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Test Moto Guzzi V85TT - Una piacevole sorpresa!
Scritto da ansetup - Pubblicato 12/04/2019 08:40
Forse sono io ad essere invecchiato, ma fino a qualche giorno fa non avrei mai pensato di apprezzare così tanto una Guzzi...

Però credo che, stato anagrafico personale a parte, con questo modello made in Mandello la Guzzi abbia fatto un salto tecnico in avanti veramente notevole.

Giorni fa, al bar dove il gruppo di amici motociclisti fa sosta ogni Domenica mattina, l'amico di sempre Emanuele (Manu 60 sul Tinga), fantasticando sui possibili modelli di moto da acquistare in futuro, fa menzione della nuova Guzzi V85TT.

Sono da sempre uno smanettone e le Guzzi, dalla prima serie del "35" alla Griso ultima versione, le ho sempre considerate le parenti povere di altri modelli nostrani (Aprilia e Ducati, soprattutto).
Relativamente pochi CV, cardano e qualche altra scelta tecnica su componentistica e meccanica per me poco invitante, mi hanno sempre tenuto lontano dal marchio.

Ma Emanuele, insistentemente, ne elogia la semplicità stilistica e meccanica, non cedendo nemmeno quando gli ricordo alcuni ricorrenti problemini di affidabilità su alcuni loro modelli.
Poi rincara la dose, facendo menzione delle numerose recensioni positive rilevate in rete, dove tester di provata esperienza ne tessono lodi a gogò.
Una ventata di nazionalismo giornalistico?

Fatto sta che ormai la "pulce nell'orecchio", su questa Guzzi delle meraviglie, il buon Manu 60 era riuscito a metterla.
Faccio una telefonata al concessionario di Massa, amico da moltissimi anni e vecchio sponsor personale quando gareggiavo col CBR.
E questi mi conferma la presenza di una "demo" in concessionaria, che posso provare quando voglio.
Nel frattempo mi documento in rete, dove effettivamente vi sono già diversi test ride del modello.
I commenti sono effettivamente positivi, la moto piace dinamicamente ed esteticamente e parrebbe viaggiare molto bene.
Ormai la curiosità dilaga e mi vedo "costretto" a fare un salto dal "conce".

Il "Cavaliere" (del lavoro) Aldovardi mi consegna un modello monocolore, pregandomi di riportargliela entro un'ora, quando è previsto altro test ride da parte di un altro possibile acquirente.
Parto prevenuto, lo ammetto.

I colpi di gas da fermo e la classica reazione dovuta alla famigerata coppia di rovesciamento, presente anche sulla "TT", riportano a galla ricordi di altri test ride dall'esito poco soddisfacente.
Poi innesto il primo rapporto e qua la prima sorpresa: nessun "clonck" !
Innesto silenziosissimo, senza alcuna reazione al corpo moto, talmente dolce da dover lasciare la frizione per aver certezza dell'innesto avvenuto (dato che mi fido poco di ciò che dice la strumentazione).
Frizione che, incredibilmente, è molto più morbida da azionare di quella a cui mi ha abituato la mia Versys 1000.

Il primo tratto di città, se non fosse per qualche "tlock" del cardano, avvertibile solo se si è poco gentili con la finale, conferma il salto generazionale a livello del gruppo cambio / finale.
In alcuni frangenti, con mio grande stupore, è perfino più morbida del "Kawa".
La moto appare molto ben bilanciata alle basse velocità e mi permette, dopo appena 2 km di convivenza, di esibirmi in alcuni surplace con relativa semplicità.
La sella appare molto confortevole e spaziosa.

La sua distanza dal suolo, che sulla cartella stampa viene dichiarata di un solo centimetro inferiore a quella della Versys, sembra essere ancor minore, forse a causa di una diversa conformazione.
Mi dirigo verso i monti Apuani: ho "bisogno" di fare un po' di misto!

Le Tourance di primo allestimento le conosco bene, le sospensioni sono ben scorrevoli ed il "davanti" della moto, col suo ruotone da 19 pollici e le quote votate alla stabilità, sono un invito a dare subito fiducia alla "TT".
Che bella ciclistica!

