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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Caricare l'anteriore per avere più attrito??
3545183
3545183 Inviato: 30 Gen 2008 17:22
 

Calimar ha scritto:


Si parla di mettere giù la moto.

Se quello che dici fosse vero, potresti accelerare su un dritto, intorno ai 70km/h, premere sul manubrio da un lato e andare dritto con un bel grip.
Cosa che ovviamente non succede: se premi sul manubrio interno la moto va giù. E questo non ha niente a che vedere con il grip.

Vado a ingrassare la catena va...


Ma quale mettere giù!!!!!!!!
Si parla di tenuta, altro che mettere giù!!!!!!!!!!!!!!!!
Vado ad ingrassare il cardano.......!
 
3547012
3547012 Inviato: 30 Gen 2008 20:14
 

peccato che sto topic prenda una "piega" un pò troppo polemica.
trovo le varie opinioni ogniuna con le sue ragioni ed ora penso di aver capito come funziona.
non ci sono regole per affrontare le curve in percorrenza o meglio non cè una regola assoluta perchè, quotando qualcuno,
DIPENDE icon_lol.gif
per inciso non credo proprio che "dipende " sia sinonimo di "non so" anzi .
quì si disquisisce di una cosa che non è imbrigliabile in una formula perchè le variabili sono infinite e siccome ogni minima variazione può incidere anche in maniera profonda sul comportamento della moto, significa che "dipende". icon_rolleyes.gif
 
3547914
3547914 Inviato: 30 Gen 2008 21:29
 

Ma si dai riprendiamo seriamente, un po' ho/abbiamo anche cazzeggiato!
Con Calimar ci siamo fatti due risate in MP è tutto ok!
Anche Sandro ha la sua parte di ragione!
Ora riassumiamo seriamente. Si possono guidare le moto in 2/3 modi, in questo ha ragione Sandro, dipende, come dipende anche dalla moto che hai sotto il sedere.
E' anche vero che si può aumentare il grip in 2/3 modi, sempre se non si è superato il limite (con i carichi ovviamente).
Il discorso gomme è molto complesso, ci sono formule, derivate, composizione della gomma, temperatura, pressione di gonfiaggio, angolo di deriva, ecc. ecc., è molto complesso!
Per non parlare delle sospensioni, precarico, estenzione, compressione, anche questi parametri possono entrarci.
Una cosa a cui tengo molto, ho fatto il finto arrogante, in realtà non lo sono per nulla, a presto Matrix.

Ultima modifica di Matrix7117 il 31 Gen 2008 10:30, modificato 1 volta in totale
 
3549670
3549670 Inviato: 31 Gen 2008 9:14
 

Ma a che pro fare il finto arrogante? icon_rolleyes.gif

Comunque... il spingere sul manubrio in senso verticale non serve a nulla, non aumenta il carico perchè il baricnetro del tuo corpo non si sposta da nessuna parte. Lo spingere in senso orizzontale in inserimento per fare in modo che la moto scenda in piega e a centro curva per mantenere la piega mi può stare bene, spingere il semimanubrio esterno in uscita sempre in senso orizzontale mi sta ancora meglio perchè è l'unica maniera per generare una coppia di ribaltamento contraria che serve a riaddrizzare la moto..

Per quanto riguarda il posizionamento delle pedane avanti o indietro...

Io ho sempre sostenuto una tesi... che è poi la tesi della comodità... comodità di manovre che è poi la stessa tesi che anche l'articolo riporta, che poi tendenzialmente molti preferiscono un arretramento delle pedane mi sta bene, mi sta bene anche il discorso che essendo arretrete e più vicine alla ruota posteriore si sentono meglio i movimenti che il retrotreno compie. Mi sta benissimo anche il fatto che tendenzialmente un arretramento delle stesse producono sul corpo una leggera rotazione che sposta leggermente il baricentro in avanti... e lì torniamo col discorso iniziale e il mio DIPENDE in funzione delle quote e tutto il resto.

Ho usato il termine tendenzialmente... perchè non esiste un punto fisso di partenza... ci sono moto che escono originali con pedane molto arretrate già di loro e altre che sono molto avanzate, pertanto un bel DIPENDE ci sta anche qui... in funzione del punto di attacco originale. Una prova elementare è provare a guidare appoggiando i piedi sulle pedane del passeggero che sono ovviamente ed eccessivamente arretrate, nonostante che la posizione sia vicinissima al perno ruota e nonostante che il buisto assuma una posizione quasi obbligatoria sdraiata in avanti.. difficilmente si potrà guidare rilassati e agili... anzi i cambi di direzione diventeranno una bella impresa.

Io per esempio guido col sedere e ascolto la moto con quello tanto da preferire una posizione di pedane leggermente più avanzata della media dei piloti.. perchè è una posizione che mi permette di spingere forte e senza spreco di sforzo quando e come mi pare... ma ovviamente è un discorso molto soggettivo..


Aggiungo una cosa:
Matrix sostiene che tutto questo influisca sul grip... io al contrario sostengo che influisca sul feeling di guida.
Non è perchè voglio avere ragione, ma spiego cosa si intende per "feeling".
Il feeling è la confidenza, la confidenza che il mezzo o il nostro stile di guida genera o che comunque ci restituisce. In pratica quando si cerca di guidare al limite bosogna sentire le ruote e il loro movimento il più possibile, io sostengo che il maggior carico sull'anteriore può (nei casi dove richiesto) aumentare questo fattore che è il più importante di tutti, anche più del grip stesso...
Se avete grip 100 ma la moto non da' confidenza voi come chiunque ne sfrutterà solamente 80... se invece la moto genera molta confidenza e ipoteticamente avete 95 di grip.. non dico che arriverete a sfruttarlo tutto ma dico che potreste usarne 90 in maniera più precisa, sicura ed oculata.

Riassumo infine il concetto di grip massimo e grip utile... quando ho usato il termine teoricamente mi riferivo al grip massimo assoluto che non varia in gunzione dei carichi (ovviamente se non si esagera coi carichi da portare al limite del collasso la gomma stessa) ma solo in funzione della tipologia di gomma e da tutto quello che sta dietro alla gomma, questo discorso ovviamente è certo lontano dalla pratica che vede l'interazione con le perturbazioni stradali che portano via parte del grip disponibile teorico lasciando un grip utile inferiore...(quando è negativo si cade); poi queste perturbazioni vengono filtrate dalle sospensioni che se ben settate riescono contenere la perdita di grip e riportarlo a valori accettabili che difficilmente saranno valori uguali al grip massimo... ma si cerca di avvicinarli il più possibile.

Non a caso si dice che le sospensioni generano grip... in effetti non è che lo generano ma contengono il danno.

Ovviamente le sospensioni lavorano in funzione del carico e quindi il carico stesso è indice di grip utile finale.

Spero di essere stato sufficentemente chiaro

Ultima modifica di sandro76 il 31 Gen 2008 9:57, modificato 1 volta in totale
 
3549766
3549766 Inviato: 31 Gen 2008 9:35
 

Sandro76 ha scritto:
Io per esempio guido col sedere e ascolto la moto con quello


Insomma Sandro... guidi col culo.... e ascolti anche la musica con il culo!!! icon_mrgreen.gif
 
3549965
3549965 Inviato: 31 Gen 2008 10:09
 

Certo! il culo è il miglior sensore del corpo icon_mrgreen.gif
 
3550031
3550031 Inviato: 31 Gen 2008 10:17
Oggetto: Re: caricare l´anteriore per avere più attrito???
 

rivolto a de_corsa
de_corsa ha scritto........

"ASSOLUTAMENTE NO!

icon_exclaim.gif è possibile percorrere velocemente una curva perfino (per assurdo, ma non è impossibile) con la ruota anteriore sollevata da terra, se si riesce a fornire al sistema una coppia sterzante (ad esempio attraverso una resistenza aerodinamica fuori asse, ma non solo)!!

Aumentare il carico sull'anteriore non può in nessun modo aumentare l'aderenza se non nel caso (ma qui introduciamo un altro parametro) si abbia a che fare con mescole talmente... rocciose da aver bisogno di un certo carico minimo (normale alla sede stradale) per deformarsi in modo tale da potersi aggrappare all'asfalto!!!
Nella maggior parte dei casi, in genere, caricando maggiormente l'avantreno il comportamento della moto diventa più sottosterzante e ciò, tradotto analiticamente, significa che l'angolo di deriva* della gomma anteriore aumenta e quello della gomma posteriore diminuisce!!

icon_arrow.gif se fosse come dici tu, le 800GP svolterebbero più veloce delle 125GP ed i Truck da competizione più velocemente dei karts: e questo è intuitivamente impossibile, anche senza scervellarsi in analisi dinamiche."



