stiletto70 ha scritto:
proverò a spiegarmi meglio, ma vi prego di provare anche voi a cambiare il vostro punto d'asservazione. Nulla puo sostituire il percorso educativo che una famiglia dovrebbe attuare verso i propri figli. Non c'è legge scritta che possa sostituire il "convincere con l'esempio" che stà alla base dell'educazione. Tutto ciò però non è sempre indirizzato a buon fine. Il fenomeno dell'alcolismo giovanile (intendo sotto i 16 anni) è in forte crescita. Questo è il segno che la famiglia da sola non riesce (talvolta non vuole educare) a vincere contro una serie di messaggi molto piu forti e seducenti. Pensate per un attimo a TUTTI gli spot sull'alcool: party da sogno, donne fantastiche, uomini affascinanti, risate divertimento. Il piu famoso lo ricorderete : no martini no party!! Ora noi ci proviamo con tutte le nostre forze, le famiglie ci provano e si impegnano, poi arriva George che ti dice no martini no party, un modo tenero per dirti no martini sei uno sfigato!! A questo punto deve interveire la norma in modo coercitivo. ma prima di arrivare alla repressione forse sarebbe meglio evitare l'opportunità.
Prima l'educazione della famiglia era "le solite cose" poi è diventata insostituibile.
Ma perchè non dici subito come la pensi????????????????
Se hai un figlio con meno di 16 anni che è o sta diventando un alcolista la maggior parte della responsabilità è tua, non di george che ti dice no martini no party.
E' troppo facile dare la colpa a tutta una serie di messaggi molto più forti e seducenti.
Non è che la famiglia non riesce ad educare i figli, è che non ne ha voglia, ho detto voglia, non tempo, il tempo per queste cose si trova, sempre.
L'unico modo per evitare l'opportunità senza arrivare alla repressione è l'educazione. possiamo pure discutere per cento anni, ma non c'è altro modo. Le bevande alcoliche o le vendi nei bar, ristoranti , supermercati, ecc. o non li vendi.
Non vendere alcolici negli autogrill, solo perchè sono in autostrada serve solo a far fare bella figura davanti al mondo a chi sostiene la proposta.
Se non vuoi reprimere, l'unico modo è educare il consumatore a sapere quanto e quando può bere. E visto che i consumatori sono sempre più giovani solo la famiglia può dare quest' educazione.
Un altro modo per fare bella figura è criticare chi organizza un motoraduno e vende birra al suo interno. Sono solo belle proposte che messe in atto non servono proprio a niente se non c'è l'educazione da parte di chi consuma, ma se c'è l'educazione queste proposte non servono.