Dal 30 marzo 2000 tutti i motociclisti, maggiorenni o minorenni che siano, hanno l'obbligo di indossare il casco, che guidino un ciclomotore da 50cc o
una motociclo di cilindrata superiore.
Con questa legge lo stato decide di attestare i proprio standard di sicurezza ad un livello superiore al precedente e allinearsi con quelli europei.
A partire dal giorno dopo, tutti quei felici maggiorenni che gioivano nel girare sul ciclomotore senza casco sono dovuti correre ai ripari e comprarsi un casco
per non incorrere in multe e sequestri del mezzo. Fu l'ivasione del casco DMG (Direziono Generale Motorizzazione) comunemente conosciuto come "scodella", che con una spesa minima, tutelava da una multa un pò tutti.
Ma dopo campagne di sensibilizzazione, incentivi dello stato per l'acquisto del casco e via dicendo, il 1° settembre 2004 viene vietata la commercializzazione
sul territorio nazionale dei caschi omologati DGM . Tali caschi, la cui omologazione fù sospesa a partire dal 1° settembre 2003, in base al decreto del Ministro dei Trasporti e della Navigazione "hanno caratteristiche tecniche inferiori a quelle previste dalla normativa internazionale per i caschi da motociclista".
E così decadde anche il tempo delle "scodelle". Ma allora perché ne vediamo ancora in circolazione? Semplice: lo stato certamente non poteva aizarsi contro l'ira dei consumatori che in massa avevano comprato tale casco, quindi ne consente ancora l'utilizzo sui ciclomotori con cilindrata non superiore ai 50cc.
Ma attenzione! Nella sagra del casco che ci fù nel 2000, non è stato mai stata fatta una campagna di acculturamento in merito all'omologazione
dello stesso. Infatti molti dei caschi DMG che circolano ora non sono in regola con le vigenti normative di omologazione, e quindi fuori legge.
A questo punto andiamo un pò a vedere un pò quello che è l'argomento centrale dell'articolo: le omologazioni.Come noto a tutti, un qualunque prodotto per la sicurezza e tutela del cittadino durante l'utilizzo di mezzi di trasporto e/o lavoro deve essere soggetto a test che ne certifichino la corretta omologazione e quindi ne identifichino l'utulizzo a cui è destinato.
Ma passiomo rapidamente alla questione caschi. Tutti i caschi omologati devono avere cucini sui cinturini di sicurezza la targhetta con la relativa omologazione. Tale targhetta deve essere facilmente distinguibile, leggibile e, soprattutto indelebile e non corruttibile.
Detto questo andiamo ora a capire che significano quelle sigle e quei numeri. Prima però facciamo una piccola introduzione didattica: con l'unificazione
sempre più ampia degli stati europei, anche le omologazioni non sono state esenti da quaste fenomeno. E quindi tutti gli stati appartenenti alla CE sono soggetti all'omologazione ECE/ONU n. 22 per quanto riguarda i caschi.
Negli anni le normative in merito alla sicurezza richiesta sono cambiati nel tempo dal lontano 1986 e quindi possiamo trovare le omologazioni 22/02, 03,
04 (attualmente in vigore), 05 (di prossima attuazione). Inoltre le omologazioni dei caschi si dividono in P e J: P per i caschi integrali, ovvero con mentoniera protettiva; J per i caschi Jet o comunque con mentoniera assente, removibile o non protettiva. Possiamo trovare inoltre anche la classificazione NP, che identifica i caschi modulari con mentoniera però non protettiva secondo le specifiche dei caschi integrali.
Detto ciò andiamo a vedere un pò una targhetta tipo. Se prendete il vostro casco, noterete sul cinturino una targhetta bianca, perfetto, questa è quella relativa l'omologazione.
Non potrà sfuggire a colpo d'occhio il cerchio con dentro una E e un numero: la E rappresenta l'omologazione europea relativa alla normativa ECE/ONU
sopra citata, mentre il numero rappresenta il paese omologante [a fine articolo la lista dei paesi con relativo numero di identificazione].
Sotto il cerchio troverete una sequeza del tipo 04 98453 / P - 012345
Separiamo e analizziamo questo numero:
- le prime due cifre (in questo caso 04) rappresentano il numero di emendamento relativo alla - - le successive cinque cifre rappresentano il numero di produzione che e' continuo per l'insieme di caschi i cui tipi sono stati omologati nello stesso paese
- seguono 6-7 cifre rappresentanti il numero di serie continuo e crescente relativo l'omologazione di quella classi di caschi.
Ho volutamente ignorato la lettera P perché merita un pò più di attenzione. La P ci comunica che il casco in questione è omologato come Integrale, ma possiamo trovare anche altre sigle: P, J, NP, P-J.
Come già detto, la P rappresenta l'omologazione come integrale, la J come Jet, la NP del modulare con mentoniera non protattiva e la P-J? Vi chiederete
che cosa significhi, anche se credo che molti di voi già ci saranno arrivati. Ebbene, sotto la pressione di un mercato sempre più crescente e sempre più esigente, la case produttrici hanno risposto alla necessità di avere un casco modulare che sia omologato come tale.
Vi chiederete il significato di questa affermazione e vi soddisfo subito: la quasi totalità dei caschi modulari sono omologati come integrali. Direte "bene", "meglio" e invece no! Certo garantische che, anche se modulare, il casco offre una protezione pari all'integrale, ma... il ma c'è ed è salato! Salato come la multa che vi aspetta se circolate con il casco aperto e un dipendende delle forze dell'ordine più pignolo va a verificare l'omologazione dello stesso. Infatti per la legge un casco modulare omologato come integrale tenuto aperto durante la regolare circolazione perde la sua efficacia in quanto tale modalità ti utilizzo non è regolamentata
e omologata. Tradotto è considerato non omologato e il trattamento che riceverete è lo stesso di avere un casco slacciato, ovvero quello la sanzione per non avere il casco!
Ecco che nasce l'esigenza di cui sopra, ovvero di omologare il casco modulare come integrale per quando è chiuso e Jet per quando è aperto,
dando vita alla sigla P-J e alla relativa omologazione.
Tutti quelli che ora hanno un casco modulare e dopo aver verificato che è presente solo la sigla P sono incazzati come un'ape, si possono calmare un pò, in quanto non devono necessariamente ricomprare il casco. Le case in modo ligio (ed di risparmio) sono andati come prima cosa a riprendere tutti i caschi modulari già prodotti e messi in commercio per verificare la possibilità di omologarli come Jet. Ebbene, quasi tutti hanno superato il test, quindi in tal caso vi consiglio di contattare la casa prodruttrice e di chiedere come poter ottenere l'aggiornamento all'omologazione P-J.
Attenzione quindi all'omologazione del vostro casco, ricordando che un casco omologato è importante prima per la vostra sicurezza e dopo per le vostre tasche!
Lista Paesi Omologanti
- E1 - Germania
- E2 - Francia
- E3 - Italia
- E4 - Paesi Bassi
- E5 - Svezia
- E6 - Belgio
- E7 - Ungheria
- E8 - Cecoslovacchia
- E9 - Spagna
- E10 - Jugoslavia
- E12 - Austria
- E13 - Lussemburgo
- E14 - Svizzera
- E16 - Norvegia
- E17 - Finlandia
- E18 - Danimarca