Lario650 ha scritto:
Per dirti la mia entry level del 1991 era il GSF 400: 4 cilindri, 16 valvole, carburatori slingshot a valvola piatta, raffreddamento a liquido, scarico yoshimura. 56 CV dichiarati per 48 CV effettivi. Cioè la stessa tecnologia di un 750 semplicemente in scala ridotta: un frullino che arrivava a 14000 giri che neanche la formula 1. La sorella povera era il Suzuki GS500 che era un bicilindrico parallelo. Capisci come siamo tornati indietro?
si ma caro mio perché oggi dovrebbero sbattersi per fare un 4 cilindri da 50cv alla ruota, con le menate di euro 5 e company, quando un bicilindrico 650 è più potente, ha molta più coppia, consuma meno ed è molto più sfruttabile?
oggi forse solo un pazzo nostalgico (ma forse nemmeno quello) spenderebbe 10 mila euro per una moto raffinata ma con motore 400 da 60cv 4 cilindri in linea, nessun produttore lo farebbe perché costerebbe tanto e ne vendono poche
aumentare la cilindrata e ridurre il frazionamento rende molto più appetibile al mercato, molto più facile per le omologazioni euro, molto più sfruttabile e godibile su strada
al epoca non era possibile fare bicilindrici sportivi potenti (si va beh, tranne le ducati) e affidabili per la grande produzione, oggi si
al epoca se volevi potenza dovevi farlo girare alto il motore e tutte le cilindrate erano minori, le potenze minori, le ciclistiche peggiori.
al epoca un automobile di 4 metri x 1.60 x 1.40 con 60cv era considerata un auto media, oggi è una citycar di fascia bassa...
fin che ci saranno in vendita mezzi a dure ruote con un motore endotermico che fa vroom vroom, riteniamoci fortunati e viviamo sereni.
quando ci saranno solo aspirapolveri elettrici venduti a peso d' oro con autonomie ridicole, allora potremmo dire che l' epoca del motociclismo è finita, però quel giorno non è ancora arrivato e non commiserarti sul "eh ma una volta i frullini 400" che è meglio così