Rikki_Ge ha scritto:
Ma siamo sicuri che la camera di scoppio Heron sia così negativa?
Mai detto questo!
La camera heron è anzi intrinsecamente migliore delle altre tipologie per quanto riguarda la turbolenza dei gas, l'efficenza termica e volumetrica, e la razionalità di costruzione e i bassi costi relativi.
Solo che con le misure di alesaggio del serie piccola non si possono fare miracoli: le valvole, che per forza di cose devono "entrare" nell'alesaggio, devono essere piccole se l'alesaggio è piccolo... e quello del 750 serie piccola è quasi un motore "quadro".
franchicco ha scritto:
La testa a 4 valvole come qualcuno ricordava non ha dato grandi risultati( erano la Lario 650 e la Imola 350 III se non sbaglio).Una emisferica , con magari il plus di una doppia accensione sarebbe andata benissimo.Una distribuzione aste a bilanceri comunque non permette facilmente regimi a quattro zeri,su cilindrate unitarie già così importanti..
Scritto prima: imola2, monza2, lario e v75.
Era una soluzione a mio avviso brillante e poco costosa però, come di solito accadeva nell'era detomaso, si è voluto fare le pulci a quello che già era nato al risparmio e quindi sono stati adottati materiali scadenti, non è stata adeguatamente sviluppata la soluzione, non è stata affatto curata l'affidabilità del sistema ed infine non si è fatto nulla per cercare di "metterci una pezza" se non montare piattelli e alberi a camme modificati e alleggerire le molle valvole.
La doppia accensione, a parte il fatto che non si saprebbe proprio dove collocare la seconda candela per via del fatto che i condotti dell'olio passano proprio dove questa dovrebbe essere messa, non è così importante come sui serie grossa, che hanno un rapporto alesaggio/corsa decisamente più superquadro del serie piccola e con alesaggi più grossi in senso assoluto.
Non è detto, infine, che una distribuzione ad aste e bilanceri non sia fatta per raggiungere potenze stratosferiche e di questo ne è d'esempio il fatto che il nuovo 4v per cilindro del griso le aste e i bilanceri li ha ancora, anche se corti.
In ogni caso il problema non è quello: le misure di alesaggio e corsa non permettono di ottenere regimi di rotazioni tanto maggiori di quelli attualmente ottenibili senza far "correre" troppo il pistone: quello della velocità del pistone è un parametro fondamentale nella progettazione del motore... se vai a vedere un 1198 che tira a non so quanti mila giri non ha una velocità del pistone molto più alta di quella del lario che tira fuori 60 ronzini a 7500 giri.
Per aumentare la potenza si deve quindi far respirare meglio il motore e migliorarne il riempimento ad ogni ciclo e, quindi, migliorarne il rendimento volumetrico e questo si può fare con diversi accorgimenti: profilo delle camme diverso, maggior cura nella progettazione del sistema di alimentazione (valvole, condotti, scarico, ecc..), adozione di una camera emisferica (come mi si ricordava, ma solo per il fatto che essa ha valvole di diametro maggiore e condotti più rettilinei) oppure delle quattro valvole per cilindro (candela in mezzo alle valvole, maggiore sfruttamento dell'alesaggio per piazzarci le valvole, migliore raffreddamento delle stesse e quindi maggior rapporto di compressione, migliore turbolenza).
In pratica per un 750 gli 8000 giri sono già un traguardo davvero ambizioso... sarebbe meglio che lo si raggiungesse con il motore ben riempito e non "strozzato": corrisponderebbe a maggior potenza a parità di giri.
sennò c'è pure un'altra soluzioncina: l'alesaggio portato a 84mm (?) di bruno scola, cilindrata di 820cc, che già da sola apporta discreti benefici, ma lasciando la testa così com'è se ne avvantaggerebbe solo la guida tranquilla, visto che ad alti regimi si sentirebbe ancora di più il problema dello strozzamento della distribuzione...
quattro valvole rulez!