cavi con due conti per stabilire il regime giusto per cambiare marcia, perché anche a parità di tutto quello che vuoi, dipenderà sempre da un insieme di variabili che hai tralasciato di considerare, comprese quelle riportate dal bollettino meteorologico...
Riporto una tua immagine presa dal tuo articolo sul tinga:
immagini visibili ai soli utenti registrati
Guarda caso si vede che si può parlare di coppia solo quando c'è una ruota, cioè una forza applicata ad un braccio, non vedo cosa c'entri un missile
de_corsa ha scritto:
5)
certamente, ed il regime giusto per ottenere la massima accelerazione possono determinarlo solo il cronometro oppure un accelerometro.
Purtroppo chi ti può dare torto qui?
de_corsa ha scritto:
6) ed al regime giusto per partire da fermo non ci ha pensato nessuno?
strano, perché esso è DETERMINANTE per ottenere la massima accelerazione...
Bè questo è sicuramente anche molto interessante, ma esula leggermente dalla domanda del topic. Dico leggermente perchè ovviamente chi l'ha fatta voleva ottenere come risultato l'accelerazione massima, che oltre alle cambiate ottimali è dovuta anche allo spunto da fermo
de_corsa, posso sapere di dove sei? Magari un giorno ci prendiamo un caffè insieme e ne parliamo con più rilassatezza e poi magari ci facciamo anche un giro in moto!!