Credo di capire cosa vuoi dire ma mi permetto di esprimere un mio parere che vorrei giudicassi.

premettendo che non bisogna superare il 100% dell'aderenza disponibile, AUMENTANDO IL CARICO (LA FORZA) SULL'ANTERIORE L'ADERENZA
AUMENTA (se metto una cassaforte su un tappeto , non riesco piu' a spostarlo)
certo , quando si parla di una ruota anteriore in curva questa forza data
da una massa piu' elevata diventa adirittura contoproducente x via dalla forza centrifuga che genera.
ok
ma il PESO non e' l'unica forza o CARICO che posso generare x fare aderire una ruota: es. mi viene in mente la forza generata da un alettone, dall'effetto venturi, da un magnete. queste forze hanno ,credo, piu' una prevalenza verticale ed incidono meno su quella centrifuga .

(infatti la lotus con le "minigonne" curvava a velocita' maggiori all'epoca perche' CARICAVA le gomme (> aderenza) senza aumenti di massa ,chiamiamola, statica

Allora a mio avviso , se cio' e' vero, si puo' parlare di forze " buone" e di forze "cattive" che CARICANO (in questo caso l'anteriore)

In moto un modo x caricare l'anteriore in curva (dove abbiamo l'effetto della forza centrifuga) con forze "buone" e' quello di sfruttare il traferimento di carico dato dall'azione frenante e dalle spinte sul semimanbrio interno e sulla pedana.

contemporaneamente e sempre relativamente all'assetto della moto tenendo il peso del pilota (che genera forza "cattiva") arretrato.

ovviamente piu' pieghi piu' molli i freni x non superare il limite di aderenza.

prima di rispondermi , pensa, se fosse vero quello che hai scritto "Aumentare il carico sull'anteriore non può in nessun modo aumentare l'aderenza"
cosa succederebbe se entrassi in curna a 150 kmh all'ora e tirassi la frizione senza frenare tanto non serve a niente caricare o aumentare il carico sull'anteriore . anche se altri piloti che caricano entrano a 160 kmh

in altre parole , non sono un tecnico, ma mi sembra di capire che se il VETTORE forza perpendicolare e' superiore al VETTORE forza paralleo al suolo (insomma quello generato della forza centrifuga) l'aderenza aumenta, eccome
fino a costringermi ad utilizzare mescole e carcasse diverse x sopportare ed ottimizzare carichi piu' elevati.

in una recente intervista l'ex compagno di valentino rossi dichiara che mediamente valentino utilizza mescole piu' dure rispetto alla concorrenza. questo potrebbe indicare che egli riesca a caricare (dio solo sa come fa) maggiormente gli pneumatici rispetto agli avversari.

infine e' anche vero che vale tutto ed il contrario di tutto in quanto ci sono piloti che vanno fortissimo guidando molto avanti e viceversa altri che guidano piuttosto arretrati.

Ultima modifica di stefano1960 il 31 Gen 2008 10:40, modificato 1 volta in totale
 
3550175
3550175 Inviato: 31 Gen 2008 10:35
Oggetto: Re: caricare l´anteriore per avere più attrito???
 

stefano1960 ha scritto:
rivolto a de_corsa
de_corsa ha scritto........

"ASSOLUTAMENTE NO!

icon_exclaim.gif è possibile percorrere velocemente una curva perfino (per assurdo, ma non è impossibile) con la ruota anteriore sollevata da terra, se si riesce a fornire al sistema una coppia sterzante (ad esempio attraverso una resistenza aerodinamica fuori asse, ma non solo)!!

Aumentare il carico sull'anteriore non può in nessun modo aumentare l'aderenza se non nel caso (ma qui introduciamo un altro parametro) si abbia a che fare con mescole talmente... rocciose da aver bisogno di un certo carico minimo (normale alla sede stradale) per deformarsi in modo tale da potersi aggrappare all'asfalto!!!
Nella maggior parte dei casi, in genere, caricando maggiormente l'avantreno il comportamento della moto diventa più sottosterzante e ciò, tradotto analiticamente, significa che l'angolo di deriva* della gomma anteriore aumenta e quello della gomma posteriore diminuisce!!

icon_arrow.gif se fosse come dici tu, le 800GP svolterebbero più veloce delle 125GP ed i Truck da competizione più velocemente dei karts: e questo è intuitivamente impossibile, anche senza scervellarsi in analisi dinamiche."



Credo di capire cosa vuoi dire ma mi permetto di esprimere un mio parere che vorrei giudicassi.

premettendo che non bisogna superare il 100% dell'aderenza disponibile, AUMENTANDO IL CARICO (LA FORZA) SULL'ANTERIORE L'ADERENZA
AUMENTA (se metto una cassaforte su un tappeto , non riesco piu' a spostarlo)
certo , quando si parla di una ruota anteriore in curva questa forza data
da una massa piu' elevata diventa adirittura contoproducente x via dalla forza centrifuga che genera.
ok
ma il PESO non e' l'unica forza o CARICO che posso generare x fare aderire una ruota: es. mi viene in mente la forza generata da un alettone, dall'effetto venturi, da un magnete. queste forze hanno ,credo, piu' una prevalenza verticale ed incidono meno su quella centrifuga .

(infatti la lotus con le "minigonne" curvava a velocita' maggiori all'epoca perche' CARICAVA le gomme (> aderenza) senza aumenti di massa ,chiamiamola, statica

Allora a mio avviso , se cio' e' vero, si puo' parlare di forze " buone" e di forze "cattive" che CARICANO (in questo caso l'anteriore)

In moto un modo x caricare l'anteriore in curva (dove abbiamo l'effetto della forza centrifuga) con forze "buone" e' quello di sfruttare il traferimento di carico dato dall'azione frenante e dalle spinte sul semimanbrio interno e sulla pedana.

contemporaneamente e sempre relativamente all'assetto della moto tenendo il peso del pilota (forza "cattiva") arretrato.

ovviamente piu' pieghi piu' molli i freni x non superare il limite di aderenza.

prima di rispondermi , pensa, se fosse vero quello che hai scritto "Aumentare il carico sull'anteriore non può in nessun modo aumentare l'aderenza"
cosa succederebbe se entrassi in curna a 150 kmh all'ora e tirassi la frizione senza frenare tanto non serve a niente caricare o aumentare il carico sull'anteriore . anche se altri piloti che caricano entrano a 160 kmh

in altre parole , non sono un tecnico, ma mi sembra di capire che se il VETTORE forza perpendicolare e' superiore al VETTORE forza paralleo al suolo (insomma quello generato della forza centrifuga) l'aderenza aumenta, eccome
fino a costringermi ad utilizzare mescole e carcasse diverse x sopportare ed ottimizzare carichi piu' elevati.

in una recente intervista l'ex compagno di valentino rossi dichiara che mediamente valentino utilizza mescole piu' dure rispetto alla concorrenza. questo potrebbe indicare che egli riesca a caricare (dio solo sa come fa) maggiormente gli pneumatici rispetto agli avversari.

infine e' anche vero che vale tutto ed il contrario di tutto in quanto ci sono piloti che vanno fortissimo guidando molto avanti e viceversa altri che guidano piuttosto arretrati.




Concordo con te Stefano!
 
3550189
3550189 Inviato: 31 Gen 2008 10:36
 

sandro76 ha scritto:
Ma a che pro fare il finto arrogante? icon_rolleyes.gif

Comunque... il spingere sul manubrio in senso verticale non serve a nulla, non aumenta il carico perchè il baricnetro del tuo corpo non si sposta da nessuna parte. Lo spingere in senso orizzontale in inserimento per fare in modo che la moto scenda in piega e a centro curva per mantenere la piega mi può stare bene, spingere il semimanubrio esterno in uscita sempre in senso orizzontale mi sta ancora meglio perchè è l'unica maniera per generare una coppia di ribaltamento contraria che serve a riaddrizzare la moto..

Per quanto riguarda il posizionamento delle pedane avanti o indietro...

Io ho sempre sostenuto una tesi... che è poi la tesi della comodità... comodità di manovre che è poi la stessa tesi che anche l'articolo riporta, che poi tendenzialmente molti preferiscono un arretramento delle pedane mi sta bene, mi sta bene anche il discorso che essendo arretrete e più vicine alla ruota posteriore si sentono meglio i movimenti che il retrotreno compie. Mi sta benissimo anche il fatto che tendenzialmente un arretramento delle stesse producono sul corpo una leggera rotazione che sposta leggermente il baricentro in avanti... e lì torniamo col discorso iniziale e il mio DIPENDE in funzione delle quote e tutto il resto.

Ho usato il termine tendenzialmente... perchè non esiste un punto fisso di partenza... ci sono moto che escono originali con pedane molto arretrate già di loro e altre che sono molto avanzate, pertanto un bel DIPENDE ci sta anche qui... in funzione del punto di attacco originale. Una prova elementare è provare a guidare appoggiando i piedi sulle pedane del passeggero che sono ovviamente ed eccessivamente arretrate, nonostante che la posizione sia vicinissima al perno ruota e nonostante che il buisto assuma una posizione quasi obbligatoria sdraiata in avanti.. difficilmente si potrà guidare rilassati e agili... anzi i cambi di direzione diventeranno una bella impresa.

