Commento di: Davide
Bell'articolo, complimenti.
Bisognerebbe approfondire l'indagine nel contesto moto, con dati numerici maggiori, per dimostrare (come credo in tanti sosteniamo) che a livello statistico il motociclista è un utente della strada molto corretto e scrupoloso.
Giusto per rispondere a chi punta per le proprie campagne mediatiche ed elettorali sui luoghi comuni: motociclista = criminale e irrispettoso.
Poi che facciano pure il mazzo a chi fa le corse su strada, ma quantomeno potremo distinguere loro dalla maggioranza dei motociclisti ;-)
Commento di: hanno
Intanto: complimenti, anche per la pazienza...
Poi: credo che la "freccia in ingresso" nelle rotonde sia un errore che, purtroppo, vedo assia diffuso. Poiché sussiste l'obbligo di segnalare l'immissione in un flusso di traffico, ed essendo la rotatoria regolata come un "senso obbligatorio" tout court non esista l'obbligo di effettuare alcuna segnalazione. La freccia in ingresso sarebbe, probabilmente, pleonastica; addirittura, la freccia a sinistra entrando in rotatotia segnalerebbe che intendo attraversarne il diametro, magari attraverso le piantine... (a proposito, anche quelle fanno statistica come "verde pubblico: lo sapevate ?).
Permane l'obbligo di segnalare l'uscita dal senso rotatorio, in quanto cambiamento di direzione, forzatamente a destra.
Anche l'uso delle quattro frecce, credo che abbia bisogno di un po' di regole... se non sbaglio nel Tinga ci sono alcuni più qualificati. Aspetto la discussione.
Commento di: Ospite
"addirittura, la freccia a sinistra entrando in rotatotia segnalerebbe che intendo attraversarne il diametro, magari attraverso le piantine"
perché? quando segnali con la freccia il tuo ingresso arrivando da una strada di immissione, vuoi indicare che intendi attraversare diagonalmente la strada nella quale ti immetti per poi schiantarti sul platano dall'altra parte della stessa? ;-P
Commento di: hanno
Scusa, ma la rotatoria è sottoposta al regime di "direzione obbligatoria" e quindi non va segnalata. Puoi usare la freccia destra se esci alla prima uscita e la freccia a sinistra, ripeto non ha alcun senso, anzi...
L'immissione è fra due strade o in un cambio di corsia.
Commento di: Ospite
io ho sempre considerato ciò che costituisce una rotatoria, una strada a tutti gli effetti.
di conseguenza, se la freccia la si accende quando ci si immette in una strada, per segnalare (tramite il lampeggìo, che attira l'attenzione) a chi quella strada già la occupa, il potenziale pericolo del proprio ingresso o del proprio ingombro (nel caso si occupi anche solo parzialmente la corsia, per errore, in attesa di avere strada libera), la stessa logica mi porta a pensare che questo debba valere anche per l'ingresso in rotatoria. vale a dire che, in entrambi i casi, quello che è utile segnalare, è che sta arrivando qualcuno, che potenzialmente occuperà la strada nella quale si sta immettendo.
Commento di: hanno
Dal sito: www.poliziadistato.it/pds
[...] in base all'art. 145 CdS [...] chi si immette nella rotatoria ha l'obbligo di seguire l'orientamento della stessa indicato dalla segnaletica verticale (ordinariamente in senso antiorario). L'inosservanza degli obblighi di precedenza è sanzionata dall'art.145 Cds, mentre l'inosservanza della segnaletica verticale è sanzionata dall'art.7 Cds nei centri abitati e dall'art.6 Cds fuori dei centri abitati.
Se la rotatoria è composta da due corsie, il movimento dall'una all'altra deve essere segnalato con l'indicatore di direzione. Allo stesso modo va segnalata l'intenzione di lasciare la rotatoria per continuare la circolazione in uno dei bracci che compongono l'intersezione stradale. Le sanzioni sono nell'art.154 c.d.s.
Lamps
Commento di: Viking
Perfetto...Quindi la "freccia in ingresso" non è menzionata, perchè inutile...La freccia in uscita invece è obbligatoria, oltre che per far capire a quello che sta dietro di te che stai per uscire, ma anche e soprattutto per farlo capire a chi sta aspettando di entrare...Segnalando che stai per uscire, la tua "precedenza" scade, e il tizio che deve entrare ha via libera...Interessante XD
Commento di: giannico
Veramente complimenti per la pazienza dell'autore. Per quanto concerne l'utilizzo delle frecce in ingresso, condivido il tuo pensiero in quanto vige l'obbligo di svolta a destra, purtroppo noto molti utenti che segnalano l'ingresso con freccia a sinistra, dato che la rotonda gira in quel senso, al pari di alcuni che segnalano le curve (Giuro l'ho visto fare !!) e quasi mai segnalano l'uscita con l'indicazione a destra.
lamps
Commento di: drcrysto
io le frecce le metto poche volte tipo quando sono in incrocio con tante macchine..
