Doc_express ha scritto:
Un iniezone può essere tanto indiretta quanto diretta sia se meccanica che se elettronica.
In campo auto (a benzina) sono state usate iniezioni meccaniche (e vengono ancora usate oltre atlantico) ma hanno una risposta un pò ruvida al gas.
Il gruppo termico tra una indiretta e un carburo è IDENTICO perchè gli iniettori sono sui collettori (o c'è nè uno per tutti i cilindri).
Ovvio che nel 2T c'è in più la lubrificazione. In un motore aspirato-carter non ci sarebbe nessun problema (puoi iniettare miscela o benzina e fare arrivare l'olio dentro il collettore con una pompa CCI variabile) Se è iniettato nel cilindro (quindi il carter pompa lavora solo per l'aria ) occorre lubrificare anche l'albero (ma non saprei come,visto che il 2T non ha pompa per il banco)
In compenso c'è un vantaggio ENORME,progettando il motore da zero puoi mettere il corpo farfallato nel carter e idem l'iniettore,quindi con il collettore di aspirazione porti SOLO ARIA al motore,meno tubi,meno complicazione.
Se sul motore hai la pompa carburante integrata avrai solo più da portare un tubo benzina e un tubo aria,insomma è la fine degli sdoppiatori cavo gas,dei tubetti che si staccano e sopratutto dei carburatori che perdono...
Ma come farebbe allora un motore del genere a lubrificarsi? Se l'iniettore spara nel carter, l'olio dovrebbe miscelarsi alla benzina no? E come farebbe
1) Ad entrare
2) A funzionare solo con lo 0,9% come detto da Ossa