Tutto funziona molto bene: le sospensioni "partono" benissimo (brava Guzzi, Kayaba è un must!), copiano molto bene le imperfezioni ma hanno un'idraulica molto lineare e "tosta" quando serve.
Ad es., mentre provo l'intervento dell'ABS, affatto invasivo (in modalità "Strada") e molto efficiente.
La sospensione si acquatta docile, resistendo nell'ultimo terzo di corsa come e meglio della Kayaba presente sulla mia "Kawa".
Forse anche per merito del sistema Brembo, ben modulabile, con un attacco talmente morbido da far pensare ad una pinza assiale (ottimo sui fondi a scarsa aderenza), ma non certo privo di mordente.
Ancora una volta, meglio dell'impianto "Kawa".
Pure il comando posteriore si dimostra molto valido : modulabilità eccellente, ottimo mordente, ABS poco invasivo (forse anche grazie alle qualità della forcella, che garantisce limitati trasferimenti di carico verso l'avantreno).

Poi c'è il motore.
Mai l'avrei scommesso, ma è di una piacevolezza unica, veramente fluido e "rotondo", come e meglio di certi concorrenti, inclusi i migliori "Jap" di categoria.
Ricorda il GS, ma con meno verve ad ogni regime, in particolare ai bassi.
Altra perla è il comando del gas: morbido, fluidissimo, assolutamente privo di qualsiasi accenno di "on-off", permette di centellinare la spinta del motore a qualsiasi regime, senza vuoti né strattoni.

Mi verrebbe voglia di provare sullo sterrato, perché ho la sensazione che potrebbe garantire una bella trazione anche sui fondi infidi.
Ma il tempo è tiranno e voglio provare qualche "pieghetta".
L'anteriore è il classico binario, tanto è piantato e stabile.
Mi ricorda (ancora) il GS 1100 / 1150.

Senza il telelever (mai digerito), però, il feedback è decisamente migliore.
Provo qualche allungo, per verificare protezione aerodinamica e "birra" agli alti.
La prima sembrerebbe discreta, almeno per i piloti della mia statura (163 cm), ma probabilmente il plexi più grande offerto come optional è molto più efficace.
Il secondo è una goduria, non tanto per la spinta, adeguata ai dati dichiarati, quanto per il gradevolissimo suono di aspirazione, molto profondo e gutturale.
Peccato per la forse eccessiva silenziosità di scarico.
Un motore così meriterebbe di avere una voce adeguata al suo lignaggio.

Mi fermo a lato strada per osservare la qualità costruttiva del pacchetto.
Faccio fatica a trovare particolari di qualità non in linea con la fascia economica della moto.
Al ritorno ho abbastanza confidenza per accentuare il passo e lo stivale che in un paio di occasioni "tasta" l'asfalto è un chiaro indice di una luce a terra da tourer, come è giusto, né più né meno di quanto accade sulla mia Versys.
Di vibrazioni ne ho avvertite poche e comunque mi son sembrate di frequenza bassa.
E per questo immagino relativamente poco fastidiose anche a lungo andare.

Arrivato dal "conce" non riesco a nascondere il mio apprezzamento, talmente evidente sulla mia faccia, da portare il Cavaliere a chiedermi: "la tua l'hai già piazzata?"
Calma, Cavaliere !
E' vero, questa Guzzi mi è piaciuta moltissimo.

Ma prima di abbandonare la mia amata Versys voglio pensarci bene.
Magari fra qualche anno, quando i pruriti al polso destro saranno più lievi e la voglia di una moto di carattere, ben fatta e molto comoda, oltre che godibilissima da guidare, non mi farà rimpiangere il motorone "Kawa".

Se poi è pure fatta in Italia, si dimostra affidabile ed offerta ad un prezzo ragionevole, meglio ancora.
Ora basta con le lodi a questa "TT", altrimenti Emanuele crederà davvero che mi sto rincoglionendo del tutto!