Commento di: TonioSan
:) Le freccie le usano solo gli indiani....
Bell'articolo,
credo che ben pochi sappiano che nelle rotonde ci siano da utilizzare le freccie,
anche perchè qundo molti han fatto la patente le rotonde non c'erano e quindi si ignora l'uso delle freccie.
Commento di: redruby
Ottimo articolo, complimenti.
Ma non era prevista una multa salata (+ punti patente) per
i trasgressori???
Da noi si fanno tante belle leggi, quello si.
Ma poi farle rispettare è un altro paio di maniche. Secondo me
manca un'educazione stradale di base che dovrebbe essere
insegnata già alle elementari.
Commento di: Ospite
è più facile, economico, remunerativo, ed impiega meno risorse, piazzare una macchinetta che in automatico controlla la velocità di chi passa, oppure far fare delle ronde agli ausiliari dei parcheggi, che non impiegare il personale delle forze dell'ordine per controllare effettivamente il traffico.
non a caso, eccesso di velocità e sosta vietata, sono le infrazioni che prima di tutte vengono in mente alle persone.
Commento di: redruby
Hai ragione, è sempre la solita questione "burocratica".
L'aspetto economico che prevale sempre e comunque sulla sicurezza.
Peccato...
Commento di: Ospite
bel sondaggio. il segnalare le proprie intenzioni alla guida è anche secondo me, una cosa erroneamente sottovalutata.
questo è un grande errore, perché chi ti osserva, deve dedurre in poco tempo e con pochi elementi a disposizione le tue intenzioni, ed in base a ciò che ha concluso, agire di conseguenza.
non c'è sufficiente tempo per mettersi a fare ragionamenti logici razionali. prevale quindi l'istinto e l'abitudine. in questo ambito, più conferme si danno della propria intenzione, più facile è per gli altri capirla.
di conseguenza, diminuisce la probabilità di incidente a causa di incomprensione.
non ho ha disposizione dei dati, ma posso supporre, ad osservazione diretta, che la maggior parte delle collisioni (specialmente in ambito urbano, dove c'è più affollamento e le velocità sono per la maggior parte ridotte ed omogenee) avvengono proprio perché uno dei due ha male interpretato l'intenzione dell'altro o non ha notato la sua presenza.
quando si è su un veicolo, le capacità di comunicazione che si hanno, sono per forza di cose limitate. è difficile dedurre l'intenzione da un oggetto inespressivo dal quale gli elementi in movimento sono pochi (direzione di moto, inclinazione, direzione dello sterzo). questo, nella maggior parte dei casi è sufficiente per la nostra mente (in caso contrario, gli incidenti sarebbero di molto maggiori), ma per sopperire alla mancanza e rafforzare la comunicazione esistono appunto i segnalatori luminosi ed acustici installati su ogni veicolo che, non a caso, sono pensati per catturare l'attenzione (il lampeggìo, il suono del clacson).
nel paragone fra automobilisti e motociclisti, anche se il campione dei secondi è basso (ma credo che anche con un campione maggiore i risultati sarebbero stati simili), posso ipotizzare una idea personale. cioè che la necessità di comunicare la propria intenzione, quando si è alla guida, si basi principalmente su un principio egoistico di sopravvivenza, piuttosto che sul desiderio altruistico di aiutare l'altro a capire la nostra intenzione.
non a caso, chi sa di essere l'anello debole, tiene maggiormente a far sì che gli altri capiscano senza dubbi le proprie intenzioni, mentre chi si sente più sicuro, tende a trascurarlo (questo proporzionatamente al senso di sicurezza che si ha). basi pensare alle osservazioni che si sentono spesso, riguardo al comportamento di chi guida suv (con le dovute ed ovvie eccezioni).
ovvero: non segnalo la mia intenzione per evitare che l'altro mi colpisca, ma per evitare che io sia colpito dall'altro. meno mi preoccupa questa eventualità, meno mi interessa segnalare la mia intenzione.
Commento di: hanno
Giusto !
Sottoscrivo quello che hai detto, soprattutto l'ultimo paragrafo. Come al solito, è meglio non fidarsi degli altri: la nostra carrozzeria è fatta di ossa...
Commento di: Viking
Si, non posso che confermare anche io il discorso della maggiore attenzione da parte di noi motociclisti al far capire le nostre intenzioni al fine di preservare la nostra incolumità...Io sono uno di quelli che mette sempre le frecce, sia per una questione di sopravvivenza, sia perchè sono ligio alle regole e anche perchè sono uno di quei pochi a cui fà piacere che l'altro capisca le mie intenzioni così che possa perdere meno tempo e il traffico possa essere fluido ed ordinato...
