OLDVIC ha scritto:
Ciao Coniglione,
ma quando parli di Papi parli del presentatore Enrico? Scherzi a parte lasciamo strare la politica, qui parliamo di altro.
Se poi In Dainese vedi il simbolo del Male assoluto solo perchè è un'azienda tra quello un pò più conosciute del settore credo di non posso e non voglio faci nulla.
1) Il salumiere: sai perchè dico sempre in ufficio che non volgio più sentire parlare di immagine ma di reputazione? Perchè l'immagine è di plastica e la costruisci a suon di milionate di Euro di pubblicità la reputazione la costruisci in anni di fatica, ogni giorno. Se Dainese è quello che è credo che sinora la qualità del salame non sia stata così male. Poi vedi tu, non sei obbligato a dare credito a nessuno.
2) Non esiste nessuna omologazione per gli air bag, nemmeno per quelli auto. Stanno lavorando a qualche cosa, vedremo. Intanto si fanno simulazioni e crash test (moltissimi).
3) Infatti stiamo cercando di rendere le normative di omologazione delle protezioni meno lontane dalla realtà assieme (ci crederesti?) agli altri produttori (Alpinestars, Spidi ec.., ecc.)
4) A breve passerò l'elenco dei prodotti omologati come capo intero tra cui una tuta che non è nemmeno tra le più costose, anzi. Il paraschiena Wave ha appena ottenuto il livello 2, sarà in vendita tra breve, ma non aspettarti grandi modifiche. E' bastato veramente poco (qualche spessore in più). Inoltre ci sarà una versione con protezione per le scapole. Ma saranno nei negozi a novembre, più o meno. Poi guarda che il nostro lavoro non è quello di sentirci "tanto bravi", la risposta alla tua domanda è il D-Air. Noi crediamo che il futuro della protezione sia nella tecnologia dell'aria integrata a quella delle protezioni composite. E' una scelta strategica, il tempo ci dirà se è quella giusta. Come avrai capito pensiamo che migliaia di cadute di piloti e di motociclisti siano più significative di tutte le omolologazione pensate a tavolino. Considera che le protezioni e il paraschiena esistevano ben prima delle normative di omologazione e nonsono stati i motociclisti a chiedere le norme di omologazione.
5) Il comfort è sicurezza, il Wave è un ottimo Back protector, un prodotto che ha fatto scuola e che continua a proteggere benissimo da Valentino Rossi al più oscuro dei motociclisti. Le riviste sbagliano a prendere in considerazione solo le normative di omologazione per giusdicare (tieni presente che per loro è comunque più comodo). Tieni presente che, a dispetto dei risultati dei test pubblicati dalla stessa rivista, una ricerca fatta da Motorrad (non da noi) presso più di 30.000 motociclisti tedeschi ha evidenziato come essi abbiano eletto Dainese come miglior marchio produttore di protezioni con grande distacco dal secondo. Questo per il quarto anno consecutivo. Tu sai quanto i tedeschi siano teneri con gli italiani. Immagine o reputazione?
Halvarssons: tu ne hai mai provata una di quelle tute in taglia standard' Poi parliamo di ergonomia e libertà di movimento.....
Grazie per l'apertura di credito sul D-Air, speriamo di fare bene il nostro lavoro. Non è sempre facile.
Non vorrei essere frainteso sui test di omologazione. Servono ma non sono tutto, ed è sbagliato basarsi SOLO su quelli per giudicare un prodotto. Questo è quello che dico e non altro.
Dove vai in moto questo fine settimana?
Vittorio
Grazie della cortese risposta. Non ho mai parlato di male assoluto... come in tutte le cose ci sono luci ed ombre. E quando qualcuno, un'azienda, una personalità, assurge a simbolo e guida di una categoria è per forza di cose bersaglio delle critiche e delle osservazioni più accese. In questo caso, appunto, Dainese è più criticabile perché è l'azienda leader che decide le sorti del mercato... basti pensare agli inserti (discutibilissimi) in titanio che lanciati da Dainese si sono diffusi su qualunque capo di qualunque marchio o quasi.
Per il resto comprendo il portare l'acqua al proprio mulino, d'altronde ognuno difende i propri interessi. Io difendo i miei. Portare le omologazioni delle protezioni a livelli meno lontani dalla realtà, cosa vuol dire? Non è che succede come all'adozione della EN13595, quando il cartello delle aziende italiane ha spinto per limitare i livelli a due, ignorando il terzo livello? Non è che questa "realtà" vuol dire portare la normativa a livelli più bassi?
Va bene per il discorso airbag... cosa che arriverà nel futuro e forse un giorno tutti ci avvantaggeremo... ma nel presente? Perché continuare a diffondere la bugia che l'abbigliamento omologato è scomodo? Forse nessuno in Dainese ha provato una Safety o una Bks Leather...
Se il Wave è tanto perfetto, perché aggiornarlo? Perché trascurare così tanto il discorso abrasione? Perché Dainese non realizza una tuta omologata (anche fosse un livello 2, ma anche un livello 1...), visto che ha contribuito a redigere gli standard? Perché i guanti Dainese si scuciono per i fatti loro?
Ripeto, a me di Dainese in sè non interessa molto in quanto azienda. Ho sempre trovato i vostri prodotti molto belli come estetica e come fattura, sono stato in certa misura un vostro cliente. Ma a me in moto interessa la sicurezza, non mi interessa se qualcosa lo indossa anche Valentino o Gesù. In questa ottica il pungolo verso Dainese (per quanto possa interessare a Dainese la mia opinione, cioè zero) vale in quanto se Dainese aumenta la sicurezza dei propri capi saranno costretti a farlo tutti gli altri produttori. Finché Dainese come accorgimenti di sicurezza fa il minimo, tutti gli altri si sentono autorizzati a non fare alcuno sforzo.
Per questo è MIO interesse che più persone optino per prodotti più sicuri, in modo che chi fa il mercato si accorga dai dati di vendita che alle persone interessa la sicurezza di più della comodità e del design.
So già in partenza però che la mia battaglia è persa, in quanto ciò che interessa al motociclista medio è la comodità e il design, visto e considerato che in estate anche chi ha supersportive indossa calzoncini e polo e casco aperto; e di qui si comprende il senso del tuo discorso quando parli di confort. Per vendere il confort è più importante della sicurezza. Per vendere. Non per proteggere.
Riconosco comunque a Dainese il merito di aver ampliato grazie all'immagine il bacino di persone che si proteggono, poco o tanto. Ed è già qualcosa. Ma a mio modestissimo avviso un'azienda che si autoproclama (ed effettivamente è) leader, deve fare di più.
Quindi ancora grazie, ma io aspetto i FATTI. A parole siamo tutti bravi. E attendo con ansia sviluppi sull'airbag, test (ad esempio del pendolo...), e se Dainese svilupperà in concomitanza materiali resistenti all'abrasione e allo scoppio e protettori testati per rilasciare meno kN, potrei farci un pensierino... non ho pregiudiziali.
Detto questo, io credo di sostenere gli interessi miei e dei "consumatori" attenti... per quanto posso e per quanto riesco. Tu giustamente difendi chi ti dà lo stipendio. Io rimango dell'idea che fra chi difende il consumatore e chi difende l'azienda la ragione sta dalla parte del consumatore, perché non ha alcun interesse economico nel sostenere le sue tesi.
Ma è giusto così, così va il mondo, così è l'economia di mercato - vivaddio. Guai così non fosse. In attesa più fatti e meno pubblicità, ti ringrazio ancora e ti auguro buon lavoro e buon week end.