Oggi (ci) sono cascto anch'io. Sto tornando a casa un po' di fretta, mi fermo dal giornalaio e dimentico di aprire la stampella. Me ne sono accorto quando la moto era già troppo giù.
Allora l'ho seguita per un po' cercando di limitare la caduta, poi l'ho lasciata andare e sono schizzato via. Moto intatta salvo la punta della leva frizione, che per adesso si può usare anche così.
Poi ho cercato di tirare su la moto. 180 chili più un bauletto, mi sono detto: ce la farò senz'altro.
E invece prima ho cercato di tirarla su per il manubrio: niente.
Poi seguendo i sacri testi mi sono messo di spalle e pano piano sono riuscito a sollevarla.
Ma non è vero che la schiena non lavora, lavora eccome, tanto che adesso mi fa male.
Ah poi quando la moto era quasi verticale si è bloccata, si è rifiutata di salire ancora e ho dovuto lasciar perdere. Il motivo lo capisco adesso: afferravo la moto per la sella e il manubrio, che naturalmente era chiuso in dentro. Così a un certo punto la moto sollevandosi ha finito per appoggiarsi alla ruota anteriore che sporgeva, e lo sforzo è aumentato.
Avrei dovuto tenere il manubrio aperto e stare più in avanti per poterlo tenere. Ma non ci ho pensato.
Bene, se esiste una classifica di quelli che "non ce la fanno", aggiungete il Gatto.

Ma sì, ci sono tante custom che mi piacciono (Harley a parte; non le posso soffrire, una cosa mia). Sono tutte pesantissime, come una custom dovesse essere pesante per forza.
Ma se ne trovo una di meno di 200 chili ci faccio un pensierino. Ma non esistono.

secondo me è una questione di filosofia...come tutte le moto le custom sono bellissime, il problema è la filosofia di guida...io ho una fz6 e sto sempre sbilanciato verso l'anteriore, soffro le pedane un pò troppo avanti e quindi compenso sdraiandomi sul serbatoio e allungando la testa verso la ruota anteriore...così sento di governare bene la moto in curva...a me non puoi dare una custom o un motard...mi castri...una guida briosa necessita di una moto prestazionale....ma se invece uno ha una guida paziente, rilassata, avere una moto che fa 250 all'ora e passa da 100 a zero in niente, non serve....come non serve ad uno che ama guidare la moto sui tornanti di montagna una stradale con 180 cv....è una questione di filosofia..io le rispetto tutte, poi naturalmente ho la mia...

ora sono nella mia dimensione (come lo ero prima... ), ho quello che cercavo. non cerco più prestazione assoluta, la curva inteso nel classico significato. Ora ho un trattore, un cancello.. che mi regala emozioni diverse.

Salve, trovo giuste entrambe le filosofie...un po' dipende dalle esigenze di guida piu' o meno rilassata, per altro verso e' senz'altro questione di passione; ci sono personalita' e stili di guida che si adattano perfettamente alle custom: se ami le lunghe passeggiate stile "Highway" o ti vesti volentieri con uno stile casual, giubbotto e stivale trapuntato... senza contare che una custom discreta si puo' guidare anche in giacca e cravatta. Poi c'e' chi ha sempre sognato le cromature e le forme arrotondate delle harley e delle Indian..insomma la custom ha senz'altro il suo fascino. Io ne ho guidate diverse; non si attagliano al mio carattere, alla mia indole: le pedane avanzate o centrali, la posizione "comoda", il busto eretto in curva, mi mettevano a disagio, mi sentivo estraneo al mezzo. Io ho bisogno di carene, semimanubri, di guidare sdraiato sulla tanga e sentire che guido la moto col fondoschiena....e questa e' la parte istintiva, naturale per me. Poi interviene la ragione e so che a 46 anni non potro' sempre fare il pistaiolo (benche' nelle road racing inglesi fino a 55 anni li vedi sulle supersport..) ed allora tra qualche anno sostituiro' la mia CBR 1000 con una turistica o una classica, magari tornero' alle custom non troppo vistose. Comunque ribadisco che le custom non sono necessariamente un "ripiego per famiglie", si puo' proprio sentire la passione per questi mezzi che non risentono del tempo e delle mode e sono comunque affascinanti, cosi' come si puo' impazzire per le carene ed i codini monoposto. Lamps....alla prossima!

e che non ti fa sentire costretto a correre troppo.
I motori sportivii cominciano a tirare sopra un certo regime, e la reazione istintiva è di tenerli su di giri per non provare la sensazione di sentirli "morire". Risultato,una guida nervosa.

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Oggi (ci) sono cascto anch'io. Sto tornando a casa un po' di fretta, mi fermo dal giornalaio e dimentico di aprire la stampella. Me ne sono accorto quando la moto era già troppo giù.
Allora l'ho seguita per un po' cercando di limitare la caduta, poi l'ho lasciata andare e sono schizzato via. Moto intatta salvo la punta della leva frizione, che per adesso si può usare anche così.
Poi ho cercato di tirare su la moto. 180 chili più un bauletto, mi sono detto: ce la farò senz'altro.
E invece prima ho cercato di tirarla su per il manubrio: niente.
Poi seguendo i sacri testi mi sono messo di spalle e pano piano sono riuscito a sollevarla.
Ma non è vero che la schiena non lavora, lavora eccome, tanto che adesso mi fa male.
Ah poi quando la moto era quasi verticale si è bloccata, si è rifiutata di salire ancora e ho dovuto lasciar perdere. Il motivo lo capisco adesso: afferravo la moto per la sella e il manubrio, che naturalmente era chiuso in dentro. Così a un certo punto la moto sollevandosi ha finito per appoggiarsi alla ruota anteriore che sporgeva, e lo sforzo è aumentato.
Avrei dovuto tenere il manubrio aperto e stare più in avanti per poterlo tenere. Ma non ci ho pensato.
Bene, se esiste una classifica di quelli che "non ce la fanno", aggiungete il Gatto.

danni: grazie ai tamponi paratelaio nulla, solo un dito dolorante (se deve essere schiacciato tra manubrio e serbatoio credo...)

Dopo, con Harley, tirata su due volte senza grande fatica, con presa voltando le spalle.

voltando le spalle?

Per evitare un'ernia al disco
Un'immagine esempio...non ho trovato un'HD ma la dinamica é uguale

immagini visibili ai soli utenti registrati

Per approfondire:
Tecnica per sollevare la moto da terra