...Ha una linea tutta curve, ma un faro rettangolare e un cruscotto con i quadranti quadrati.
Ricca di apparenti contraddizioni, in realtà è una moto facile da guidare e richiede poca manutenzione.
Un solo vero difetto: o la si ama, o la si odia.
La "Nighthawk 650", è stata presentata al pubblico italiano al Motoshow di Bologna del dicembre 1984. La Honda intendeva rivolgersi, con un mezzo “futuristico”, a quei motociclisti che preferiscono una moto "tranquilla", economica e affidabile, meno impegnativa delle tante supersportive dell’epoca.
La “mitica” Nighthawk, ovvero Falco della Notte, dal famoso caccia militare, è mossa da un poderoso 4 cilindri derivato dalle Four, raffreddato ad aria e da un radiatore dell'olio. E’ il suo punto forte: superquadro frontemarcia, con distribuzione a sedici valvole e punterie idrauliche, cambio a sei rapporti (cinque più over-drive), con frizione a comando idraulico e trasmissione finale ad albero cardanico. L'alimentazione è affidata a quattro carburatori a depressione Mikuni, mentre l'accensione è elettronica. Il motore risulta elastico e il cambio è preciso e morbido.
La trasmissione a cardano limita la guida sportiva, ma assicura un'ottima precisione nel cambiare marcia e annulla soprattutto le spese di manutenzione. La frizione, comandata da una pompa idraulica, ha la leva morbidissima. Altro pregio della moto: le valvole con regolazione idraulica. Non necessita di un controllo periodico e della regolazione del gioco valvole. Lo fa da se, in modo idraulico.
La tecnologia non è finita, in quanto il cruscotto regala informazioni importanti: l'indicazione delle marcia corrente, l'indicazione del livello del carburante digitale, più le classiche spie. Da non sottovalutare la presenza dell'overdrive, ovvero una sesta marcia “virtuale” che limita i giri del motore sui rettilinei, per un consumo minore. Ottimi i consumi, per un 4 cilindri con 4 carburatori.
La ciclistica non è da meno: forcella oleopneumatica con dispositivo antiaffondamento regolabile attivato da una delle due pinze flottanti a due pistoncini del freno anteriore a doppio disco. Più tradizionale il retrotreno: freno a tamburo e sospensione con due ammortizzatori, regolabili nel precarico e nella frenatura. Ultima chicca: la strumentazione comprende l'indicatore della marcia inserita e quello del livello della benzina.
La Honda "CB 650 SCf Nighthawk" ha una bella linea sinuosa che non si fonde troppo bene con la strumentazione e il faro anteriori, molto squadrati.
Moto facile da guidare, dalla manutenzione modesta e con pochi punti deboli. La posizione di guida è rilassante, la posizione di guida eretta, permette un ottimo comfort nei viaggi lunghi, così come l'ampia seduta per il passeggero, ma non è adatta a chi supera il metro ed ottanta di altezza. I freni tradiscono l'età della moto: la frenata c’è, assicurata dal doppio disco anteriore con pinze che montano un sistema “anti scivolo” e dal tamburo posteriore, ma, magari, vista la mole del mezzo, risultano meno potenti di quanto ci si aspetterebbe. Il serbatoio ha una linea bellissima che si fonde con la sella, ma una maggiore capacità avrebbe consentito maggiore autonomia tra un rifornimento e l'altro.
In sella ci si accorge subito di cavalcare un mezzo sì portentoso che sa regalarti attimi di brivido.
Si possono trovare ancora Nighthawk in buone condizioni, per un prezzo tra i 1.600 /2.400 euro. Due sole colorazioni: Blu o Rossa (la più bella, ma anche la più delicata).
Prima dell'acquisto (comunque rapportato a quanto si spende e sorvolando su documenti in regola - gomme e scarichi ) si consiglia di verificare:
- condizioni dell'impianto elettrico;
- alcune parti originali tipo frecce, sella e specchietti, che costituiscono un valore aggiunto;
- condizioni della vernice, soprattutto quella rossa che tende a sbiadirsi;
- eventuali tracce di ruggine, indice che la moto è stata tenuta all'aperto o non trattata bene;
- perdite di olio;
- iscrizione ASI o FMI che evita, oltre alla spesa, anche perdita di tempo;
- targa originale dell'epoca;
- che sia dotata del kit di attrezzi.
Non viene citato il rumore della catena distribuzione, perché, in fondo, è una caratteristica della moto e non un difetto.
Dopo i 25 anni si consiglia:
- rifare l’impianto frenante - con sostituzione tubi e
montaggio di attualissime pasticche sinterizzate ed eventuale
rettifica, o sostituzione, dei dischi;
- tagliando completo con sostituzione olio cardano.