riporto questo post dal topic di pertinenza del forum ducati::
RennaM6 ha scritto:
Se posso esprimere il mio modestissimo parere tecnico (da quasi ingegnere meccanico), dopo aver letto i vari post, e aver visto le varie foto, direi che c'è da aver paura.
Non lo dico per dire, anzi, nella maniera più seria, c'è da avere paura!
Mi spiego: tralasciando il discorso causa dovuta ai danni fisici ( lo lascio a chi è più competente in materia ), analizzerei i fatti. Risulta dalle esperienze dei nostri sfortunati colleghi che i risers dei nuovi modelli di 796 sono soggetti a rottura per impatto. Questo è un fatto e su di esso non si discute, indipendentemente dai motivi che ne sono la causa ( difetto di progettazione, difetto di fusione di una partita di materiale, ripeto difetto di progettazione).
Partendo da questo presupposto, vorrei brevemente distinguere due casi principali di rottura di un componente meccanico: rottura per impatto e rottura a fatica.
Il nostro caso è chiaramente il primo, il secondo è quello del quale bisogna avere paura.
In pratica si parla di rottura a fatica di un componente per indicare la rottura di un elemento meccanico che avviene a seguito di continue sollecitazione.
Esempio: prendete un filo di metallo tendendolo per le estremità, piegatelo su se stesso e riportatelo di seguito nella sua posizione originale; come potete intuire dopo 4 o 5 "cicli" il filo si spezzerà inesorabilmente.
Passiamo ora ai nostri cari risers, non devo essere io a rendervi partecipi delle sollecitazioni alle quali viene sottopposto il manubrio delle nostre moto, manubrio che trasmette tutte le sollecitazioni amplificate ai risers, i quali risultano quindi notevolmente sollecitati a fatica.
Chi ci dice che magari fra un anno incominceremo a sentire di gente che durante uso impegnativo della moto si è trovato con il manubrio in mano con ovvie conseguenze?
Ora possiamo avere PAURA.
penso spieghi per bene il perchè sia il caso di preoccuparsi.