Saluti a tutti e buona strada! Ciauz
 

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Commento di: federic000 il 15-04-2019 17:16
Un paio di considerazioni in breve: provata l'altro giorno da Guareschi a Parma.
Loro molto gentili e disponibili.
Dopo due chiacchiere nell'attesa che finisse la prova il ragazzo prima di me, monto sulla Guzzi e mi rendo immediatamente conto del peso decisamente più basso rispetto alla mia (gs 1200 adv primo modello). Anche la seduta è più bassa: ci saranno sicuramente persone che gradiranno il minor impegno richiesto per le manovre da fermo.

Non essendoci troppe curve a disposizione nella zona del concessionario posso dire che per ciò che ho visto è effettivamente stabile in curva. Le sospensioni forse fin troppo rigide (nell'ottica di un viaggio lungo), possono essere regolate quindi nessun problema. Il motore ha tutto quello che serve per divertirsi, senza voler strafare.

A me è piaciuta molto nel complesso. Aspetto di sentire il sound del motore Guzzi con uno scarico aftermarket Mitra poi chissà...
C'è da farci un pensierino.... a meno che non si abbia il desiderio avere 160 cv sotto al sedere Guarda ve! perchè 80 sono la metà e non si scappa.

Un saluto a tutti Campione
Commento di: supercaino il 16-04-2019 09:00
Non é una moto che mi appassiona, ma... se avete riscontrato che é un'ottima moto, migliorata in alcuni "difetti cronici" delle Guzzi... ben venga e spero di vederne in giro. Brava Guzzi.
Commento di: lucaracing84 il 18-04-2019 09:20
Ciao, spero di riuscire a provarla anch'io mi incuriosisce non poco!
come hai trovato la posizione di guida?
Commento di: federic000 il 18-04-2019 17:00
Ciao.
Nella ventina di minuti di durata della mia prova, l'ho trovata abbastanza comoda ed i cilindri non hanno creato ingombri (sono 1.90).
Sulla mia moto sono abituato ad avere il serbatoio molto più grosso, quindi mi sembrava di avere fin troppo spazio tra le ginocchia (sicuramente con un po' di km ci si fa la mano).
Come hanno già riferito in molti il parabrezza è troppo basso; non ho visto dal vivo quello maggiorato, ma serve.

Per un parere il più possibile oggettivo sulla comodità ci vorrebbe una bella giornata intera in sella... che purtroppo non ho avuto il piacere di fare :asd:

PS: Mi pare di aver capito che per il momento non siano disponibili le manopole riscaldabili (probabile arrivo Giugno/Luglio)
Commento di: ansetup il 18-04-2019 18:46
Ciao .
Io sono abituato alla mia Versys 1000 , molto ergonomica e confortevole , sia per i "nanetti" come me ( 163 cm ) , sia per gente decisamente più alta .
Rispetto alla "Kawa" ho trovato una sella altrettanto valida nell' imbottitura e nello spazio disponibile , pur se forse un filo meno rastremata nella zona di raccordo col serbatoio .
Nell' oretta del test la cosa non mi ha disturbato affatto .
Non posso esprimermi riguardo a più lunghe permanenze , però l' impressione è stata molto buona , perchè si ha fra le gambe una moto relativamente stretta , che permette un buon controllo anche alzandosi sulle pedane , cosa utile soprattutto in fuoristrada .
La distanza sella-pedane mi è sembrata appena inferiore a quella della "Kawa" , per me comunque ottima , perchè mi garantiva un' angolazione degli arti inferiori superiore ai 90° .
Il manubrio è bello ampio , probabilmente più largo del mio , secondo me molto ben conformato .
Infine , la postura ben inserita nella moto , con serbatoio e cilindri che proteggono gli arti inferiori , fà ben sperare riguardo ad una valida protezione nei confronti degli agenti atmosferici , forse a livello della mia "Versona" , molto buona da questo punto di vista .




