Premessa: la seguente procedura è sconsigliata sui modelli dallo '07 in poi perché la centralina elettronica è sensibile alle variazioni di tensione.
Uno dei problemi fondamentali dell'impianto elettrico dell'Husqvarna 125 (e non solo questa ottavo di litro) è che essendo stato progettato a metà degli anni '90, con l'obbligo delle luci accese anche di giorno va in crisi e non riesce a caricare la batteria (da 4 miseri [Ah]), che si trova spesso e irrimediabilmente a terra se ci si vuole far vedere anche di giorno.
Al contrario di quel che spesso si pensa, con la batteria scarica accelerando le luci affievoliscono, gli indicatori di direzione non funzionano e neanche l'avvisatore acustico!
Si può ovviare a questi problemi montando un condensatore, (alcuni 50ini lo montano già di serie) la cui capacità approssimativa deve essere di 10'000[uF] (si legge MicroFarad) e una tensione di perforazione di 50[V] (Volt), simile a questo:
Se non si dispone di un condensatore così grosso, si può prendere in considerazione l'ipotesi di arrivare a quella capacità creando una rete capacitiva: Basta disporre di un saldatore a stagno di potenza possibilmente inferiore a 30 [W] (e ovviamente il filo di stagno per saldature). In sostanza si dispongono dei condensatori in parallelo (cioè mettendo tutti i morsetti del (+) collegati assieme e separatamente collegare assieme i morsetti del (-) ): le capacità si sommano e possiamo arrivare quindi ad ottenere un alto valore di capacità.
Esempio: disponiamo di due condensatori da 5000 [uF] come procedere??
I morsetti (+) sono stati collegati assieme tra di loro e i morsetti (-) idem: otteniamo cosi una capacità di 5000+5000[uF]=10'000[uF].
Ora possiamo rimuovere la batteria, e sostituirla con la capacità: basta montare il nostro condensatore (o rete capacitiva) accostando i morsetti del condensatore alla giusta polarità dell'impianto dove prima era alloggiata la batteria. Ma ATTENZIONE: se invertite i morsetti del (+) e del (-) il condensatore potrebbe esplodere! Si presti perciò la massima cautela nell'assicurarsi che niente sia invertito.
Nel mio caso ho dovuto creare una rete capacitiva, la cui capacità arriva a 8600 [uF] (cioè meno del consigliato) ma ciò non crea alcun problema. Ho saldato i morsetti in parallelo tramite filo di rame (24 [V]) e poi per collegare il tutto all'impianto elettrico ho arrotolato il filo attorno ai morsetti cilindrici della batteria.
Ecco il risultato:
Come potete vedere, c'è un tester collegato! questo per vedere i vari livelli di tensione.
A moto accesa e luci spente il tester rileva una tensione di 15[V] anziché 12 o 13 di quando vi è una batteria carica.
Per questo, il regolatore di tensione si scalda, trasforma infatti la tensione in eccesso in calore tramite effetto Joule.
Questa sotto è invece la tensione con le luci accese: poco più di 12 volt, cioè il giusto. Ecco perché la batteria non si ricarica ;) Basta perciò girare con le luci accese per evitare che il regolatore di tensione si scaldi... E visto che le luci di giorno sono obbligatorie il problema non si pone ;)
(purtroppo la scala di valori non si vede, ma potete comunque notare che la lancetta è meno inclinata..)
Basta richiudere la sella e ora non andrete in giro più a luci fievoli :)
Pregi e difetti della sostituzione
PRO:
- Minor peso (si tratta comunque di poco peso risparmiato)
- Ricavato un vano porta-oggetti al posto della batteria
- Nessun problema di scarica a moto accesa
- Costo dell'operazione (max 10 €)
CONTRO:
- Luci e frecce funzionanti solo a moto accesa
- Perdita memoria km parziali e vel max nel tachimetro (per le versioni 06+)
- Obbligo di girare a luci accese per evitare di sovraccaricare l'impianto (sempre se si può definire un "contro")
Spero di essermi reso utile per chi voglia attuare la modifica ;)
Francesco19
(Scarico di responsabilità: L'autore di questa guida e Motoclub Tingavert declinano ogni danno anche parziale derivante dall'utilizzo di questa procedura)