de_corsa ha scritto:
e invece stai confondendo le sensazioni con la realtà
non vorrei ripetere ciò che ho già scritto, e che tu probabilmente non hai letto - o comunque non hai assimilato per bene*,
ma basta che tu rifletta sugli effetti, invece che sulle cause come ho cercato di fare io:
molto semplicemente:
1) con un veicolo più leggero si può percorrere la stessa traiettoria curva più velocemente che con un veicolo più pesante
questo è un fatto, non una teoria
per accertarsene basta assistere ad una gara motociclistica (o automobilistica) e scoprire che le categorie inferiori (PIU' LEGGERE) percorrono le curve più velocemente.
oppure cercare di tenere con una mille il passo in curva di una 125: IMPOSSIBILE
qualsiasi ragazzino che sappia appena un pò guidare, in curva con una 125GP sarebbe in grado di andare più veloce di Pedrosa con la sua 800
2) l'esempio che ho fatto delle disposizioni meccaniche automobilistiche dovrebbe essere chiaro: le vetture con motore anteriore SOTTOSTERZANO DI NATURA cioè il loro avantreno tende ad allargare la traiettoria più di quanto non faccia il restrotreno
il contrario accade per le vetture col motore posteriore
e questo è un altro fatto, non una mia teoria
3) dalla (2) ne consegue - ma basta avere una sufficiente esperienza motociclistica (in tutte le categorie di moto) per rendersene conto - che CARICANDO L'AVANTRENO SI SPINGE LA MOTO AD ALLARGARE LA TRAIETTORIA, quindi si diminuisce la sua aderenza IN RAPPORTO ALL'AUMENTO DI FORZA CENTRIFUGA.
questo è il punto
non ho assolutamente detto che l'aderenza non aumenti con un aumento di carico: sarebbe un controsenso fisico!
ho solo detto che caricando di più un asse, ad esempio l'avantreno, l'aderenza aumenta MENO di quanto non aumenti la forza centrifuga, per cui il risultato è di allargare la traiettoria.
facciamo un esempio con le moto che hai tu:
vuoi dire che la più veloce in curva delle moto che hai è la più pesante?
se affermi una cosa del genere vuol dire che tutti i cronologici di gara dagli albori del motociclismo/automobilismo sportivo fino ad oggi VANNO INTREPRETATI AL CONTRARIO.
...
COME HO GIA' SCRITTO, tutto ciò che ho esposto ha una valenza GENERALE
ma in qualche caso potrebbe verificarsi il contrario: una maggiore aderenza con un maggior carico si può verificare in particolari casi di durezza di mescola, bassa temperatura dell'asfalto, scarsa flessibilità della carcassa (o suo indice di carico troppo elevato) e regolazione delle sospensioni troppo sul "duro"
ma questa è solo una (rara) eccezione, ampiamente giustificata da fattori condizionanti, che conferma la regola.
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vedo che disponi di tre belle moto di sostanziosa cilindrata: beato te! goditele, ma ti consiglio di non cercare di infrangere le leggi della fisica tentando di tenere il passo di una 125 o, perchè no, anche di una 600 in curva...
*) t'invito a rileggere CON ATTENZIONE quanto precedentemente esposto, grazie ciao
De_corsa, cortesemente, cerchiamo di non "confondere" le acque!
Premetto che ho letto bene quello che hai scritto e che non ho nulla da assimilare!!!
Chi ha mai parlato di veicolo più leggero o più pesante???? Io no!!
Stai facendo una gran confusione per una cosa molto semplice e banale.
Che un ragazzino con la 125 in curva vada più veloce di Pedrosa con la sua 800 vallo a raccontare a qualcun altro, ma non a me!!
Io ribadisco che in curva "spingendo" con le pedaline, manubrio e corpo sull'anteriore aumenta la sua aderenza e non il contrario!
Ora per concludere la discussione visto che insisti leggi questo.
Il cerchio di Kamm
Kamm, chi era costui? Ai più forse questo nome non dirà molto, ma sappiate che questo signore ha posto le basi per una corretta analisi teorica del comportamento dei pneumatici o meglio, delle interazioni asfalto - pneumatico. Il cerchio di Kamm non è altro che una rappresentazione grafica delle forze che entrano in gioco fra asfalto e pneumatico.
Tutti noi sappiamo che quello che viene definito “grip” non è altro che la forza d’attrito che si verifica durante il rotolamento della ruota sul terreno.
Sappiamo anche che tale forza non è infinita: superando un certo limite, si verifica quello che viene in fisica viene definito “slittamento”, con esiti a volte spettacolari, ma molto più spesso disastrosi.
Il concetto che a volte dimentichiamo è che questo “patrimonio” di tenuta va inteso sia in senso longitudinale che trasversale, sia in motricità che in frenata. In altre parole, se faccio pari a 100 la tenuta di un pneumatico e ne impiego 80 in tenuta laterale, il grip residuo non potrà eccedere 20.
Questo è il motivo per cui, aprendo di botto il gas in curva, avremo una diminuzione della tenuta laterale a causa della maggiore richiesta di aderenza in senso longitudinale.
I più attenti potrebbero obiettare che aprendo o chiudendo il gas si verifica una variazione di assetto che può modificare la tenuta, e questo è assolutamente vero: bisogna però capire cosa succede quando acceleriamo o freniamo.
Nel primo caso si assiste a uno spostamento della forza peso verso la ruota posteriore, che acquista così una maggiore capacità di tenuta, viceversa la riduzione del carico sulla ruota anteriore sortirà l’effetto opposto: per tale motivo in accelerazione la moto tenderà ad allargare le curve.
Ci si può facilmente rendere conto che per la ruota posteriore in accelerazione la maggiore richiesta di aderenza è in parte compensata dall’aumento di carico. Situazione analoga si verifica in frenata per la ruota anteriore. Il momento frenante determina un aumento del peso gravante su di essa sulla ruota stessa, aumentando la sua aderenza: affinché ciò si verifichi è però importante “attendere” che ci sia il trasferimento di carico, prima di esercitare troppa pressione sulla leva del freno.
Questo vuol dire che, in prossimità di una curva, quando la situazione è già resa difficile dalla “richiesta” di tenuta laterale, è buona norma non eccedere con la forza frenante, per evitare che l’avantreno “prenda di sotto” con spiacevoli effetti.
Ora, De_corsa, chi ha ragione????