maxegb ha scritto:
posso andare controcorrente?
Massì, dai, dopo sei pagine di riflessioni buone ( e buoniste) come quelle che vengono sempre stimolate dalla morte di un motociclista, ci sta.
Per rispondere alla domanda iniziale, devo definire perchè vado in moto e tutto sommato io vado in moto:
Perchè adoro la spinta sul sedere di quando spalanchi il gas in uscita di curva e ti avventi lungo il rettilineo verso la curva successiva.Quando avevo 120 cavalli li mettevo alla frusta tutti ed adesso che ne ho solo 70 ne vorrei il doppio e poi il doppio ancora.
Perchè mi piace da impazzire sentire il posteriore che fischia impiccato in una staccata in discesa e nonostante tutto va dove voglio io e non dove vuole lui.
Perchè sentire i lati degli stivaletti e le pedane che grattano l'asfalto mi dà una soddisfazione fisica durante e mi mette di bonumore dopo, tutte le volte che le vedo mentre scendo in garage per prendere l'auto ed andare a lavorare.
Perchè dal momento in cui metto la prima fino al momento in cui spengo nuovamente il motore tutti i pensieri, i casini , i problemi della settimana spariscono. Di improvviso il cervello si riempie di rumore bianco, come la "neve" di un televisore non sintonizzato, la testa diventa leggera come subito dopo un orgasmo. E' l'unico momento di vera pace che ho in mezzo ai casini di lavoro, le bollette, le tasse, la famiglia....e a differenza del post coito, dura per tutti i km del viaggio.
Perchè sono un drogato di adrenalina e non uso il termine drogato alla leggera, lo intendo proprio in senso letterale.
Vale la pena morire per tutto questo ?
Dovrei dire di no?
Non ce la faccio.
Non me lo auguro affatto e meno che mai lo augurerei a nessun altro,ma per me vale la pena, eccome !
I pellerossa, prima di uno scontro, guardavano il cielo e dicevano "è un buon giorno per morire!" (mica tutti eh!)
Però io dico che non vale la pena.
Per un grande affetto, si!
Per una grande passione, no!