Molti di noi si chiedono sempre, come fare ad aumentare le prestazioni della nostra moto, apportando la modifica corona o pignone, chiedendosi principalmente su cosa cambiare, e quali problemi o inconvenienti possa generare l’introduzione di tale modifica. Tale quesito viene proposto da un nostro amico del forum, chiedendo appunto delucidazioni in merito al fine di ottenere una maggiore accelerazione e quindi una moto più scattante, e pertanto gli viene suggerito di sostituire il pignone diminuito di un dente e la corona maggiorata di uno. E’ infatti consigliabile effettuare solamente una delle soluzioni previste, e cioè la sostituzione della sola corona o del solo pignone, come tra l’altro suggerita da un altro nostro amico del forum che fa anche notare, la non corretta rilevazione della velocità reale.
A tal punto facciamo una breve introduzione tecnica e cercare di rendere chiaro è comprensibile il concetto, consideriamo che la sostituzione della corona (maggiorata di due denti) comporta la variazione del rapporto di trasmissione, quindi la ruota posteriore effettuerà un minor numero di giri con un conseguente sviluppo metrico differente rispetto alla corona originale, portando un esempio se abbiamo una corona 42 quindi rapporto di trasmissione originale e ci troviamo a 6000rpm in sesta avremo una velocità di 130km/h.. Se mettiamo una corona 44 quindi accorciamo il rapporto di trasmissione la ruota farà meno giri, quindi ad un regime di 6000rpm non avremo più una velocità di 130km/h.
Riporto una la formula per il calcolo dello sviluppo metrico:
SM = (P/C) x D
P = numero denti pignone
C = numero denti corona
D = circonferenza ruota post.
SM = sviluppo metrico
Da questa formula ci accorgeremo che all'aumentare dei denti della corona avremo uno sviluppo metrico inferiore, quindi minore velocità di rotazione della ruota a parità di numero di giri del pignone. In merito al problema della rilevazione della velocità possiamo dire che essa avviene attraverso il sensore posto sull’albero del cambio, quindi la lettura è rilevata a monte della trasmissione finale, e da ciò si evince che l’albero del cambio girerà sempre alle stesse velocità, quindi cambiando il rapporto di trasmissione finale avremo la lettura di velocità falsata di circa il 4.7%, e l’errore non è attribuibile ne ad un’errata lettura della strumentazione, e ne ad una variazione del segnale rilevato dallo speed-sensor, ma alla variazione dello sviluppo metrico.
Al susseguirsi di altri interventi degli amici del forum, che evidenziavano altri quesiti, si conferma che per quanto detto sopra, il problema dell’errata velocità non riguardava la lettura del contagiri, in quanto il segnale di lettura è generato direttamente dalla centralina di accensione. Pertanto il tachimetro ed il contachilometri, funzioneranno entrambe alla stessa maniera perché comandati dal segnale generato dallo speed-sensor. Esiste in pratica una soluzione adottabile alla risoluzione di questo inconveniente, ed è l’installazione di un dispositivo elettronico chiamato Yellow-box , ciò permette di ricalibrare il segnale e di riportare la lettura a valori reali.
Chiarito il concetto di base e per esperienze acquisite e confermate da altri amici del forum, si consiglia la sostituzione della sola corona maggiorata di due denti ottenendo un buon compromesso, e generalmente si è soliti mettere una corona con due denti in più dell'originale, ma questa resta comunque una scelta che non è detto soddisfi tutti. In oltre da questa scelta si trae il vantaggio di non ridurre ulteriormente la durata della catena di trasmissione, in quanto più accelerazione otteniamo e più è lo stress subito dalla catena durante le fasi di massima accelerazione.
Nella scelta del rapporto finale ricordate che più è corto, maggiore sarà l'accelerazione, ma se è troppo corto si perde in velocità, se invece è troppo lungo si perderà in accelerazione e non si riuscirà a raggiungere la velocità massima.
Blackbaron.