Quando andavo a scuola guida ero incantato da quei video in cui si mostravano quegli incroci pieni di macchine colorate in cui il traffico scorreva ordinatamente...Sembrava quasi un movimento "aggrazziato"...
...Stò uscendo pazzo...
Commento di: gibo82
No no non stai uscendo pazzo fidati...stai solo pensando come tutti dovrebbero. Io sono come te e...ce ne fossero come noi.
Commento di: Panzo
complimenti per l'indagine.
secondo me sarebbe stato interessante anche un dato su chi si immette in strada... ultimamente ne vedo veramente tanti che partono da fermi e si immettono senza inserire la freccia... inutile ricordare la pericolosità di tale comportamento.
Commento di: maggia81
Complimenti per l'articolo e per la pazienza che hai avuto :-) io sono di avellino e qui le frecce sono inesistenti. il 90% degli automobilisti non le mette e spesso e volentieri ho assistito a diverbi per questo motivo. in diverse occasioni ho evitato l'incidente (per fortuna). è una vergogna, non c'è civiltà e la maggior parte degli automobilisti avrebbero bisogno di tornare a scuola guida!!!
Commento di: Norway
Io mi incavolo quando gli altri non usano la freccia, dopo tutto è un piccolo gesto che non solo è indice di rispetto verso chi circola sulla strada con me, ma anche un piccolo gesto che può evitare piccoli e gravi incidenti. Non la usa più nessuno, come se fosse una moda... Ma che moda è mettere a rischio la vita propria e degli altri? Basterebbe solo un po' più di sale in zucca e di buona educazione per rendere più sicura la circolazione sulle strade. Sono tutti bravi a dare contro le istituzioni (anche se a ragione), ma in quanti poi rispettano davvero le regole stradali? Ogni volta che ci si mette alla guida di un mezzo auto/moto/camion ci si assume la responsabilità delle relative conseguenze, troppa gente si dimentica di questo particolare.
Commento di: Stefanel
Bella statistica forse però per i posti dove la mettono. Mi spiego, dove abito io, Palermo, non solo non la mettono mai le moto, ma anche le macchine, i camion e così via tutti.... Anzi, chi la mette è anche un pericolo pazzesco: c'è chi la mette poi non la toglie e così magari ad un incrocio pensi che debba girare e invece va dritto!!!!
C'è chi poi la mette con la presunzione che la freccia non serve ad indicare le proprie intenzioni, ma che serve per avere precedenza anche se chi la mette parte da fermo senza guardare negli specchietti...
Mi è capitato più volte di cadere per evitare di saltare addosso a qualcuno con la moto, solo perchè è partito da fermo mettendo la freccia all'ultimo e mi sono anche preso insulti "ma come non hai visto la freccia? Avevo precedenza avendola messa"..
Il massimo però qui accade che la mettano dopo essere usciti per un sorpasso, dopo aver iniziato una manovra (alla fine della stessa possibilimente), oppure la mettono regolarmente e poi con la scusa che la freccia come detto prima "dà loro diritto a tutto" anche di andare nella direzione opposta della stessa, fanno della imprudenze mostruose....
Solo alcuni hanno un uso corretto della freccia, il che però nella massa non solo non si notano, ma passano per quei pericoli pubblici che della freccia ne fanno un accessorio inutile, "tanto io so dove devo andare, che senso ha che metto la freccia?" mi rispose uno una volta... Già che senso ha se non avvisare il prossimo? Ma tanto qui tanti guidano come se fossero in una strada privata o in aperta campagna, anche se sono per strade comunali, provinciali, nazionali e autostrade.
Commento di: Stefanel
Bella statistica forse però per i posti dove la mettono. Mi spiego, dove abito io, Palermo, non solo non la mettono mai le moto, ma anche le macchine, i camion e così via tutti.... Anzi, chi la mette è anche un pericolo pazzesco: c'è chi la mette poi non la toglie e così magari ad un incrocio pensi che debba girare e invece va dritto!!!!
C'è chi poi la mette con la presunzione che la freccia non serve ad indicare le proprie intenzioni, ma che serve per avere precedenza anche se chi la mette parte da fermo senza guardare negli specchietti...
Mi è capitato più volte di cadere per evitare di saltare addosso a qualcuno con la moto, solo perchè è partito da fermo mettendo la freccia all'ultimo e mi sono anche preso insulti "ma come non hai visto la freccia? Avevo precedenza avendola messa"..
Il massimo però qui accade che la mettano dopo essere usciti per un sorpasso, dopo aver iniziato una manovra (alla fine della stessa possibilimente), oppure la mettono regolarmente e poi con la scusa che la freccia come detto prima "dà loro diritto a tutto" anche di andare nella direzione opposta della stessa, fanno della imprudenze mostruose....
