Leggendo gli ultimi post, mi sono accorto, che non tutti noi, possessori della Revere/Ntv abbiamo in comune il modo di vedere questa motocicletta. Mi è piaciuto molto la diatriba sulla scelta delle gomme da montare o l'olio da usare nel motore, certo, tutto questo fa bene per approfondire, specie per i neofiti, cosa può essere più utile o vantaggioso per una motocicletta, scordandoci però di quale motocicletta stiamo parlando in questo Topic.
Mi viene da pensare agli anni '80, quando volevo a tutti i costi trasformare la mia vecchia GUZZI IMOLA 350 ad una sportiva KAWASAKI GPZ, finendo con distruggerla del tutto, a quell'epoca, i soldi erano pochi e l'unica soluzione si chiamava "elaborare".
Passavo giornate intere nel garage con i miei amici a smontare e rimontare motori grippati, sostituendo fasce e pistoni, rettificando una volta al mese o forse di più il motore che era diventato largo quanto un pozzo. Allora non esistevano centraline o iniettori, così la potenza la si prendeva dai volani maggiorati o da miscele "esplosive" di carburante, candele accorciate, alleggerendo al massimo il telaio e magari bucandolo, per non parlare della moto da cross dal rapporto gigantesco e finire al mitico Vespone che ci portava al mare in quattro con all'interno del serbatoio kerosene e alcool. Giochi "innocenti", che riempivano le giornate estive al termine della scuola, che ci facevano ridere e divertirci, forse complici della mancanza di regole o controlli e ancor più di quattrini, che ci spingevano a sfidare la sorte.
Con il passare dell'età ma soprattutto una maggiore informazione, mi ha portato ad apprezzare l'essenzialità nelle cose, così, la scelta della Revere nel lontano 1991, non è stata una casualità ma una scelta ponderata che continuo a riconoscere nel tempo che passa.
Questa moto, vista oggi, rappresenta quanto di meglio ci fosse nel mercato in quegli anni, una moto considerata "intelligente" per via di quelle qualità fondamentali quali la scarsa manutenzione, i bassi consumi, la comodità in due, la robustezza e l'affidabilità del motore, qualità che continuano ad esserci anche dopo 22 anni e 190.000 kilometri.
Pensare di "elaborare" o "trasformare" la Revere in un qualcosa di diverso è pura follia, è come comprare una Fiat 500 del 1980 e pretendere di trasformarla in una Fiat 500 attuale, montandogli gomme più larghe, motore sovradimensionato ecc...
L'unica cosa che può fare chi ha la fortuna di possedere una Revere in buono stato, è iscriverla al Registro Storico FMI/ASI perché, malgrado tutto, è considerata oggi una moto storica da conservare con cura e passione. Poi, se la passione ci prende la mano e vogliamo iniziare a correre e piegare, ben venga ma facciamolo in pista con una moto più adeguata e sicura.
Un abbraccio a tutti i Reveristi, e per favore, non mi fate arrabbiare più il mio amico djembe1...
Son tutti per voi
Ferdy