FalcoStellare ha scritto:
Dragamine ha scritto:
la soluzione, a mio avviso, è solo una: cominciare a fare interventi seri, con i materiali giusti
La soluzione è una sola:
cominciare a mettere in galera chi specula sull'asfalto, chi ha avuto in gestione le strade di Roma per tutti questi anni e ci ha mangiato sopra arricchendosi sulla pelle e col sangue dei cittadini.
Ai lavori forzati (troppo comoda la galera), otto ore al giorno a piegare la schiena e a scoprire quanto vale la vita umana, la vita di tutti quegli s*****i (io in cima alla lista) che invece di rubare vanno a lavorare onestamente senza riuscire ad arrivare a fine mese.
Quando inizieremo a rendere gli amministratori
responsabili dei risultati, allora potremo dire di aver fatto un passo verso la civiltà.
Chi ruba commette un crimine. Chi ruba allo stato commette un crimine doppio.
I responsabili non sono neanche troppo lontani..
Cento40 ha scritto:
Roma, dopo il no a Romeo gestione strade torna al Comune
Roma, 11 feb (Velino) - La gestione delle strade a Roma torna al Comune. Dopo la revoca a novembre del maxiappalto, che l’ex Giunta Veltroni aveva affidato alla Romeo Gestioni, da domani sarà il Campidoglio ad occuparsi delle buche del manto cittadino. Il territorio, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera, “sarà suddiviso in 8 zone e affidato a nuove imprese appaltatrici che si occuperanno della sorveglianza, del pronto intervento e della manutenzione ordinaria". Nel frattempo, l’amministrazione comunale definirà “le procedure per la pubblicazione del bando di gara per le future manutenzioni stradali”.
La storia del cosiddetto “appaltone”, della durata record di nove anni, inizia nel 2006, quando la società Romeo si aggiudica la manutenzione per nove anni di 800 chilometri di strade urbane della Capitale, per un corrispettivo di 720 milioni. La rivale Manital però nel 2005, prima ancora che l’appalto venga aggiudicato, fa ricorso al Tar e rientra in gara.
Intanto, l´Autorità di vigilanza chiede chiarimenti al Comune evidenziando il conflitto di interessi di un componente del cda di Risorse per Roma, la società del Campidoglio incaricata di predisporre il bando e il capitolato di gara.
Il costruttore Luigi Bardelli, infatti, è anche presidente del consorzio Strade sicure, che è nell´associazione temporanea di imprese capeggiate da Romeo gestioni spa in corsa per il maxiappalto. Allo stesso tempo, parte il secondo ricorso di Manital e nell’aprile del 2007 arriva la sentenza del Tar, che riconosce il conflitto d’interessi. Subito dopo, la vicenda approda al Consiglio di Stato che, sovvertendo la decisione del Tar, accoglie l’appello proposto dalla Romeo. Ma a novembre, con l’arrivo della giunta capitolina di centrodestra arriva la revoca della convenzione, che di fatto, però, prima a causa dei ricorsi e poi della campagna elettorale non è mai stata firmata.
(Concetta Chiarella) 11 feb 2009 15:06
Fonte:
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