Io per esempio guido col sedere e ascolto la moto con quello tanto da preferire una posizione di pedane leggermente più avanzata della media dei piloti.. perchè è una posizione che mi permette di spingere forte e senza spreco di sforzo quando e come mi pare... ma ovviamente è un discorso molto soggettivo..


Aggiungo una cosa:
Matrix sostiene che tutto questo influisca sul grip... io al contrario sostengo che influisca sul feeling di guida.
Non è perchè voglio avere ragione, ma spiego cosa si intende per "feeling".
Il feeling è la confidenza, la confidenza che il mezzo o il nostro stile di guida genera o che comunque ci restituisce. In pratica quando si cerca di guidare al limite bosogna sentire le ruote e il loro movimento il più possibile, io sostengo che il maggior carico sull'anteriore può (nei casi dove richiesto) aumentare questo fattore che è il più importante di tutti, anche più del grip stesso...
Se avete grip 100 ma la moto non da' confidenza voi come chiunque ne sfrutterà solamente 80... se invece la moto genera molta confidenza e ipoteticamente avete 95 di grip.. non dico che arriverete a sfruttarlo tutto ma dico che potreste usarne 90 in maniera più precisa, sicura ed oculata.

Riassumo infine il concetto di grip massimo e grip utile... quando ho usato il termine teoricamente mi riferivo al grip massimo assoluto che non varia in gunzione dei carichi (ovviamente se non si esagera coi carichi da portare al limite del collasso la gomma stessa) ma solo in funzione della tipologia di gomma e da tutto quello che sta dietro alla gomma, questo discorso ovviamente è certo lontano dalla pratica che vede l'interazione con le perturbazioni stradali che portano via parte del grip disponibile teorico lasciando un grip utile inferiore...(quando è negativo si cade); poi queste perturbazioni vengono filtrate dalle sospensioni che se ben settate riescono contenere la perdita di grip e riportarlo a valori accettabili che difficilmente saranno valori uguali al grip massimo... ma si cerca di avvicinarli il più possibile.

Non a caso si dice che le sospensioni generano grip... in effetti non è che lo generano ma contengono il danno.

Ovviamente le sospensioni lavorano in funzione del carico e quindi il carico stesso è indice di grip utile finale.

Spero di essere stato sufficentemente chiaro


Non ho ben capito, cosa io ritengo che influisca sul grip e tu sul feeling?
 
3550236
3550236 Inviato: 31 Gen 2008 10:41
 

Il carico
 
3550247
3550247 Inviato: 31 Gen 2008 10:42
 

sandro76 ha scritto:
spingere il semimanubrio esterno in uscita sempre in senso orizzontale mi sta ancora meglio perchè è l'unica maniera per generare una coppia di ribaltamento contraria che serve a riaddrizzare la moto..


uhm ecco io della guida sportiva spinta sono poco esperto, però non ho l'impressione di tirar su la moto spingendo sull'esterno... la tiro giù con la spinta sull'interno, ma a parte nelle S (in cui ovviamente cambio "mano" a metà)... l'impressione è che sia il gas a tirarla su. Erro?

Citazione:
Spero di essere stato sufficentemente chiaro


Chiaro come un lago senza fango sir... come il cielo d'estate sempre blu!
(parafrasando alex delarge)
 
3550532
3550532 Inviato: 31 Gen 2008 11:21
 

Certo calimar, considera che se hai 1000 fattori che ti permettono di far curvare una moto per farla uscire dalla curva ne hai 2000.

Tu sei in curva e decidi che è ora di riaddrizzare la moto puoi quindi contare su diversi fattori:

-Effetto giroscopico di tutti gli organi in rotazione
-Trazione del posteriore generata dal motore
-Coppia di ribaltamento che puoi applicare sulla pedana esterna
-Rotazione dello sterzo che ribalta la moto dalla parte opposta per inerzia

Una domanda... a motore spento o in folle.. pensi di poter riuscire ad uscire dalla curva? Si, perchè vai ad utilizzare gli altri 3 fattori.

Che poi la forza dominante sia quella di trazione in uscita non ne dubito, perchè è quella di entità maggiore a confronto delle altre... però come per il caso di un inserimento veloce anche qui l'interazione di tutti i fattori viene incontro alla rapidità.
Non a caso in molti corsi di guida veloce ti fanno praticare alcuni giri di pista mantenendo sempre la marcia più alta... proprio per costringere il pilota a sfruttare il più possibile gli altri fattori.... e ti dirò... in media funziona molto bene questo tipo di approccio.

In una curva presa singolarmente di solito in uscita non si forza più di tanto quindi non c'è neanche troppo bisogno di forzare, ma nelle esse dove devi avere lo scambio il più repentino possibile.... tutto fa' brodo.

Il discorso legato a spingere il semimanubrio esterno per raddrizzare sarebbe anche qui da approfondire in quanto è legato alla geometria dello sterzo... ad esempio in una moto con pochissima avancorsa questo metodo diventa pericoloso perchè tende a chiudere lo sterzo perchè va' a richiedere grip ulteriore all'anteriore il quale avendo già poco effetto raddrizzante fa' in maniera che sia poco modulabile la forza che imprimiamo sul semimanubrio.... poi uno molto sensibile ce la fa' comunque...


Aggiungo.... se hai mai seguito gare di minimoto... nella categoria junior A si vede la vera guida del pilota, proprio perchè i motori hanno una potenza infima e non possono avvantaggiarsi più di tanto con questo stratagemma... se guardi invece i senior che hanno motori ben più potenti noti che hanno una guida diversa più scorbutica e aggressiva, perchè non sono abituati a sfruttare bene tutti i fattori in gioco e si avvalgono più che altro della forza più marcata... quella del motore.

In generale infatti quelli che guidano meglio nella senior sono quelli che hanno iniziato con le moto da junior perchè in parte si portano dietro questo stile di guida molto più completo e redditizio.

E' per lo stesso motivo che l'esperienza vuole che i neopiloti imparino prima a guidare cilindrate piccole piùttosto di entrare subito nel mondo delle corse con motori potenti.

Ultima modifica di sandro76 il 31 Gen 2008 11:30, modificato 2 volte in totale
 
3550583
3550583 Inviato: 31 Gen 2008 11:27
 

sandro76 ha scritto:
Il carico


Confermo, può influire sul grip e di conseguenza sul feeling, ovviamente il contrario mi sembra un po' difficile!
 
3550595
3550595 Inviato: 31 Gen 2008 11:29
 

sandro76 ha scritto:
Certo calimar, considera che se hai 1000 fattori che ti permettono di far curvare una moto per farla uscire dalla curva ne hai 2000.

Tu sei in curva e decidi che è ora di riaddrizzare la moto puoi quindi contare su diversi fattori:

-Effetto giroscopico di tutti gli organi in rotazione
-Trazione del posteriore generata dal motore
-Coppia di ribaltamento che puoi applicare sulla pedana esterna
-Rotazione dello sterzo che ribalta la moto dalla parte opposta per inerzia

Una domanda... a motore spento o in folle.. pensi di poter riuscire ad uscire dalla curva? Si, perchè vai ad utilizzare gli altri 3 fattori.

Che poi la forza dominante sia quella di trazione in uscita non ne dubito, perchè è quella di entità maggiore a confronto delle altre... però come per il caso di un inserimento veloce anche qui l'interazione di tutti i fattori viene incontro alla rapidità.
Non a caso in molti corsi di guida veloce ti fanno praticare alcuni giri di pista mantenendo sempre la marcia più alta... proprio per costringere il pilota a sfruttare il più possibile gli altri fattori.... e ti dirò... in media funziona molto bene questo tipo di approccio.

In una curva presa singolarmente di solito in uscita non si forza più di tanto quindi non c'è neanche troppo bisogno di forzare, ma nelle esse dove devi avere lo scambio il più repentino possibile.... tutto fa' brodo.

Il discorso legato a spingere il semimanubrio esterno per raddrizzare sarebbe anche qui da approfondire in quanto è legato alla geometria dello sterzo... ad esempio in una moto con pochissima avancorsa questo metodo diventa pericoloso perchè tende a chiudere lo sterzo perchè va' a richiedere grip ulteriore all'anteriore il quale avendo già poco effetto raddrizzante fa' in maniera che sia poco modulabile la forza che imprimiamo sul semimanubrio.... poi uno molto sensibile ce la fa' comunque...


Aggiungo.... se hai mai seguito gare di minimoto... nella categoria junior A si vede la vera guida del pilota, proprio perchè i motori hanno una potenza infima e non possono avvantaggiarsi più di tanto con questo stratagemma... se guardi invece i senior che hanno motori ben più potenti noti che hanno una guida diversa più scorbutica e aggressiva, perchè non sono abituati a sfruttare bene tutti i fattori in gioco e si avvalgono più che altro della forza più marcata... quella del motore.

