Di seguito l'articolo dal sito del Corriere della Sera (gli articoli di solito restano online per pochi giorni). Entrambi i giovani sembra abbiano perso i caschi (mi sembrano due scodelle, purtroppo) nell'impatto, visto che sono fotografati per terra sul luogo dell'incidente, segnati dalla polizia con il gesso. O forse gli sono stati tolti durante i soccorsi, non so.
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[Fotografie di Mario Proto]
ROMA - Uccisi da un'auto pirata. Due giovani di 23 anni, Alessio Giuliani e Flaminia Giordani, sono morti a Roma dopo che il loro scooter è stato travolto da una Mercedes 220 passata probabilmente con il rosso sulla via Regina Margherita, all'altezza dell'incrocio con la via Nomentana. Lui è morto sul colpo, lei è deceduta nella mattinata di venerdì al Policlinico Umberto I. L'auto pirata, dopo l'incidente, è stata abbandonata: la polizia municipale l'ha ritrovata in via Bencivenga, nei pressi di una caserma della Guardia di Finanza. Tra le ipotesi seguite dagli inquirenti, c'è anche quella di una gara tra automobili. L'incidente è avvenuto intorno alle 22,30 circa.
GARA TRA AUTO - Il proprietario della vettura ritrovata è un ingegnere di 67 anni, che però ha assicurato di non trovarsi alla guida al momento dell'incidente. Sentito dai vigili urbani, ha raccontato che la Mercedes è utilizzata di solito dai due figli gemelli. Uno di loro, Stefano Lucidi 33 anni, tossicodipendente, ultras della Lazio con precedenti penali per lesioni e sottoposto a Daspo, vale a dire al divieto di partecipare a manifestazioni sportive negli stadi, interrrogato nella caserma del comando del II gruppo dei vigili urbani, è stato poi fermato con le accuse di duplice omicidio volontario per dolo eventuale e omissione di soccorso. L'individuazione della vettura è stata resa possibile grazie ad alcune testimonianze e all'esame di alcuni pezzi che si sono staccati dall'auto al momento dell'impatto. Le indagini degli agenti della polizia municipale si erano inizialmente concentrate anche su un Suv di colore nero, un Kia Sorento che, secondo alcuni testimoni e dalle immagini di alcune telecamere che si trovano in viale Regina Margherita, transitava a velocità elevata insieme alla Mercedes 220 che ha tamponato lo scooter. Rintracciato, il proprietario del Suv ha negato ogni addebito. Se venisse provato un suo coinvolgimento nell'incidente rischierebbe di essere accusato di omissione di soccorso.
LE VITTIME - I due fidanzati uccisi erano entrambi studenti di economia all'università e stavano insieme da due anni. Ed entrambi, al momento dell'incidente, indossavano il casco, secondo quanto si è appreso dai vigili urbani. Nell'impatto violentissimo, i due giovani sono stati sbalzati per circa 20 metri. A raccontarlo è stato il padre della giovane. «Hanno fatto un volo di 20 metri - ha raccontato il padre prima di lasciare il policlinico Umberto I - il conducente di un'auto, un viceprefetto, si è fermato a soccorrerli. Si è prodigato in ogni modo». La famiglia di Flaminia Giordani ha deciso di donare gli organi della giovane. «Abbiamo deciso di firmare per l'espianto degli organi» ha dichiarato il fratello della ragazza, Emiliano.
IL FERMATO - Stefano Lucidi aveva l'interdizione alla guida. Inoltre, come già detto, aveva dei precedenti penali per lesioni: ed è forse questo il motivo per cui non si è fermato. Una volta concluso l'interrogatorio è stato portato via, dopo aver confessato. Le indagini degli inquirenti si stanno ora concentrando sull'ipotesi che l'investitore abbia fatto uso di sostanze stupefacenti anche la scorsa notte quando ha investito i due giovani, fuggendo e non soccorrendoli. L'investitore poco prima delle 18 è uscito dalla sede del II gruppo della polizia municipale, dopo essere stato interrogato per oltre cinque ore dal pm Carlo Lasperanza, per essere portato a fare alcuni esami tossicologici. Secondo quanto si è appreso, a bordo con lui sulla Mercedes 220 al momento dell'incidente, c'era la sua fidanzata, che è sottoposta ad un provvedimento di limitazione della libertà, l'obbligo di dimora, e che quindi non avrebbe dovuto trovarsi con lui a quell'ora di sera. La ragazza si trova ora negli uffici del II gruppo della polizia municipale per essere ascoltata.