OLDVIC ha scritto:
Ciao a tutti gli appassionati motociclisti.
Prima di tutto voglio presentarmi così sapete subito chi sono. Mi chiamo Vittorio Cafaggi e lavoro alla Dainese da 19 anni, sono ovviamente motociclista da 33 anni.
Così facciamo subito chiarezza e non mi nascondo dietro ad uno pseudonimo per parlare male di concorrenti o di marche che, per qualche ragione, non mi piacciono.
E sono felice che tu l'abbia fatto. Perchè esporsi è segno di maturità e sicurezza. Sicurezza di quello che verrà detto e non "30anni di esperienza non si discutono. punto e basta"...
Citazione:
La cifra riportata da Filippo Falsaperla nell'articolo apparso sulla Gazzetta di domenica fa riferimento alla cifra che pensiamo di spendere per portare a termine il progetto che prevede una versione dedicata all'impiego in pista (non solo competizioni) e una dedicata all'impiego stradale.
I costi maggiori (udite udite...) sono relativi a tutte le omologazioni che servono per la versione stradale.
Questo per dire che non è una cosa pensata per piloti e ricconi ma per tutti, con i tempo dovuti ovviamente. All'inizio anche i telefoni portatili e gli air bag nelle auto costavano....
Quindi sono soldi spesi bene dedicati alla ricerca, che non si deve mai fermare specialmente in considerazione del fatto che il paraschiena attuale non ha grandissimi margini di evoluzione. Credo che sia apprezzabile il fatto che Dainese continui ad aprire nuove strade (con i costi che ciò comporta) anzichè limitarsi ad aspettare epr copiare.
Costi che verranno comunque assorbiti dall'utente finale. In pratica lo dici tu stesso. Come odiavo il fatto che la sicurezza e la vita sono più dovute a chi ha i soldi quando si parlava di AirBag sulle auto lo sono tutt'ora quando si parla di AirBag nelle tute. Ma questo non vale solo contro Dainese... è un discorso più generale.
Citazione:
Il paraschiena: ho visto commenti che dicono che quelli Dainese "fanno pena" o che hanno avuto recenzioni negative sui giornali. Un discorso che richiederebbe ben altro spazio. Sappiate solo che non la pensano così molti, molti piloti che dagli anni '80 in poi ci sono caduti sopra e molti privati che ci scrivono di come il paraschiena (quello che farebbe pena) è stata la differenza tra camminare sulle proprie gambe o essere su di una sedia a rotelle. Ha salvato la schiena anche a qualche sciatore di discesa libera come Ghedina, Kjus o Svindal.
Senza offese...
Ci sono anche una marea di piloti/motociclisti che sono caduti e camminano ancora anche senza aver mai indosasto il paraschiena. Questo vuol dire che va bene anche senza? Ergonomia e forza residua sono due aspetti fondamentali di un paraschiena e guarda caso io che ne ho provati un bel po'. Ho un paraschiena comodissimo e con una forza residua minore da alcuni test usciti su riviste specializzate. Non me ne volere ma non è Dainese.... che ho trovato scomodo, costoso e poi ho scoperto poco protettivo. Certo meglio di niente..... ma.... meglio il mio.
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Le omologazioni: belle per stabilire un livello minimo per stare sul mercato, brutte perchè non tengono conto del fatto che il comfort esso stesso sicurezza (quindi peso, ventilazione, traspirabilità ecc.), brutte perchè il sospetto che servano anche a far arricchire le "test house" esiste.
Bruttissime se sono il solo elemento di giudizio impiegato dalle riviste di settore per dare delle graduatorie.
Il comfort è sicuramente un parametro di sicurezza tanto che la maggior parte degli ItaLioti gira in maglietta e ciabatte perchè più comodo e fresco.
Ma nel caso del paraschiena Dainese, giusto per citare un prodotto che conosco un po' avendolo provato e riprovato molti motociclisti lo mettono sopra il giubbotto in quanto scomodo.... ma l'hanno comprato pensando fosse il più protettivo. Sopportano la scomodità per la sicurezza e pagando di più per questo. "Perchè è Dainese". Ma poi..
Magari sono solo io che conosco quei 5 o 6 sfortunati che non rientrano nei parametri di ergonomia fatti dalla D. O magari hanno sbagliato misura... però il dubbio mi viene. Proprio oggi in pausa pranzo ne ho visto un altro... in centro a Milano. Felice di vedere qualcuno che si protegge, ogni tanto.
Le omologazioni costano : probabilmente è vero. Ma garantiscono all'utente finale di comprare un prodotto conoscendone le caratteristiche senza dover essere un esperto del settore. Se il tuo discorso fosse vero allora far arrichire le "test house" avrebbe comunque senso per tutelare l'utente finale e spingerlo verso un acquisto coscente ed intelligente.
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Tutte le protezioni che Dainese vende come tali sono omologate, poi esiste la possibilità di omologare il capo intero come Tuta intera oGiacca e pantaloni. Siamo sicuri che il costo dell'omologazione del capo garantisca un miglioramento corrispondente?
ma come saprai meglio di me esistono comunque differenze tra protezioni e protezioni. E non sempre i costi sono proporzionali. Si cerca di portare a casa il meglio al minor prezzo. Perchè anche noi lavoriamo...
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Tuttavia alcuni capi Dainese sono omologati come capo e non solo come protezioni contenute.
Ci faresti un grosso favore ad elencarne alcune. Ci aiuteresti a valutare prodotti omologati Italiani e magari a scoprirne l'esistenza.
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Scusate la lunghezza ma gli argomenti richedono grossi approfondimenti tecnici per non rischiare il qualunquismo.
Grazie.
Figurati siamo qua per discutere apertamente di sicurezza. Siamo aperti ad ogni commento ed anche a delle rivalutazioni delle idee che tramite riviste tecniche e Internet ci siamo fatti sul discorso abbigliamento e sicurezza.
Grazie a te di esserti esposto... oggi sei in ferie vero???