urano88 ha scritto:
Comunque hai ragione a dire che usi il semimanubri per alzare la moto e in senso generale per cambiare rapidamente l'inclinazione della moto, non ho mai detto il contrario.
scusa se ti contraddico, ma è da 100 messaggi che stai dicendo che dal punto di corda in poi la ruota anteriore non conta nulla b e non è così!
urano88 ha scritto:
Quello che dico, ma penso che ormai sia ben chiaro è che in uscita da una curva la moto te la rialza anche il motore o solo il motore se non forzi la risalita col manubrio.
Questo non è vero... la spinta del motore aumenta la velocità e con l'aumento della velocità aumenta la forza centrifuga che tende a far andar dritta la moto. ma questa sola azione non è sufficiente a far alzare la moto fino a che non agisco sul manubrio!
[quote="urano88"#5562770]
Non me lo sono inventato io... è mezz'ora che cerco ma finalmente ho trovato le righe che avevo stampato in mente
IlPrincipeBrutto nel Ride Safe ha scritto:
La ruota posteriore è la vostra migliore amica in curva: con la sua larghezza influenza la traiettoria in misura maggiore della sorella all'anteriore ed il suo profilo molto curvo serve effettivamente da perno attorno al quale gira l'intera moto (avrete notato come a volte i piloti professionisti finiscano le curve senza problemi con la ruota anteriore sollevata).
credo che si tratti di interpretare . Mi spiego meglio: la ruota dietro influenza la traiettoria maggiormente rispetto alla ruota davanti grazie alla sua maggiore impronta a terra, e questo è chiaro, ma ]non può in nessun moto influenzare la direzionalità iniziale, cioè dal rettilineo alla curva (dove è necessaria la ruota davanti) e nemmeno la fase da piegati a dritti (dove è sempre necessaria la ruota davanti), ma si "limita" a seguire le istruzioni che diamo con la ruota davanti, amplificandone l'effetto grazie alla sua larghezza. In questo senso l'esempio dei coni è illuminante!
Per questo non parlerei di "perno" ma di moto curvilineo che entrambe le ruote impartiscono alla moto, ma solo grazie alla ruota davanti che comanda la discesa in piega e la successiva risalita!
urano88 ha scritto:
Se vai in un piazzale, togli le mani dal manubrio, porti la moto un po' in piega e poi giochi con la rotellina del minimo alzandolo vedrai che anche stando perfettamente immobile sulla moto questa tenderà ad alzarsi.
lo sai che intorno ai 30 Km/h l'effetto giroscopico è talmente debole che per girare devi utilizzare il manubrio come in una bicicletta
urano88 ha scritto:
perché è tanto pericoloso guidare col motore spento?
perchè non hai trazione...
urano88 ha scritto:
Porti in piega la moto e l'unica possibilità che hai per farla rialzare è stringere la curva controsterzando, l'ho fatto qualche volta, so di cosa sto parlando. Se esageri non ti rialzi più ed esci dalla strada sul lato interno alla curva.
questa non l'ho capita
Per rialzarti stringi la curva
urano88 ha scritto:
Certo se devi rialzare in fretta la moto in una S o quello che è hai per forza bisogno di usare il controsterzo, ma se dietro la curva hai un bel drittone basta puntare il gas e la moto si solleva da sola, lo sterzo lo usi solo per correzioni micrometriche, l'anteriore potrebbe anche non esserci.
Cerchiamo di capirci.. prima dici che il solo acceleratore rialza la moto, poi mi dici che se dovessi affrontare un destra-sinistra veloce usi i semimanubri.. le dinamiche fisiche della curva sono sempre le stesse, sia che affronti un tornante sia che affronti il curvone di Misano, solo che in una curva non particolarmente stretta o con un rettilineo in seguito la manovra è meno accentuata che in un cambio di direzione veloce.
Quindi se per un cambio di direzione usi i semimanubri li usi anche per una curva normale dove hai due cambi: da rettilineo a curvo e da curvo a rettilineo.
Il fatto che tu possa concludere la curva con un'impennata è grazie al fatto che la moto è quasi dritta ed il punto di corda è passato da un pezzo