In generale infatti quelli che guidano meglio nella senior sono quelli che hanno iniziato con le moto da junior perchè in parte si portano dietro questo stile di guida molto più completo e redditizio.


Concordo pienamente.
 
3550618
3550618 Inviato: 31 Gen 2008 11:33
 

Citazione:
spingere il semimanubrio esterno in uscita sempre in senso orizzontale mi sta ancora meglio perchè è l'unica maniera per generare una coppia di ribaltamento contraria che serve a riaddrizzare la moto..


Mi autocito perchè ho visto un errore... la frase fondamentalemnte è giusta ma bisogna sostituire il termine "l'unica maniera" con "una delle maniere"
 
3552325
3552325 Inviato: 31 Gen 2008 14:47
 

oi ma allora matrix non ti sei proprio convinto di quello che diciamo icon_twisted.gif
io purtroppo la vedo come dicono de corsa ed altri talmente in modo chiaro che non riesco a capire come si possa dire il contrario: il peso se stai per esempio dritto aumenta l'aderenza, grava in modo perpendicolare sull'asfalto, ma quando curvi non te ne fai niente di questo aumento di aderenza perchè il peso diventa tutta forza centrifuga in più! Insomma detto velocemente perchè tanto lo hanno già detto più volte e meglio...



x stefano: in realtà anche se stai impennando la coppia sterzante la hai lo stesso girando il manubrio, infatti hai l'effetto giroscopico della ruota anteriore che anche se in aria fa si che si piega la moto, basta che vedi qulunque cosa faccia dei salti, tipo le moto che fanno freestyle, ginano il manubrio a sinistra e la moto si piega a destra...oppure non so se hai mai visto i monster truck radiocomandati, quando li fai saltare e vedi che si stanno piegando in aria da una parte usi lo sterzo (anche se in aria) per farli mettere dritti
 
3552429
3552429 Inviato: 31 Gen 2008 14:55
 

Iaco ha scritto:
oi ma allora matrix non ti sei proprio convinto di quello che diciamo icon_twisted.gif
io purtroppo la vedo come dicono de corsa ed altri talmente in modo chiaro che non riesco a capire come si possa dire il contrario: il peso se stai per esempio dritto aumenta l'aderenza, grava in modo perpendicolare sull'asfalto, ma quando curvi non te ne fai niente di questo aumento di aderenza perchè il peso diventa tutta forza centrifuga in più! Insomma detto velocemente perchè tanto lo hanno già detto più volte e meglio...



x stefano: in realtà anche se stai impennando la coppia sterzante la hai lo stesso girando il manubrio, infatti hai l'effetto giroscopico della ruota anteriore che anche se in aria fa si che si piega la moto, basta che vedi qulunque cosa faccia dei salti, tipo le moto che fanno freestyle, ginano il manubrio a sinistra e la moto si piega a destra...oppure non so se hai mai visto i monster truck radiocomandati, quando li fai saltare e vedi che si stanno piegando in aria da una parte usi lo sterzo (anche se in aria) per farli mettere dritti


Iaco ricominciamo tutto da capo? Spero di no!
Io non la vedo assolutamente come De_corsa.
 
3552574
3552574 Inviato: 31 Gen 2008 15:07
 

sandro76 ha scritto:
Certo calimar, considera che se hai 1000 fattori che ti permettono di far curvare una moto per farla uscire dalla curva ne hai 2000.

Tu sei in curva e decidi che è ora di riaddrizzare la moto puoi quindi contare su diversi fattori:

-Effetto giroscopico di tutti gli organi in rotazione
-Trazione del posteriore generata dal motore
-Coppia di ribaltamento che puoi applicare sulla pedana esterna
-Rotazione dello sterzo che ribalta la moto dalla parte opposta per inerzia

Una domanda... a motore spento o in folle.. pensi di poter riuscire ad uscire dalla curva? Si, perchè vai ad utilizzare gli altri 3 fattori.

Che poi la forza dominante sia quella di trazione in uscita non ne dubito, perchè è quella di entità maggiore a confronto delle altre... però come per il caso di un inserimento veloce anche qui l'interazione di tutti i fattori viene incontro alla rapidità.
Non a caso in molti corsi di guida veloce ti fanno praticare alcuni giri di pista mantenendo sempre la marcia più alta... proprio per costringere il pilota a sfruttare il più possibile gli altri fattori.... e ti dirò... in media funziona molto bene questo tipo di approccio.

In una curva presa singolarmente di solito in uscita non si forza più di tanto quindi non c'è neanche troppo bisogno di forzare, ma nelle esse dove devi avere lo scambio il più repentino possibile.... tutto fa' brodo.

Il discorso legato a spingere il semimanubrio esterno per raddrizzare sarebbe anche qui da approfondire in quanto è legato alla geometria dello sterzo... ad esempio in una moto con pochissima avancorsa questo metodo diventa pericoloso perchè tende a chiudere lo sterzo perchè va' a richiedere grip ulteriore all'anteriore il quale avendo già poco effetto raddrizzante fa' in maniera che sia poco modulabile la forza che imprimiamo sul semimanubrio.... poi uno molto sensibile ce la fa' comunque...


Aggiungo.... se hai mai seguito gare di minimoto... nella categoria junior A si vede la vera guida del pilota, proprio perchè i motori hanno una potenza infima e non possono avvantaggiarsi più di tanto con questo stratagemma... se guardi invece i senior che hanno motori ben più potenti noti che hanno una guida diversa più scorbutica e aggressiva, perchè non sono abituati a sfruttare bene tutti i fattori in gioco e si avvalgono più che altro della forza più marcata... quella del motore.

In generale infatti quelli che guidano meglio nella senior sono quelli che hanno iniziato con le moto da junior perchè in parte si portano dietro questo stile di guida molto più completo e redditizio.

E' per lo stesso motivo che l'esperienza vuole che i neopiloti imparino prima a guidare cilindrate piccole piùttosto di entrare subito nel mondo delle corse con motori potenti.


molto interessante icon_biggrin.gif

volevo chiedere una cosa: come da avatar, ho un Ducati Monster e quindi non possiedo i semimanubri ma il manubrio "intero". Adoro al guida sportiva e da questo topic ho imparato davvero moltissimo! icon_biggrin.gif
La mia domanda è: avendo il manubrio intero, ho sicuramente meno sensibilità all'anteriore rispetto ai semi, ma dall'altra parte possiedo anche più "leva" diciamo, che mi permette di sfruttare di più questo elemento per cambiare direzione e per sfruttarlo sia in entrata di curva (con il controsterzo) sia in uscita di curva (con la coppia di ribaltamento di cui si parla)?

spero di aver reso un pò l'idea icon_mrgreen.gif
 
3552607
3552607 Inviato: 31 Gen 2008 15:10
 

sissi lo avevo capito icon_cool.gif vabbè o alla fine 'stica ognuno la pensa come vuole!
noi abbiamo cercato di spiegarci per farti cambiare idea, tu hai cercato di fare altrettanto...ma alla fine è solo una questione teorica perchè nessuno qui fa la motogp e deve andare al limite massimo ed oltre l'aderenza della gomma....
 
3552657
3552657 Inviato: 31 Gen 2008 15:13
 

Iaco ha scritto:
sissi lo avevo capito icon_cool.gif vabbè o alla fine 'stica ognuno la pensa come vuole!
noi abbiamo cercato di spiegarci per farti cambiare idea, tu hai cercato di fare altrettanto...ma alla fine è solo una questione teorica perchè nessuno qui fa la motogp e deve andare al limite massimo ed oltre l'aderenza della gomma....


Si però aspetta un attimo, dire che con l'aumento del carico l'aderenza diminuisce è un po' "eccessivo"!
Diciamo che se hai raggiunto già il limite diminuisce!
 
3553257
3553257 Inviato: 31 Gen 2008 16:18
 

Luka620Dark ha scritto:


molto interessante icon_biggrin.gif

volevo chiedere una cosa: come da avatar, ho un Ducati Monster e quindi non possiedo i semimanubri ma il manubrio "intero". Adoro al guida sportiva e da questo topic ho imparato davvero moltissimo! icon_biggrin.gif
La mia domanda è: avendo il manubrio intero, ho sicuramente meno sensibilità all'anteriore rispetto ai semi, ma dall'altra parte possiedo anche più "leva" diciamo, che mi permette di sfruttare di più questo elemento per cambiare direzione e per sfruttarlo sia in entrata di curva (con il controsterzo) sia in uscita di curva (con la coppia di ribaltamento di cui si parla)?

spero di aver reso un pò l'idea icon_mrgreen.gif


Che tu abbia i semimanubri o il manubrio intero non fa' alcuna differenza tutto l'avantreno fa' corpo unico e rigido... al massimo la larghezza può creare più o meno coppia e stabilità.
 
