Lavorazione dei cilindri a 2 tempi
Pubblicato 12/01/2007 10:01
Un breve articolo che descrive la fasi di lavorazione del cilindro per i motori 2T
Quando si effettua ad un 50 cc un'elaborazione molto spinta, spesso è necessario, come si suol dire, “fare lavorare il cilindro”.
Ma cosa vuol dire lavorare un cilindro? Come si procede? E cosa viene fatto nel momento in cui voi date il vostro amato cilindro a un meccanico chiedendo una lavorazione?
Ci sono vari tipi di lavorazione: è possibile modificare l’inclinazione dei travasi e quella delle luci di scarico ma così il cilindro cambierebbe radicalmente le sue caratteristiche, in più per arrivare a tali risultati bisognerebbe tenere presenti i diagrammi e fare un sacco di operazioni molto complicate, pertanto noi parleremo solo di lavorazioni per ampliare ciò che è già stato realizzato sul cilindro senza nemmeno pensare di modificare inclinazioni o spostare fori.
Innanzitutto il cilindro che volete lavorare deve essere in ghisa perché
lavorare l’alluminio è molto più difficile.
Per prima cosa, il cilindro viene rialesato cioè viene rifatta l’alesatura che è il diametro del cilindro, infatti il cilindro una volta usato tende ad ovalizzarsi provocando così un maggior attrito e una riduzione delle prestazioni; l’alesaggio viene modificato con una precisione centesimale (al centesimo di millimetro) ciò permette un innesto preciso che riducendo l’attrito permette prestazioni ottimali.
In seguito vengono lavorati i travasi (che sono dei fori attraverso i quali la miscela entra nel cilindro grazie alla depressione che crea il pistone) essi vengono allargati, si tende a fare una prima passata per togliere graffi o imprecisioni poi vengono allargati, quando si effettua questo processo si tende a ovalizzare il travaso (facendo le cosiddette
ali di gabbiano) di modo da farlo “respirare” il più possibile.
In secondo luogo vengono lavorate le luci di scarico, cioè quelle luci che permettono ai gas derivanti dalla combustione di essere espulsi; ovviamente più efficace è l’espulsione, migliore sarà l’ingresso della miscela e migliori saranno le prestazioni.
Anche per le luci di scarico si tende a effettuare le “ali di gabbiano” badando bene di non allargare troppo le luci o la luce altrimenti uscirebbero le fasce elastiche provocando vari danni.
Un'altra operazioni che molto spesso viene effettuata è il ribassamento della testa che fa in modo di aumentare il rapporto di compressione e fa prendere un numero maggiore di giri al cilindro ma è un'operazione complessa e da effettuare al decimo di millimetro, perciò spesso non si ribassa la testa ma si cambia la guarnizione in modo da modificare lo squish
[vedere articolo sullo squish].
Nelle elaborazioni più spinte viene effettuata un'altra lavorazione, avendo i 2t l’aspirazione nel carter viene asportata una piccola quantità di materiale dall’ albero motore in modo da aumentare il volume di aspirazione (vedi figura).
Possiamo quindi concludere che lavorare un cilindro non è certo un lavoro semplice, molti sostengono che si possa fare in casa con un banale lima e con della carta vetrata, non si
può certo dire che per lucidare i travasi basta un po' di carta vetrata fine, per fare una cosa fatta bene servirebbe la carta da vetro 400 (QUELLA SUPERFINE) con dell'olio per non graffiare i travasi che però vanno anche lavorati con criterio, è difficilissimo a mano libera essere precisi si rischia di rovinare l’intero cilindro.
Oppure servirebbe una fresa a CNC (controllo numerico continuo) con una dima fatta su misura per il cilindro e bisognerebbe lavorare a giri altissimi
(dell'ordine dei 13000).
Quindi se volete lavorare il vostro cilindro dovete avere la conoscenza adatte e i macchinari adeguati altrimenti
demandate le lavorazioni a un professionista.