ti sei registrato da una ventina di giorni e già ti sei accorto che sono poco... allineato?
grazie, per me è un complimento: in genere la verità è colta da pochi...
franchicco e anche
Desmors hanno già puntualizzato delle osservazioni che più o meno avrei fatto anch'io, anche se il vero motivo per cui i 2T emettono meno ossidi di azoto, anzi molto spesso non ne emettono affatto è che bruciano per lo più miscele ricche di carburante: in queste condizioni praticamente non avanza ossigeno che può legarsi all'eventuale azoto residuo.
Gli attuali 4T invece (Diesel compresi) sempre più orientati a bruciare miscele magre per ridurre emissioni e consumi, emettono per contro sempre più Nox (anche se la cosa pare non interessare nessun "ecologista"); chiamiamolo impropriamente così come piace a Desmors.
sinteticamente nell'ordine alle tue osservazioni:
1) un 350 2T NON possiede un "buon" freno motore (nota: riporto l'articolo qualificativo tra virgolette)
embè?
è solo una questione d'abitudine: della mancanza di freno motore si lamentano solo quelli svezzati col 4T che poi guidano malamente un 2T prestato da un amico che non vogliono ammettere vada più forte delle loro sferraglianti 4T.
in pratica è solo un (falso) argomento portato dai quattrotempisti per (cercare di) parlar male dei 2T.
se può rendere la guida più rilassante in città o nel misto stretto affrontato turisticamente, dal punto di vista di una guida sportiva, il freno motore è più un fastidio che altro: non a caso si sono inventati sistemi per ridurlo o per ridurne gli effetti negativi come le frizioni antisaltellamento.
esperienze personali: ho gareggiato (casualmente) sempre con moto 4T ed esclusa la particolare guida del motard, non vedo in cosa possa tornare utile e non deleterio disporre di un certo effetto di freno motore nella guida sportiva.
guidare un bicilindrico 4T molto compresso in condizioni di aderenza precaria (bagnato) può rendere un "buon" freno motore anche pericoloso ad esempio eseguendo una rapida correzione di traiettoria in curva.
comunque senza indugiare in particolari ripeto che, alla faccia di tutti i teorici, si tratta solo di una questione di abitudine: il freno motore non è un aspetto veramente significativo nella guida, può essere comodo, non è necessario e può risultare addirittura pericoloso.
ciò è vero almeno fino a che si dispone del freno posteriore: su di una moto da speedway il freno motore è invece molto importante... tanto da non poterne fare a meno!
2) correggendo in parte quanto affermato da
franchicco, l'RD 350 (ma anche la 250 e la 400) sono state tra le moto più longeve della storia del motociclismo (rimaste in produzione per almeno 20anni) e quindi si sono trovate - nelle loro sempre più evolute versioni - coeve di molte altre moto rimaste sul mercato per archi di tempo molto molto più limitati.
diciamo che col progetto RD (il cui telaio derivava integralmente dalla TZ impegnate e vincenti nei Gran Premi classi 250 e 350) la Yamaha surclassò (e non di poco) tecnicamente la concorrenza a 2T costituita fino ad allora principalmente da Suzuki e Kawasaki mettendo per la prima volta sul mercato delle 2T dotate di ammissione lamellare, accensione elettronica, cambio a 6marce (la sola Suzuki 380 ne era dotata) e soprattutto di una ciclistica veramente in grado di sfruttare le prestazioni, cosa che mancava alla concorrenza.
le RD, nelle loro ultime versioni siglate appunto YPVS (Yamaha Power Valve System) furono anche le prime 2T dotate di valvola parzializzatrice allo scarico.
sono state anche tra le prime moto in assoluto ad essere dotate di monoammortizzatore posteriore, invenzione tutta Yamaha mutuata dalle sue YZ vincenti nel motocross.
fino all'orwelliano 1984 insomma, le RD hanno rappresentato il vero stato dell'arte della tecnologia motociclistica, almeno nell'ambito delle 2T stradali.
vero è che con quasi tutte le altre Jap 2T, diversi specialisti europei del settore ne ricavarono moto da competizione estremamente efficaci... ma fino a che non dovettero confrontarsi con le RD!
bisognò aspettare la Suzuki con le sue RGVGamma 250 e 500 per vedere dei 2T tecnicamente superiori alle RD.
la Honda nel frattempo aveva messo in circolazione controvoglia un'ipertecnologica NS400 a tre cilindri ispirata alle 500 vincenti nei mondiali con Spencer che però non si ritagliò un grande spazio nella storia dei 2T stradali.
3) la mia RD350 YPVS, acquistata nuova nel dicembre '83 nella sua ultimissima versione '84 da oltre 59cv forniva prestazioni confrontabili con quelle della sua contemporanea (antagonista?) Honda VF500 la cui seconda serie, eliminati i grossolani ed inaccettabili difetti della prima (consuetudine tutta Honda...), era una moto che rasentava la perfezione.
parlo ovviamente di prestazioni in rettilineo, in quanto alla prova dei fatti - su strada - all'epoca non v'era al mondo oggetto motorizzato a due ruote (di qualsiasi cilindrata fosse) che potesse reggere il passo di una RD350...
tra l'altro, l'RD che acquistai fu in assoluto la mia prima moto giapponese: passare dalla precedente serie di Malanca 50 Testa Radiale, Gilera 125 Arcore, Harley Davidson 175SX, SWM 125/7v e Cagiva 350SX alla RD '84 fu - con tutto il rispetto e l'apprezzamento per le moto sopra elencate - come passare da un treno a vapore ad un monorotaia a levitazione magnetica...
da notare che tra tutte le moto elencate - RD compresa - solo una era a 4T (Gilera Arcore) ed è solo quella che "riuscii" a sbiellare, alla faccia di ciò che si millanta da sempre a favore della presunta maggiore affidabilità dei 4T...
4)
i confronti tra 2 e 4T sono sterili perchè in realtà non possono neanche essere posti in quanto manca un vero termine di paragone, ovvero fissare un termine arbitrario avvantaggia inevitabilmente uno oppure l'altro ciclo rendendo il confronto viziato in partenza.
per cui meglio circoscrivere queste discussioni nel loro ambiente elettivo (il bar sport) e invece apprezzare e godersi le migliori moto possibili, 2 o 4 tempi che siano.
sarò stato abbastanza controcorrente?