3555881
3555881 Inviato: 31 Gen 2008 20:33
 

premetto che di sicuro mi sono perso qualche passaggio in quanto ho riletto solo superficialmente questo topic al quale non ho avuto modo di replicare fin'ora. ma non ha una grande importanza:
la fisica nel frattempo non è cambiata icon_biggrin.gif

però mi è chiaro che l'equivoco sul quale sono basate le opinioni di matrix e qualcun'altro non è stato ancora superato e me ne dolgo, forse è anche colpa della mia esposizione che non ha ancora colto nel segno.

ad ogni modo, cercando di non ripetermi, dire che un trasferimento di carico su di un asse aumenti l'aderenza al suolo IN MODO DA POTER PERCORRERE LA CURVA PIU' VELOCEMENTE è semplicemente SBAGLIATO,
oltre che sotto l'aspetto fisico-teorico, lo è anche sotto l'aspetto brutalmente sperimentale, cosa che non è tanto facile da verificare se non oltrepassando il limite di aderenza*.

personalmente, oltre ad essere abbastanza padrone della teoria, come i più vecchi frequentatori del forum ben sanno, sono anche (stato) pilota e tecnico in pista con esperienze corsaiole di lungo corso...
e quindi mi pare chiaro che ciò che dico non mi risulta solo da pura cultura scientifico-teorica ma anche da una vita rincorsa ad ottenere le massime prestazioni, dai motori ma anche e sopratutto dalla ciclistica.
___________________________________

COROLLARIO SULLE LEGGI DELLA DINAMICA:

Assunto:
QUALSIASI ACCELERAZIONE O DECELERAZIONE LINEARE O CENTRIPETA DI UN CORPO SI DEVE CONSIDERARE APPLICATA AL BARICENTRO DEL CORPO.

icon_exclaim.gif basterebbe questo piccolo ripasso ad un qualsiasi libro di meccanica per capire l'assurdità di quento si cerca erroneamente di sostenere in questo topic.

icon_rolleyes.gif ma, come diceva il compianto giornalista e scrittore Indro Montanelli, "...la gente, da uno scritto, capisce quello che vuol capire, non quello che hai scritto!"

Ho già detto che QUELLO CHE S'IMMAGINA SIA PESO IN PIU' SULLA RUOTA ANTERIORE, spostandosi in avanti o "premendo" sul manubrio, IN REALTA' NON E' AFFATTO PESO (puro) ma una risultante inclinata esattamente come la risultante che tiene in equilibrio il sistema e che è dovuta a due forze: quella peso e quella centrifuga.
e questa risultante, ove più consistente, non può portare altro che ad un allargamento della traiettoria percorsa dall'avantreno, visto che la reazione normale dell'asfalto è da considerarsi infinita mentre è ben definita, e limitata, quella tangenziale!!!
QUINDI, IN DEFINITIVA, AD UN PEGGIORAMENTO DELL'ADERENZA!

non capisco, a questo punto, come sia possibile che un concetto così evidente anche nella guida (al limite*) rimanga oscuro per qualcuno, anche se non è la prima volta che incontro gente che si è costruita un'interpretazione della realtà tutta sua...
eppure mi sembravano abbastanza illuminanti gli esempi del giavellotto e delle disposizioni dei motori nelle auto!

*) IMPORTANTE: specifico "al limite" perché guidando al di sotto del limite di aderenza della gomma è facile illudersi, male interpretando una pura sensazione, di ricavare più aderenza davanti "caricando" di più l'avantreno.

ribadisco, infine, le solite eccezioni alla regola da ascrivere a particolari contingenze dovute alle caratteristiche delle gomme, taratura delle molle, ecc. che comunque non cambiano di una virgola il concetto che ho cercato di illustrare:
PIU' "PESO" (E QUINDI ANCHE PIU' MASSA) SU DI UN ASSE,
E MINORE SARA' LA SUA ADERENZA AL SUOLO SE SI CONSIDERA UNA SITUAZIONE DINAMICA.
icon_biggrin.gif una maggiore aderenza aumentando il peso si potrà ottenere solo riempendo di enciclopedie una libreria e cercando di farla scivolare sul pavimento...
icon_wink.gif
 
3557230
3557230 Inviato: 31 Gen 2008 22:35
 

Il problema NON è risolvibile con le normali leggi della fisica o meglio, lo sarebbe, se le forze esercitate dagli pneumatici fossero proporzionali al carico verticale (facendo quindi fede solamente al coefficiente di attrito)!
In realtà gli pneumatici sono soggetti al fenomeno della "saturazione" ovvero una volta caricati con un certo carico verticale (peso moto/macchina + effetti del trasferimento di carico) e, determinato un altro parametro fondamentale, (angolo di deriva, ma è meglio non entrare troppo nello specifico) non riescono più a fornire la forza laterale sufficiente a mantenere la moto o macchina in traiettoria.
Gli pneumatici "saturano" appunto quando il carico diventa "eccessivo" e la forza laterale fornita rimane pressochè costante!
Ecco il perchè dell'uso di alettoni (ad esempio) in formula 1, permettono di avere una forza laterale maggiore a parità di forza centrifuga ma il loro effetto è anch'esso utile fino a saturazione, dopo tale limite, si può fare solo una cosa, rallentare!
E quindi ecco il motivo dell'importanza vitale delle gomme, in qualsiasi gara a 2 o 4 ruote.
Quindi sostanzialmente la tesi dell'amico De_corsa NON E' APPLICABILE, gli mancano dei parametri di cui non tiene conto!
NON APPLICABILE non significa errata in assoluto.
 
3557863
3557863 Inviato: 1 Feb 2008 0:32
 

de_corsa ha scritto:
premetto che di sicuro mi sono perso qualche passaggio in quanto ho riletto solo superficialmente questo topic al quale non ho avuto modo di replicare fin'ora. ma non ha una grande importanza:
la fisica nel frattempo non è cambiata icon_biggrin.gif

però mi è chiaro che l'equivoco sul quale sono basate le opinioni di matrix e qualcun'altro non è stato ancora superato e me ne dolgo, forse è anche colpa della mia esposizione che non ha ancora colto nel segno.

ad ogni modo, cercando di non ripetermi, dire che un trasferimento di carico su di un asse aumenti l'aderenza al suolo IN MODO DA POTER PERCORRERE LA CURVA PIU' VELOCEMENTE è semplicemente SBAGLIATO,
oltre che sotto l'aspetto fisico-teorico, lo è anche sotto l'aspetto brutalmente sperimentale, cosa che non è tanto facile da verificare se non oltrepassando il limite di aderenza*.

personalmente, oltre ad essere abbastanza padrone della teoria, come i più vecchi frequentatori del forum ben sanno, sono anche (stato) pilota e tecnico in pista con esperienze corsaiole di lungo corso...
e quindi mi pare chiaro che ciò che dico non mi risulta solo da pura cultura scientifico-teorica ma anche da una vita rincorsa ad ottenere le massime prestazioni, dai motori ma anche e sopratutto dalla ciclistica.
___________________________________

COROLLARIO SULLE LEGGI DELLA DINAMICA:

Assunto:
QUALSIASI ACCELERAZIONE O DECELERAZIONE LINEARE O CENTRIPETA DI UN CORPO SI DEVE CONSIDERARE APPLICATA AL BARICENTRO DEL CORPO.

icon_exclaim.gif basterebbe questo piccolo ripasso ad un qualsiasi libro di meccanica per capire l'assurdità di quento si cerca erroneamente di sostenere in questo topic.

icon_rolleyes.gif ma, come diceva il compianto giornalista e scrittore Indro Montanelli, "...la gente, da uno scritto, capisce quello che vuol capire, non quello che hai scritto!"

Ho già detto che QUELLO CHE S'IMMAGINA SIA PESO IN PIU' SULLA RUOTA ANTERIORE, spostandosi in avanti o "premendo" sul manubrio, IN REALTA' NON E' AFFATTO PESO (puro) ma una risultante inclinata esattamente come la risultante che tiene in equilibrio il sistema e che è dovuta a due forze: quella peso e quella centrifuga.
e questa risultante, ove più consistente, non può portare altro che ad un allargamento della traiettoria percorsa dall'avantreno, visto che la reazione normale dell'asfalto è da considerarsi infinita mentre è ben definita, e limitata, quella tangenziale!!!
QUINDI, IN DEFINITIVA, AD UN PEGGIORAMENTO DELL'ADERENZA!

non capisco, a questo punto, come sia possibile che un concetto così evidente anche nella guida (al limite*) rimanga oscuro per qualcuno, anche se non è la prima volta che incontro gente che si è costruita un'interpretazione della realtà tutta sua...
eppure mi sembravano abbastanza illuminanti gli esempi del giavellotto e delle disposizioni dei motori nelle auto!