Commento di: ziomunch il 23-04-2019 10:51
Scusa sei 163cm e ci toccavi bene?
Io sono 172 e toccavo con le punte... Forse sei più pesante dei miei 73kg Think
Comunque anche io sono rimasto piacevolmente stupito per via della fluidità del motore, e gli 80 cavalli sembrano anche di più!
In marcia la seduta mi è sembrata comoda, forse anche troppo perchè mi sembrava di stare su una sedia Shocked con la schiena drittissima.
Le vibrazioni da fermo e in folle si fanno sentire e vedere sul manubrio ma, una volta innestata la prima marcia spariscono magicamente.
Bella moto, da farci un serio pensierino.
Commento di: ansetup il 23-04-2019 15:37
Ciao , "Ziomunch" .
Non ho scritto che toccavo bene il suolo .
Ho scritto che , nonostante la cartella stampa indichi una distanza della seduta dal suolo praticamente uguale a quella della Versys 1000 , riuscivo a trovare l' appoggio più facilmente .
Forse per la diversa conformazione della sella , o forse per un "mono" che si comprime di più con me sopra , ho avuto meno difficoltà di quanto avessi sulla mia ad appoggiare il piede a terra .
Specifico che , sulla "Versona", ogni volta che prevedo di dover trovare l' appoggio , mi sposto di lato col bacino un attimo prima , in modo da poter appoggiare un solo piede ( generalmente il destro ) , ma con tutta la suola a terra .
Col Versys lo spostamento del bacino deve essere relativamente ampio , in certi casi tale da dover sollevare il piede opposto dalla pedana .
Con la V85 , invece , la sensazione è stata quella di poter trovare più facilmente l' appoggio , senza doversi esibire nei soliti "equilibrismi" .
Commento di: ziomunch il 23-04-2019 16:18
Ah ok non avevo inteso questa cosa Five
Commento di: moto10hp il 24-04-2019 16:50
Ciao a tutti
Anch'io ho provato il guzzone ed a dirla tutta anche più di una volta.
Vista la positiva impressione del primo test raid ed essendo in cerca di una moto nuova, ho preso seriamente in considerazione questa moto come futuro acquisto.
L'ho trovata una moto facile e ben equilibrata, anche se dalla stazza non si direbbe. Il motore e la ciclistica mi hanno colpito per erogazione e precisione. In ultimo ho trovato il v85 rifinito molto bene e nell'insieme la trovo una moto di grande fascino.
Difetti, per me sono il display troppo piccolo, ruote con camere d'aria e basta! Forse un potenziale difetto anche se non riscontrato, data la stagione ancora fresca, il calore che potrebbero sprigionare i cilindri parecchio vicini alle ginocchia. Anche se diciamolo non sono dei grandi difetti.
Adesso per me il dilemma è grosso, diciamo che l'ostacolo più grande per un acquisto simile potrebbe essere invece affidarsi ad un marchio per me poco conosciuto e ahimè, da quello che ne ho sentito in giro, non molto quotato in termini di rete di assistenza e di rivendibilita della moto.
Che ne pensate???
Commento di: ansetup il 24-04-2019 19:33
Ciao .
Se hai letto il mio articolo , sai già che ho i tuoi stessi dubbi riguardo l' affidabilità del marchio .
Purtroppo la Guzzi , per vari motivi , si è spesso rovinata da sola , deludendo le aspettative di molti utilizzatori .
In cuor mio spero veramente che il modello in oggetto rappresenti una svolta epocale del marchio , come sembrerebbe non solo dalla resa su strada , ma anche da alcune scelte tecniche fortemente volute ( sospensioni Kayaba in primis , carter semisecco , doppia pompa di lubrificazione , aste di distribuzione in alluminio , valvole di aspirazione in titanio , ecc . ) .
La scelta di non fornire cerchi tubeless , nemmeno come optional , è secondo me un errore , soprattutto perchè potrebbe costituire un deterrente verso l' acquisto da parte dei motociclisti più sensibili verso la sicurezza .
Suvvia , mettono di serie un bel controllo di trazione , un ABS ben tarato e "dedicato" ai vari contesti d' uso e poi installano cerchi con camera d' aria come unica scelta !
Vero che Guzzi non è da sola in questa deprecabile scelta , però trovo si tratti di un piccolo autogol .
Comunque sembra che la moto piaccia veramente moltissimo , vista anche la grande richiesta di test ride .
Commento di: moto10hp il 24-04-2019 20:06
alla fine la camera d'aria è una rottura ma è una di quelle cose che ci si può passare sopra….. bmw le montava nella f800gs e mi sembra che honda le monti ancora sulla africa twin. Tra l'altro anche la nuova tenerè 700 sembra montare le tube.
ovviamente i concessionari dicono che le vendite vanno benissimo. Voi avete avuto altri ritorni in tal senso?

