Ok, capisco perfettamente le tue argomentazioni, giustamente supportate dalle fonti sui cui basi le tue conclusioni.
Quello che contesto, o meglio, non condivido, sono proprio le fonti che citi. E' anche vero che uno o lo fa di mestiere, o è dell'ambiente, oppure è difficile ottenere dati reali ed epurati da tutto ciò che possono essere le correzioni più o meno ottimistiche che molto facilmente possono essere apportate, senza alcuna possibilità di accorgersene. Ovvero, i dati che il produttore della tal parte speciale diffonde, non dimostreranno mai che il prodotto in questione non porti giovamenti se nn incredibili, almeno sensibili e degni di nota al punto da invogliare sicuramente l'acquisto.
Ma, per esempio, con che banco effettuano le prove? Con quali tarature? Con quali correzioni/elaborazioni dei dati? In che condizioni sono i motori/le moto testate? Eccetera... Basta giochicchiare su queste
sottigliezze per far uscire dati molto più ottimisti del Gianni dell'Unieuro di qche anno fa!
Altro aneddoto: tempo fa un amico acquistò un collettore di raccordo per il Duke2 (nello specifico la "Y" che faceva l'1in2 ai terminali), dicendomi che il produttore prometteva qcosa tipo 5/6 CV solo con quel collettore. In effetti era di ottima fattura, anche ad occhio, evidentemente senza far conti, dava idea di avere forme e raccordature decisamente "studiate", per non parlare del prezzo. Lo prese e lo montò ugualmente nell'ottica di un'elaborazone globale della moto, la quale in effetti, a suo dire, aveva guadagnato da questo particolare; ma di sicuro non i 5/6 CV promessi, valore senza dubbio utopico!
Quello che voglio dire non è che sia in generale impossibile migliorare le prestazioni di un motore mettendoci le mani con l'aftermarket. Dico solo che ormai sta diventando sempre più complicato spingersi oltre quello che già le case fanno, considerando le possibilità progettuali sempre in evoluzione e senza dubbio non paragonabili a quelle anche di un buon produttore di accessori. Poi siamo daccordo che se uno leva il Cat e la vlv allo scarico e ci mette dei bei collettori fatti con i giusti crismi per intonare bene il motore (ma qui occorre scegliere o i bassi o gli alti e di solito si scelgono i secondi...), abbinato ad un finale aperto da 100 dB ed un filtro aria che si aspira anche i passeri, il tutto condito ad una bel lavoro di mappatura, si arriva a quel 5/6 anche 7% di incremento di prestazioni di cui si parlava. Che su un 1000 sono quella decina di CV abbondante che citavo. E siamo daccordo. Ma che motore si avrà adesso? Di sicuro un (più)mostro da pista, ovvio, ma ancora meno utilizzabile in strada (meno di quanto già non lo siano i 1000...), con un comportamento cadaverico ai bassi ed una curva di coppia che certo nn si potrà definire piatta... Per non parlare che con una moto così chiamano anche l'esercito pur di fermarti!
Rimanendo su cose più umane, se non si toccano i collettori, se si monta un finale, anche usandolo senza dBkiller (il che non è sempre sinonimo di aver uno scarico racing, in termini di diametri...), abbinato ad un filtro aria più permeabile ed una ritoccata assennata alla mappatura, si noterà una variazione di erogazione, un po' di cattiveria in più, in defnitiva un miglioramento del comportamento in termini "racing", legato però ad incrementi assoluti del 2/3%, enfatizzati, però da una probabile variazioni delle curve, questo sì tangibile. Ma prendere 5 CV a 10000 rpm o, meglio, 10 Nm di coppia, così da rendere più evidente la
spinta, la
sensazione, nn significa averli presi ovunque e soprattutto nei valori massimi...
Siamo daccordo?