*) IMPORTANTE: specifico "al limite" perché guidando al di sotto del limite di aderenza della gomma è facile illudersi, male interpretando una pura sensazione, di ricavare più aderenza davanti "caricando" di più l'avantreno.

ribadisco, infine, le solite eccezioni alla regola da ascrivere a particolari contingenze dovute alle caratteristiche delle gomme, taratura delle molle, ecc. che comunque non cambiano di una virgola il concetto che ho cercato di illustrare:
PIU' "PESO" (E QUINDI ANCHE PIU' MASSA) SU DI UN ASSE,
E MINORE SARA' LA SUA ADERENZA AL SUOLO SE SI CONSIDERA UNA SITUAZIONE DINAMICA.
icon_biggrin.gif una maggiore aderenza aumentando il peso si potrà ottenere solo riempendo di enciclopedie una libreria e cercando di farla scivolare sul pavimento...
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[quote="de_corsa"#3555881]

salve de-corsa, ho sempre seguito con interesse i tuoi interventi motivati che fanno di te una persona credibile, stimabile, ed erudita in materia ma mi permetto (perdonami) di sottolineare che non ho trovato carino il tuo accostamento a montanelli (lui poteva dirlo, noi no) e il farci pesare il tuo "rango" di super esperto/tecnico/pilota (che non metto neanche in dubbio), scusami .

vorrei chiederi alcune delucidazioni sui mille dubbi che ho

1) se nelle tue spiegazioni ti riferisci a una percorrenza del mezzo uomo/macchina a velocita' costante , ad un entrata in curva , ad un uscita dalla stessa o a tutte le fasi di una curva

2) visto che sei anche un pilota, e vero o no che sfruttando i trasferimenti di carico e lo spostamento del baricentro col corpo e col beccheggio si puo'entrare piu' veloce in curva ed uscire piu' veloce cioe' fare la curva in minor tempo ottimizzando l'aderenza dei pneumatici?

3) se lo spostamento indietro del corpo nella prima fase della curva sposta il baricentro piu' indietro - in considerazione del fatto, come tu hai detto, che la forza centrifuga va applicata sullo stesso (baricentro)

ti ringrazio e perdonami per l'innocente tiratina di orecchie!!

Ultima modifica di stefano1960 il 1 Feb 2008 10:02, modificato 1 volta in totale
 
3558195
3558195 Inviato: 1 Feb 2008 8:31
 

Mi permetto di risponderti io, così se il de_co non mi corregge vuol dire che ho capito bene icon_mrgreen.gif

stefano1960 ha scritto:
...non ho trovato carino il tuo accostamento a montanelli (lui poteva dirlo, noi no)


Dissento cordialmente. Citandolo, ha lasciato a Montanelli stesso il credito, inoltre ha citato una regola che - oltre a Montanelli... - è nota in psicologia e in teoria della comunicazione: quello che dici non è quello che pensi, quello che l'altro sente non è quello che dici e quello che capisce non è quello che ha sentito. icon_smile.gif

Citazione:
e il farci pesare il tuo "rango" di super esperto/tecnico/pilota (che non metto neanche in dubbio).


Considerando che per due terzi del topic abbiamo affrontato il principio di autorità secondo cui i tester hanno ragione e tutti gli altri torto, non lo trovo fuori luogo... ma non voglio far l'avvocato, de_corsa è più che efficace nel difendersi da sé icon_smile.gif

Citazione:
1) se nelle tue spiegazioni ti riferisci a una percorrenza del mezzo uomo/macchina a velocita' costante , ad un entrata in curva , ad un uscita dalla stessa o a tutte le fasi di una curva


Quello che dice, essendo basato su leggi fisiche generali, si applica tutte le fasi della curva fatto salvo che deve essere mantenuta la postula:
de_corsa ha scritto:
*) IMPORTANTE: specifico "al limite" perché guidando al di sotto del limite di aderenza della gomma è facile illudersi, male interpretando una pura sensazione, di ricavare più aderenza davanti "caricando" di più l'avantreno.


Citazione:
2) visto che sei anche un pilota, e vero o no che sfruttando i trasferimenti di carico e lo spostamento del baricentro col corpo e col beccheggio si puo'entrare piu' veloce in curva ed uscire piu' veloce cioe' fare la curva in minor tempo ottimizzando l'aderenza dei pneumatici?


Sì, ma perché massimizzi l'impronta a terra del pneumatico tenendo la moto più dritta se ti sporgi all'interno (per esempio).... perché butti la moto in piega più velocemente e la tiri su più efficacemente sfruttando baricentro e spinte... e perché puoi frenare di più e accelerare più in fretta se col corpo BILANCI il trasferimento di carico che tende ad applicare un momento ribaltante (facendoti impennare o fare uno stoppie) e a scaricare uno dei due assi a favore dell'altro.

Citazione:
3) se lo spostamento indietro del corpo nella prima fase della curva sposta il baricentro piu' indietro - in considerazione del fatto, come tu hai detto, che la forza centrifuga va applicata sullo stesso (baricentro)


Qui faccio solo ipotesi, perché non ho abbastanza esperienza per valutare l'impatto dei vari fattori....
In entrata tu, frenando, schiacci la forcella, diminuisci l'avancorsa, e hai un generale trasferimento di carico in avanti - e quindi un leggero spostamento del baricentro in avanti per effetto della variazione delle geometrie.
Spostandoti indietro tu riporti il baricentro indietro di una certa quantità - se questo sia sufficiente a bilanciare parzialmente o totalmente o addirittura a ribaltare lo spostamento dipende dalla taratura delle molle, dall'avancorsa, dal peso del pilota e l'entità dello spostamento...
Ed è il massimo che posso fare icon_smile.gif

@de_corsa: Ma se non sto già guidando al limite di aderenza della gomma, non è corretto dire che il trasferimento di carico, applicando alla gomma una forza superiore, oltre a schiacciare le molle aumenta la pressione sulla gomma, aumentandone la superficie di contatto? A quel punto, se sono sotto il limite, caricare l'anteriore potrebbe essere un vantaggio (anche se di fatto diminuirei la pressione sul posteriore perdendo superficie di contatto... icon_rolleyes.gif)
 
3558433
3558433 Inviato: 1 Feb 2008 9:19
 

Certo Calimar, la tua ultima affermazione ci può stare...

ma se su grip 100 ne stai usando 80... l'aumento teorico di grip ad esempio a 110 per la maggiore impronta a terra... che te ne fai? sempre 80 ne stai sfruttando

Nella pratica poi oltre a sfruttare solo parte del grip... ottieni una deriva maggiore del pneumatico che ti porta ad allargare la traiettoria... magari di poco... ma certamente allarga e curvi più piano per ripristinare la traiettoria persa.
 
3558652
3558652 Inviato: 1 Feb 2008 9:54
 

Calimar ha scritto:
Mi permetto di risponderti io, così se il de_co non mi corregge vuol dire che ho capito bene icon_mrgreen.gif


ciao Calimar , per carita' , sono qui per capire ed imparare da Voi . Inoltre Vi ringrazio per la pazienza e la passione che mettete nel rispondere in maniera motivata ai vari quesiti e devo ditri che questo argomento nato da una domanda solo apparentemete banale mi interessa e mi intriga moltissimo. lasciami solo un piccolo margine di critica dicendo che non l'ho trovato "carino" ma solo perche' non ne ha bisogno! questo non significa che la mia stima sia diminuita.

mi interessa l'ultima frase che hai scritto che e' fondamentalmente il mio dubbio:

"@de_corsa: Ma se non sto già guidando al limite di aderenza della gomma, non è corretto dire che il trasferimento di carico, applicando alla gomma una forza superiore, oltre a schiacciare le molle aumenta la pressione sulla gomma, aumentandone la superficie di contatto? A quel punto, se sono sotto il limite, caricare l'anteriore potrebbe essere un vantaggio (anche se di fatto diminuirei la pressione sul posteriore perdendo superficie di contatto... )"

altra cosa: ci sara' pur un peso minimo ed un peso massimo per ogni gomma che parita' di condizioni aumenta l'aderenza in curva e che pur innescando la forza centrifuga sia vantaggioso?
cioe' e' vero che una moto piu' pesante gira meno veloce a parita' di condizioni ma una moto esageratamente leggera che fa? ci vorra' un minimo di peso?

e poi il pilota con i suoi movimenti puo' spostare il baricentro entro limiti ridotti, certo, ma allora e' come se potessi spostare il motore di una macchina un po' piu' avanti o un po' piu' indetro a seconda delle necessita' dinamiche di quel momento.

questi sono i miei dubbi e i miei quesiti!

Ultima modifica di stefano1960 il 1 Feb 2008 12:46, modificato 2 volte in totale
 
3558730
3558730 Inviato: 1 Feb 2008 10:04
 

Non c'è molto da discutere, fino ad un certo punto, la reazione è lineare, ovvero tanto più io la "carico" (cioè tanto più cerco di sfruttarne l'aderenza), tanto più la gomma, sotto lo sforzo imposto, si deforma e naturalmente più "tiene".

