FZR600R ha scritto:
Beh, la velocità del flusso dipende dal volume di aria che si "beve" il motore e di conseguenza è direttamente proporzionale al numero di giri.
Per ciò che riguarda l' airbox se adeguatamente progettato dovrebbe trovarsi a lavorare alla pressione atmosferica o, al limite appena inferiore di qualche millibar a causa di una piccola perdita di carico dovuta all' attrito dell' aria nel tubo di aspirazione.
Ok.
Citazione:
La depressione nel venturi è massima con il motore al minimo in quanto ti trovi con le saracinesche chiuse o comunque parzializzate che si oppongono al passaggio dell' aria che viene aspirata da ogni singolo pistone nella fase discendente del ciclo di aspirazione mentre, è minima cone le saracinesche completamente aperte e con il motore al massimo dei giri.
Ok, quindi qui stiamo parlando di una depressione media su tutto il condotto. Inoltre questa è una depressione presente dopo i carburatori, cioè dopo le valvole a farfalla comandate dal comando del gas.
Adesso, correggimi se sbaglio. La depressione tra valvole a farfalla (quelle comandate dal gas) e valvole a saracinesca(comandate dalla depressione) dovrebbe sempre essere costante. Infatti è questa la particolarità dei carburatori a depressione, mantenere più o meno, costante la depressione sul getto del venturi. Giusto?
Citazione:
In questa ultima condizione la velocità del flusso è massima come è massima la depressione sulla parete del venturi (non bisogna fare confusione con la pressione dell' aria al centro del venturi con quella sulle pareti, molto diversa a causa del fenomeno aerodinamico di cui puoi trovare spiegazione nel teorema di Bernoulli). Questa depressione è proprio quella che si occupa di risucchiare la benzina dalla vaschetta attraverso il getto principale del carburatore che opportunamente calibrato determina il corretto rapporto stechiometrico della miscela aria-benzina.
Ok.
Citazione:
Aprendo l' airbox ottieni una minore perdita di carico dell' aria che entra nel motore e, conseguentemente a causa dell' attrito ridotto una maggiore quantità di aria riesce ad entrare nei cilindri, ottieni in poche parole un aumento della portata dell' aria, un po' come se aumentassi il diametro dei venturi. Ma attenzione: un aumento della portata dell' aria senza un aumento della velocità, non porta ad una maggiore depressione sulla parete del venturi con un incremento della portata della benzina, di conseguenza smagri.
Quindi, sapendo che la portata è la massa del fluido per l'unità di tempo, che è data dal flusso tramite le superfici dei venturi del vettore densità di fluido per la velocità del fluido stesso; se la velocità è costante e pure la superficie, ad aumentare sarà la densità di fluido, cioè la densità d'aria.
Citazione:
Hai presente l' equazione che ne viene fuori quante incognite ha ?!?
Purtroppo questi carburatori non sono gli SHA1412 DEL LORTO che avevamo sui cinquantini negli anni '70. Sono piuttosto complicati con tante variabili in gioco . Grazie ad essi si ottiene un funzionamento del motore molto simile a quello ottenibile con un sistema ad iniezione ma, sono del parere che vadano lasciati stare così come sono stati progettati.
Purtroppo, concordo perfettamente.