Solo alcuni hanno un uso corretto della freccia, il che però nella massa non solo non si notano, ma passano per quei pericoli pubblici che della freccia ne fanno un accessorio inutile, "tanto io so dove devo andare, che senso ha che metto la freccia?" mi rispose uno una volta... Già che senso ha se non avvisare il prossimo? Ma tanto qui tanti guidano come se fossero in una strada privata o in aperta campagna, anche se sono per strade comunali, provinciali, nazionali e autostrade.
Commento di: tratteggiato
Direi che l’uso coretto delle frecce dentro le rotonde è un argomento molto attuale, di fronte a un numero sempre crescente di rotatorie.
Stesso argomento è stato discusso più volte sulle pagine di Quattroruote, qualche anno fa.
Stranamente però il risultato sulle strade non si vede.
Il disuso delle frecce continua con una certa ostinazione , ma il perché non riesco a comprendere tuttora.
Vorrei aggiungere il mio opinione che non è cosi bene foderato con i dati statistici ma che è frutto di una costante osservazione lungo il tragitto casa – lavoro , dove ci sono ben 14 rotondi in 20km .
Potrei dire che soltanto una su dieci macchine (se non meno) fanno lo sforzo di usare la freccia.
Di queste , la maggioranza e occupata di neopatentati e macchine con targhe straniere e soltanto una piccola parte del “guidatore ordinario”.
A pensare quanto più semplice e decisamente più veloce potrebbe diventare l’attraversare delle rotonde se ognuno segnalasse il proprio intento , e risparmiasse a tutti quanti l’inutile “gioco” a indovinare la strada che ha in mente.
Cosi potrebbero diminuire le colone che si creano a ogni entrata nelle rotonde, diminuisce il consumo carburante e i nervi inutili.
Probabilmente e tropo impegnativo per certe persone un gesto cosi semplice scostare il dito (uno a scelta ) della mano sinistra è azionare quella maledetta levetta!
Buon viaggio a tutti!
Commento di: Franz71
Bravo, bell'articolo e ben documentato; che disastro però... è sempre peggio, invece di migliorare peggioriamo, anche nelle cose semplici, perchè in fondo guidare è alla portata di tutti e non richiede abilità particolari... solo il rispetto di alcune fondamentali regole. Ma dove sta la difficoltà ad applicarle dico io?! Dov'è il difficile?! Guardate, posso capire che i limiti di velocità a volte possano non venire rispettati... strada libera, senza traffico, effettivamente il rischio di incidente si riduce; nota bene, si riduce, non si annulla anzi, gli spazi di frenata aumentano ed in caso di ostacolo improvviso... vabbè, però in qualche modo ci può stare.
Ma non utilizzare gli indicatori di direzione, non rispettare le distanze di sicurezza, sorpassi al pelo, insomma tutte le situazioni che coinvolgono altri veicoli devono essere affrontate con il massimo della prudenza e applicando le quattro semplici norme che alla fine eviterebbero moltissimi incidenti. Boh... il brutto è che per quanto noi motociclisti le regole fondamentali le rispettiamo senz'altro di più di certi automobilisti, siamo sempre quelli ad avere la peggio, quasi sempre per colpa di qualcun'altro che alle regole si ritiene superiore...
Commento di: Stefanel
Rotonde What's rotonde??
Premesso che sono nato al nord, e so che si usa la freccia al nord, chi non la usa è normalmente un meridionale che ha nel suo modo e stile di guida il non usarla mai. (mentre al contrario ci sono meridionali che la usano ovunque: nord, sud estero ecc ecc).
Ho abitato diversi anni in Francia: patria delle rotonde.
Ho imparato a guidare lì nelle rotonde e appena tornato a Palermo, presa la prima rotonda (ero in macchina) mi ha preso in pieno un SUV. Ora vi dico come le prendono qui, così "la smettete di lamentarvi, al nord". Chi entra deve necessariamente prendere il cento, tagliando la strada a tutti per andare in centro e poi magari 2 secondi dopo ritagliare la strada a tutti per uscirne.
Penso di aver detto tutto: mi spiegate perchè dovrebbero mettere la freccia per tali imprudenze? Qui non sanno assolutamente guidare, ma non solo le rotonde, gli stop (non si fermano mai agli stop9, le precedenze per loro sono sempre da destra anche se hanno lo stop..
Penso che al SUD il male minore è la freccia, cosa che a Milano può scandalizzare di più chi non la usa, ma se foste come qui dove sono io, nella terra che passa chi è più forte (i motorini, moto e mezzi a due ruote sorpassano in città e nazionali tutti da destra anche), beh non vi stupireste più di chi non la mette ma di chi la mette!