Conclusioni:

Il pneumatico segue essenzialmente due regole:

Angolo di Deriva. L'aderenza è proporzionale (non linearmente) alla deformazione del battistrada. Più premo sulla gomma in curva è più ho aderenza (ma non linearmente). Questo però fino a un limite che è proprio del pneumatico. Di qui in poi si va dritti.

Forza di attrito. Proporzionale al carico in modo lineare. Si ottiene moltiplicando il carico, più premo e più ho aderenza.

Posso però uscire di pista per entrambi questi fenomeni, per esempio:

Caricando troppo il pneumatico sull'asfalto lo deformo troppo ed esco di pista (deriva). Caricando il pneumatico sulla terra che, essendo sdrucciolevole, non ce la fa a "tenere" ed esco di pista (attrito).

Spero di essere stato chiaro nell'esposizione.
 
3573901
3573901 Inviato: 3 Feb 2008 11:34
 

ragazzi scusate ma sono fuori sede e non posso seguire assiduamente la discussione.
da un lato non mi meraviglia la sua vivacità: sono stato "al pubblico" per tanti anni e so bene che non è affatto raro che delle convinzioni errate - ma diffuse - assurgano al ruolo di verità universalmente accettata.

la risposta alla domanda di questo topic poteva essere un semplice "no" ma così non è stato perché senza una preparazione in fisica di base, cioè in meccanica statica e dinamica, alcune realtà abbastanza evidenti possono risultare oscure.
se reperite un libro di meccanica non è difficile fare chiarezza sull'argomento: basta studiarsi due capitoli...

--- vediamo un pò le domande poste direttamente a me, a partire dal mio ultimo intervento:


matrix ha scritto:


1) Il problema NON è risolvibile con le normali leggi della fisica o meglio, lo sarebbe, se le forze esercitate dagli pneumatici fossero proporzionali al carico verticale (facendo quindi fede solamente al coefficiente di attrito)!

2) In realtà gli pneumatici sono soggetti al fenomeno della "saturazione" ovvero una volta caricati con un certo carico verticale (peso moto/macchina + effetti del trasferimento di carico) e, determinato un altro parametro fondamentale, (angolo di deriva, ma è meglio non entrare troppo nello specifico) non riescono più a fornire la forza laterale sufficiente a mantenere la moto o macchina in traiettoria.
Gli pneumatici "saturano" appunto quando il carico diventa "eccessivo" e la forza laterale fornita rimane pressochè costante!

3) Ecco il perchè dell'uso di alettoni (ad esempio) in formula 1, permettono di avere una forza laterale maggiore a parità di forza centrifuga ma il loro effetto è anch'esso utile fino a saturazione, dopo tale limite, si può fare solo una cosa, rallentare!
E quindi ecco il motivo dell'importanza vitale delle gomme, in qualsiasi gara a 2 o 4 ruote.
Quindi sostanzialmente la tesi dell'amico De_corsa NON E' APPLICABILE, gli mancano dei parametri di cui non tiene conto!
NON APPLICABILE non significa errata in assoluto.


grazie della comprensione ma guarda che è la tua a non essere applicabile in quanto... errata in assoluto icon_smile.gif

1) icon_biggrin.gif come no? il problema è un normale problema di fisica: quali sarebbero le leggi di fisica "anormali", forse quelle che non conosci?
scusa della battuta icon_wink.gif

2) della saturazione degli pneumatici vedi a quanto da me accennato rispetto alla non linearità dell'aumento dell'attrito all'aumentare del carico VERTICALE (le altri componenti non c'interessano per quanto riguarda il solo attrito ma diventano fondamentali e prevalenti quando andiamo ad analizzare la dinamica del corpo)
e la cosa comunque non ha niente a che vedere - fino al limite d'aderenza - con la cosa di cui stiamo parlando: solo oltrepassando questo limite l'effetto finale può essere esplicativo sulla dinamica delle forze in gioco.

3) tra i tanti esempi che ho fatto io per farvi visualizzare la dinamica di un corpo in curva, l'esempio che hai fatto sulle superfici deportanti in F1 ecc. potrebbe essere quello che ti può aprire finalmente la mente sull'erroneità della tua tesi: sai perché sulle moto, a differenza delle auto, l'aderenza non può essere aumentata col carico aerodinamico?
icon_exclaim.gif se ci pensi bene e capisci perché, si smontano alla base tutte le tue convinzioni.
la risposta è:
perché una superficie deportante inclinata in curva come la moto (e non potrebbe essere altrimenti) fornirà una spinta sia verso il basso che verso l'esterno, esattamente come il "carico" in più che applichi spostandoti in avanti
e quindi non fornisce alcuna aderenza in più ma solo una resistenza all'avanzamento.
_____________

stefano ha scritto:

...

1) se nelle tue spiegazioni ti riferisci a una percorrenza del mezzo uomo/macchina a velocita' costante , ad un entrata in curva , ad un uscita dalla stessa o a tutte le fasi di una curva

2) visto che sei anche un pilota, e vero o no che sfruttando i trasferimenti di carico e lo spostamento del baricentro col corpo e col beccheggio si puo'entrare piu' veloce in curva ed uscire piu' veloce cioe' fare la curva in minor tempo ottimizzando l'aderenza dei pneumatici?

3) se lo spostamento indietro del corpo nella prima fase della curva sposta il baricentro piu' indietro - in considerazione del fatto, come tu hai detto, che la forza centrifuga va applicata sullo stesso (baricentro)
...


1) per non complicare le cose mi sono sempre riferito (ove non diversamente specificato) ad una traiettoria curva percorsa a raggio e velocità costanti e quindi ad un moto definito in fisica come "naturalmente accelerato" (verso il centro)
e quindi, fissando questi parametri, ho considerato gli effetti del trasferimento di carico sull'angolo di deriva delle gomme: è chiaro e lampante a questo punto che se sposti carico in avanti costringi il veicolo ad allargare la traiettoria

2) gli effetti del beccheggio e del trasferimento di carico naturale, cioè inerziale, hanno un effetto sostanzialmente negativo su qualsiasi cambiamento di traiettoria da rettilinea a curva e per il mantenimento della stessa traiettoria curva in quanto altro non sono che la manifestazione della forza d'inerzia che spinge un corpo a perseverare nel suo moto rettilineo uniforme (1a legge della dinamica)
spostandosi col corpo si possono in parte mitigare gli effetti del trasferimento di carico, come spostandosi indietro quando si frena per evitare il ribaltamento e caricare un pò la ruota posteriore per sfruttare la sua capacità di frenata.

3) certo che se ti sposti più indietro il baricentro arretra, almeno di un pò, considera però che la moto "sente" molto il corpo del pilota, per cui nella guida veloce è bene non agitarsi più di tanto in sella se si vuole conservare una stabilità che permetta il perfetto controllo del veicolo

icon_exclaim.gif nota a proposito di cambiamenti del baricentro (se ne è parlato):
icon_arrow.gif se si spinge con forza sulle pedane il baricentro generale del complesso moto/pilota si ALZA, anche se di pochissimo, non si abbassa!!
infatti l'effetto finale di tale manovra è quello di poter percorrere la stessa traiettoria alla stessa velocità con un'inclinazione leggerissimamente minore (e quindi con più margine)
oppure con margine e inclinazione uguali ma un pò più veloce
pensateci un pò icon_wink.gif
___________________

calimar ha scritto:

Ma se non sto già guidando al limite di aderenza della gomma, non è corretto dire che il trasferimento di carico, applicando alla gomma una forza superiore, oltre a schiacciare le molle aumenta la pressione sulla gomma, aumentandone la superficie di contatto? A quel punto, se sono sotto il limite, caricare l'anteriore potrebbe essere un vantaggio (anche se di fatto diminuirei la pressione sul posteriore perdendo superficie di contatto...


icon_smile.gif questo discorso vale solo se... sei fermo in garage e applichi una forza trasversale alla moto per farla scivolare di lato.
invece, con la moto in movimento in curva, spostando il baricentro in avanti aumenti sia il carico che la forza centrifuga in egual misura e... vince sempre lei perché il suo aumento è sempre inesorabilmente lineare mentre non lo è l'aumento di aderenza.
il discorso può però tornare valido, in barba (apparentemente) alle leggi della fisica, se si ha a che fare con tarature di molla forcella, carcasse e mescole particolarmente dure.
_________________________

stefano ha scritto:


1) ci sara' pur un peso minimo ed un peso massimo per ogni gomma che parita' di condizioni aumenta l'aderenza in curva e che pur innescando la forza centrifuga sia vantaggioso?

cioe' e' vero che una moto piu' pesante gira meno veloce a parita' di condizioni ma una moto esageratamente leggera che fa? ci vorra' un minimo di peso?

2) e poi il pilota con i suoi movimenti puo' spostare il baricentro entro limiti ridotti, certo, ma allora e' come se potessi spostare il motore di una macchina un po' piu' avanti o un po' piu' indetro a seconda delle necessita' dinamiche di quel momento.