giusto per fare due chiacchiere, un'altra cosa che mi ha bloccato fino adesso la volete sapere? La mia assicurazione online non mi ha dato la possibilità di fare un preventivo perché ancora la moto non l'hanno registrata tra i modelli della guzzi Brick wall
Commento di: ansetup il 24-04-2019 21:33
Personalmente non riesco ad accettare la possibilità di ritrovarmi ad alta velocità , magari col passeggero e ben carico , con un pneumatico che potrebbe sgonfiarsi e magari pure stallonarsi nel giro di pochi attimi .
E' vero che esistono kit per trasformare cerchi con camera in tubeless , ma l' intervento richiede qualche centinaio di euro .
In Guzzi hanno dichiarato che hanno optato per questa scelta unicamente per motivi economici , per rimanere sotto i 12000 euro come prezzo finale .
Posso anche concordare su questa scelta , dal sapore unicamente commerciale , per favorire il lancio del prodotto .
Però credo che offrire la possibilità ad un probabile acquirente di scegliere un allestimento "tubeless" avrebbe incentivato anche la credibilità relativa alla suddetta "svolta epocale" .
Comunque sia , come scrivevo sopra , Guzzi in questa scelta tecnico-commerciale non è sola .
E considerati i buoni numeri di vendita archiviati da altri modelli che condividono questa caratteristica , può anche essere che non ne limiterà affatto l' appetibilità .
Da parte mia , devo onestamente ammettere che non trovo altri "difetti" progettuali .
La moto mi è piaciuta moltissimo , ha un gran bel carattere ed è curata nell' allestimento come e meglio delle concorrenti , a mio modesto parere .
Sono riusciti a rendere il loro "bici" dolcissimo in basso e gustoso ai medi e alti regimi .
Se in futuro decidessi di mollare il mio 4 in linea ( un gran bel motore ) per un bicilindrico , al momento l' 850 della TT è sicuramente fra i papabili più accreditati .
E pure l' anteriore è di quelli che lasciano il segno , soprattutto per chi ( come me ) ama gli avantreni granitici , inamovibili nemmeno dalle cannonate .
Commento di: Quarantuno il 18-05-2019 17:44
Salve a tutti. Sono molto colpito dal clamore generale che questa Guzzi V85TT sta creando. Quello che scrivo è ovviamente positivo. Non ho avito la possibilità di provarla ma ultimamente si sono presentate parecchie occasioni di ammirarla da vicino e parlare con i neo possessori di questa nuova moto. La cosa che mi è piaciuta è stata notare la ampia fascia di eta' dei motociclisti Guzzi, non giovanissimi si intende, ma comunque varia e provenienti tutti da marchi diversi e ben lontani dalle abitudini di Mandello. Costruita con l'appoggio del marchio Aprilia tutti hanno elogiato le caratteristiche e le novità' montate sulla V85TT. Non entro nel dettaglio ma erano contenti e felici della moto messa sotto il sedere. Chi per la seduta comoda, chi per sospensioni, per i blocchetti e le funzioni da selezionare, altri per consumi e accessori da montare in futuro. Per essere un nuovo modello pare abbiano iniziato bene le vendite, vuol dire allora che piace la V85 my 2019 Ciao Guzzisti.
Commento di: ansetup il 18-05-2019 20:04
Ciao , "Quarantuno" .
Mi pare di capire che sei un affezionato del marchio .
L' ultima mia moto di costruzione nazionale è stata la Ducati Pantah 600 ( venduta nel 1988 e sostituita da un CBR 600 ) .
Credo che siano molti i motociclisti nostrani che vorrebbero poter acquistare moto italiane , compresi gli affezionati delle "Jap" , come il sottoscritto .
Ho scritto "vorrebbero poter acquistare" perchè da parecchi anni la produzione nazionale di motocicli ha segnato il passo , rispetto alle "Jap" , sia dal punto di vista tecnico , sia ( anzi , soprattutto ) come affidabilità generale .
Questa ultima creazione made in Mandello , come già ribadito , secondo me ha tutte le carte in regola per avere successo .
Almeno per come è allestita e per come và .
Spero veramente che questo bel progetto rappresenti una svolta anche sul fronte dell' affidabilità generale , non solo della moto in sé , ma anche dell' assistenza post vendita .
Ho diversi amici , ex possessori di Moto Guzzi , che hanno abbandonato il marchio per carenze della rete post vendita .
Ricambi introvabili e tempi di attesa inaccettabili , hanno disamorato anche i più fedeli e convinti appassionati .
Se a Mandello ( e Noale / Pontedera ) faranno un salto di qualità in termini di assistenza post-vendita pari a quello fatto in termini tecnici su questa nuova V85 TT , sono certo che potranno recuperare la credibilità che il marchio merita .
E magari , in futuro , avermi come loro cliente…... Anxious
Commento di: Quarantuno il 22-05-2019 18:51
ciao. Diciamo simpatizzante per le moto italiane dato che ne sono attirato da anni vedendo in commercio tanti modelli ma ad oggi non ho ancora avuto questo cambio di acquisto. All'attivo ho tre jap e l'ultima inglese. Chissà se in futuro metterò in garage una moto italiane'?????
Commento di: Napootto il 23-05-2019 13:14
Ciao Ragazzi,

