MforMatteo ha scritto:
quello che ha postato cento è secondo me la migliore analisi (e anche la più intuitiva, di sicuro la più costosa, e forse per questo sembra passare inosservata!) sul problema..
io non vorrei tirare in ballo la pedagogia (non siamo bambini!) però alcuni schemi educativi sono utili per qualsiasi cosa.. a maggior ragione se si parla di rieducare un popolo!!
inasprire continuamente le sanzioni senza peraltro offrire un reale aiuto, più che educare, favorisce solo un clima di frustrazione e sfiducia.. perchè il motto "dura lex sed lex" è sempre valido, è vero, dobbiamo adeguarci, ma abbiamo bisogno comunque che lo Stato si muova anche nella nostra direzione, iniziando a sistemare le infrastrutture, iniziando a cambiare la segnaletica (io in francia non mi sono mai perso, e sono andato dalla provenza alla camargue alla normandia! qui quando sono a Varese è un casino, prima di arrivare ad un qualsiasi paesino mi perdo trentasei volte) e a garantire dei controlli più efficaci..
certo che se si continuano ad inasprire le sentenze senza fare poco altro, l'unico risultato è quello di avere più multati, più patenti ritirate, più introiti, ma di sicuro non più sicurezza!
io non vorrei tirare in ballo la pedagogia (non siamo bambini!) però alcuni schemi educativi sono utili per qualsiasi cosa.. a maggior ragione se si parla di rieducare un popolo!!
inasprire continuamente le sanzioni senza peraltro offrire un reale aiuto, più che educare, favorisce solo un clima di frustrazione e sfiducia.. perchè il motto "dura lex sed lex" è sempre valido, è vero, dobbiamo adeguarci, ma abbiamo bisogno comunque che lo Stato si muova anche nella nostra direzione, iniziando a sistemare le infrastrutture, iniziando a cambiare la segnaletica (io in francia non mi sono mai perso, e sono andato dalla provenza alla camargue alla normandia! qui quando sono a Varese è un casino, prima di arrivare ad un qualsiasi paesino mi perdo trentasei volte) e a garantire dei controlli più efficaci..
certo che se si continuano ad inasprire le sentenze senza fare poco altro, l'unico risultato è quello di avere più multati, più patenti ritirate, più introiti, ma di sicuro non più sicurezza!
Di cose che non vanno, insomma, ce ne sono tante. Breve elenco (parziale): asfalto a buche, segnaletica incasinata e illeggibile, guardrail ghigliottina, (alcuni) limiti assurdi.
Poi ci sono anche: guidatori ubriachi, guidatori irrispettosi del Codice in altre maniere - e così via.
Risolvere i problemi infrastrutturali è ovviamente compito dello Stato o meglio degli Enti preposti. E che ci siano carenze è evidente.
Certificare che un guidatore abbia i requisiti psico-fisico-attitudinali tocca allo Stato (o meglio all'Ente pubblico preposto). E che ci siano carenze è evidente.
Fare rispettare le leggi tocca allo Stato (attraverso le Forze dell'Ordine e la Magistratura). E anche qui che ci siano carenze è evidente.
"Educare" tocca allo Stato? (terreno minato nel quale non mi avventuro in questa sede perché chiama in gioco considerazioni "anche" di ordine politico...)
In uno Stato di diritto a noi cittadini tocca rispettare le leggi. Punto. Quella che per me è "dura lex" per tanti altri è tutela - e sul discorso dell'alcol mi sembra che non servano spiegazioni.
Senza uscire dal seminato (i problemi della segnaletica sono reali ma in questo contesto credo siano OT): se tanti ubriachi circolano in auto e anche in moto è perché a) pochi si sentono "educati" a rispettare le leggi e tantomeno la vita propria e altrui; b) molti sanno che hanno l'impunità garantita perché in Italia i controlli sono da farsa. E aggiungo: c) perché qualcuno disposto a sostenere le loro ragioni in giro lo trovi. Al di là delle motivazioni scientifiche (che comunque ci sono), sostenere nella situazione attuale una lotta contro il limite dello 0,2 trovo che sia inopportuno se non addirittura diseducativo.
Credo invece che all'interno di un gruppo maturo come il Tinga sia necessaria una presa di posizione forte contro la guida alcolica.