1) esatto: ma se il peso (ovvero massa x accelerazione di gravità) tende a zero, vuol dire che anche la massa tende a zero visto che g è costante, quindi anche la sua forza centrifuga tende a zero e... non rimane più alcuna forza da contrastare!

2) esatto

matrix ha scritto:


1) Non c'è molto da discutere, fino ad un certo punto, la reazione è lineare, ovvero tanto più io la "carico" (cioè tanto più cerco di sfruttarne l'aderenza), tanto più la gomma, sotto lo sforzo imposto, si deforma e naturalmente più "tiene".

2) Conclusioni:

Il pneumatico segue essenzialmente due regole:

Angolo di Deriva. L'aderenza è proporzionale (non linearmente) alla deformazione del battistrada. Più premo sulla gomma in curva è più ho aderenza (ma non linearmente). Questo però fino a un limite che è proprio del pneumatico. Di qui in poi si va dritti.

Forza di attrito. Proporzionale al carico in modo lineare. Si ottiene moltiplicando il carico, più premo e più ho aderenza.

Posso però uscire di pista per entrambi questi fenomeni, per esempio:

Caricando troppo il pneumatico sull'asfalto lo deformo troppo ed esco di pista (deriva). Caricando il pneumatico sulla terra che, essendo sdrucciolevole, non ce la fa a "tenere" ed esco di pista (attrito).

Spero di essere stato chiaro nell'esposizione.


sei chiarissimo ma, come ti ho già fatto notare, parti da assunti di base erronei

1) valido solo a patto che consideri la sola componente verticale del carico, come ad esempio a veicolo FERMO.

2)
- come effetto della centrifuga, l'angolo di deriva è un risultato combinato dovuto principalmente alle deformazione della carcassa ed in seconda istanza allo scivolamento della gomma sull'asfalto;
- come effetto della velocità angolare è il contrario;
in pratica lo scivolamento della gomma aumenta con la velocità fino a diventare prevalente sulla determinazione dell'entità dell'angolo di deriva

3) considerazione valida, ma solo in caso di veicolo fermo, col veicolo in movimento (in curva) bisogna fare i conti con la centrifuga che ha l'effetto di allontanare sempre più dalla perpendicolare la risultante del sistema di forze:
- peso cioè massa del veicolo x accelerazione di gravità = costante
- massa relativa cioè massa x accelerazione centripeta = in costante aumento all'aumentare della velocità angolare.

icon_eek.gif ragazzi! un'ora e mezza per rispondervi!!!
 
3577286
3577286 Inviato: 3 Feb 2008 18:02
 

de_corsa ha scritto:
ragazzi scusate ma sono fuori sede e non posso seguire assiduamente la discussione.
da un lato non mi meraviglia la sua vivacità: sono stato "al pubblico" per tanti anni e so bene che non è affatto raro che delle convinzioni errate - ma diffuse - assurgano al ruolo di verità universalmente accettata.
...............la risposta alla domanda di questo topic poteva essere un semplice "no"

icon_eek.gif ragazzi! un'ora e mezza per rispondervi!!!


grazie De-corsa ma la risposta alla domanda del forum non e' NO! ma neanche SI' non perche' tu non abbia ragione ma solo perche' la domanda e' incompleta !!!! la risposta e' DIPENDE

"la domanda è la seguente:

per evitare di perdere l'anteriore è meglio caricare con tutto il peso possibile o togliere e dargli meno peso?

la domanda semplificata a quello che vorrei sapere è:

una maggiore forza peso sul pneumatico determina maggiore attrito tra gomma e asfalto come mamma fisica comanda o in moto la troppa forza applicata (già presente peso della moto e del passeggero-pilota più l'eventuale aggiunta ) determina "la goccia che fa traboccare il vaso" ovvero la goccia che ci fa perdere l'anteriore?
seconda domanda:
in condizioni di poca aderenza-bagnato valgono le stesse regole (se asciutto devo caricare,quando è bagnato devo caricare?)? "


allora ..... ho studiato la teoria!( solo parzlmente perche' chissa' quanti sono i fattori che intervegono in queste condizioni) e mi sono dato una risposta che vorrei valutassi ( x de-corsa) o valutaste attentamente!!


1) se stai frenando (o accelerando) con la moto dritta un maggior peso o carico parziale su una ruota ti permette di avere piu' aderenza sulla stessa e quindi di applicare una forza maggiore (col freno ( o con l'acceleratore) ) .
non e' finita
l'ADERENZA dipende principalmente da due fattori: il COEFF. di ATTRITO tra gomma e asfalto e il CARICO parziale (% di peso su un asse rispetto al peso totale).
orbene
- quando il COEFF.di ATTRITO e' alto (es strada asciutta) in base a paramentri che sono il passo e l'h del baricentro si ha un tale trasferimento di carico sull'anteriore che si innesca il ribaltamento (o l'impennata): Per aumentare il valore della decelerazione al limite di rovesciamento è necessario abbassare il baricentro del motociclo e posizionarlo più indietro possibile. quindi nella frenata al limite "pinzi" quasi solo con freno anteriore e sposti il peso indietro (viceversa se acceleri)
-quando il COEFF. di ATTRITO e' basso (es bagnato) il trasferimento di carico e' limitato non hai problemi di ribaltamento ed hai piu' aderenza laddove hai piu' CARICO parziale se per es hai il 60% di carico sull'anteriore e il 40% sul posteriore applicherai una forza frenate legg superiore sull'anteriore.
quindi in in condizioni di poca aderenza-bagnato se vuoi frenare di piu' col freno anteriore devi caricare cioe' spostare il peso piu' avanti , se sei in due sulla moto cioe' piu' peso dietro devi frenare di piu' col freno posteriore perche' li' hai piu' aderenza . se in queste condizioni provi a frenare maggiormente col freno anteriore spostandoti indietro " tanto caricare non serve" perdi aderenza ........
viceversa se acceleri carichi di piu' sul posteriore ....
se non mi credete leggete qui:
Link a pagina di Dinamoto.it
2) sei in curva a velocita' costante (non acceleri e non freni) vale quello che ha detto l'esperto De-corsa. qui la massa non interviene (in teoria) anzi piu' massa c'e' peggio e'.
i fattori che influenzano principalmente l'aderenza dovrebbero essere il COEFF>di ATTRITO ( che varia ovv tra asciutto e bagnato x es) e velocita' . se percorri una curva a parita' di coeff. d'attrito a velocita' troppo elevata perdi aderenza e viceversa.
Lo spostamento del peso in percorrenza non lo usi per caricare di piu' ma per variare la geometria della moto o compensare l'assetto laddove serve.
3) Stai decelerando e curvando o accelerando e curvando , praticamente il 90% delle volte.
a grandi linee e detta in maniera poco scientifica la somma della forze centrifuga (oserei chiamarla autogenerata dalla velocita') e della forza di accelerazione o decelerazione ( oserei chiamarla quella generata dalla nostra azione sui freni e sull'acceleratore) non deve superare la forza di attrito totale della gomma.
"questo “patrimonio” di tenuta va inteso sia in senso longitudinale che trasversale, sia in motricità che in frenata. In altre parole, se faccio pari a 100 la tenuta di un pneumatico e ne impiego 80 in tenuta laterale, il grip residuo non potrà eccedere 20"
in questo caso PER LA COMPONENTE LONGITUDINALE lo spostamento di carico segue la stessa logica del punto 1) . e per la componente trasversale la logica del punto 2)
in pratica se stessi frenando in curva al limite e mi spostassi indietro col peso dovrei diminuire la pressione sul freno anteriore altrimenti .... mettiti il paradenti!
RICAPITOLANDO:( x le nostre moto)
La risposta alla domanda e' DIPENDE! sull'asciutto in frenata arretri per spostare il baricentro indietro per evitare il ribaltamento in quanto hai gia' il massimo carico sull'avantreno, se inizi a curvare diminuisci l'azione frenante e ti posizioni dove ti sembra piu' opportuno (di solito centrato).in accelerazione ( teoricamente) avanzi x evitare che si impenni troppo .in caso di poca aderenza (es bagnato ,cross ecc) carichi laddove vuoi piu' aderenza longitudinale (accelerazione/ frenata) avendo sempre presente che il grip a disposizione sara' sempre modesto e ancora di meno se sei in curva e stai frenando o accelerando.
inoltre, non avendo la moto la trazione integrale (!) in caso di scarsa aderenza se non carichi e metti piu' peso possibile dietro non vai avanti!infine se hai piu' peso totale devi aumentare la forza frenante (o la potenza ) x frenare (o accelerare) ma in ogni caso piu' peso portera' ad allungare gli spazi di arresto ed ad allargare la curva.

Ultima modifica di stefano1960 il 4 Feb 2008 9:07, modificato 1 volta in totale
 
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