come moto mi ha colpito molto, spero anche di poterla provare, l'unica cosa che non mi piace è il parafango anteriore alto, ma è soggettivo. Ho visto dei video su youtube, mi hanno impressionato le parole espresse nei su confronti, questo è un bene per la moto italiana.
Spero che riusciranno a venderle molte. By Napootto
Commento di: Maurizio60 il 14-09-2023 09:44
Quando una moto riesce a smentire tutti i tuoi preconcetti DoppioOk bella Andrea Up
Commento di: ansetup il 14-09-2023 14:56
Ciao , Maurizio .
Ammetto che mi ha veramente stupito .
Non tanto per le sue doti in senso assoluto , ma soprattutto confrontandole con personali esperienze di guida su altri modelli del marchio .
Commento di: Maurizio60 il 14-09-2023 20:01
Devo ammettere che spesso è volentieri idealizziamo un certo modello di moto, lo mettiamo sul piedistallo, perché magari siamo fan di quel brend, vedendo solo i lati positivi. Così come al contrario per altre moto, non le consideriamo, vedendo solo gli aspetti negativi. Poi succede che un giorno ti capita di provare quella moto a cui non davi 1 euro, e ti sorprende in positivo Up
Commento di: ansetup il 15-09-2023 07:05
Vero , Maurizio .
Spesso mi è capitato il contrario .
2 esempi .
Un pò di anni fà mi ero inflippato con la R 1150 R ( la nuda ) di BMW .
Sapevo di non gradire l' accoppiata telelever/paralever da esperienze di guida precedenti , ma speravo avessero migliorato a sufficienza il feedback da rendermelo appetibile .
Quella nuda mi piaceva moltissimo a livello estetico e non solo , così alla fine prenoto un test ride .
Dopo 5 minuti che ero in sella volevo già scendere , una delusione quasi totale .
Recentemente ho provato la nuova Hornet 750 , modello che , nella mia testa , poteva rappresentare una valida via di mezzo fra il mille che avevo prima e la 390 con cui giro attualmente .
Recensioni ottime , bella meccanica , eppoi Honda è Honda......
Altro flop .
Effetto on-off troppo evidente , sospensioni troppo basiche , elettronica poco convincente......
Insomma , niente di fatto .
Con la Guzzi , pur con tutti i "ma" già esposti , mi sono trovato subito a casa .
Sopra ogni cosa , il carattere comportamentale di meccanica e ciclistica ben amalgamati .