sandro76 ha scritto:
Ai 3 fattori devi aggiungerne un 4... caratteristiche del pneumatico (fondamentalmente la rigidità della carcassa).
I carichi (laterali e verticali) sono legati tra loro nel senso che è il medesimo carico che compie le 2 azioni in funzione di tutti i parametri che abbiamo visto in precedenza.
Non bisogna però confondersi, il comportamento dinamico della moto non è in funzione del valore di deriva del singolo pneumatico, ma del rapporto che esce tra pneumatico anteriore e pneumatico posteriore. I valori numerici qui a noi poco importano.
Ad esempio: se tu monti sulla tua moto 2 set di gomme (pirelli tipicamente poco rigide - dunlop tipicamente rigidissime) se con pirelli hai deriva 2 all'anteriore e con dunlop hai deriva 1 ne esce solamente che le dunlop hanno più precisione di guida perchè il pneumatico farà in maniera di muoversi meno e sarà più propenso a seguire la traiettoria che il pilota imposta.
Tuttavia è il rapporto tra anteriore e posteriore a determinare il comportamento dinamico: se con pirelli hai deriva 2 all'anteriore e 2 al posteriore la tua moto seguira la traiettoria "normale" uguale alla traiettoria impostata con i dunlop se derivano 1 sia all'anteriore che al posteriore. Certamente la traiettoria con pirelli sarà spostata leggermente più in largo rispetto ai dunlop ma la moto dinamicamente chiuderà le traiettorie nella medesima maniera.
E' per quello che in pista si usano pressioni al posteriore molto più basse che in strada, per avere un rapporto di deriva tra ant e post sbilanciato a favore del posteriore in maniera di avere un comportamento dinamico del mezzo che tende a chiudere il più possibile le curve (e quindi a girare più in fretta).
Lo stesso ragionamento lo si fa' con i carichi... tendenzialmente le moto da corsa sono leggere all'anteriore proprio perchè questa ripartizione dei carichi rende la moto più agile, reattiva e tendenzialmente fa' in maniera che il posteriore derivi maggiormente rispetto all'anteriore chiudendo ancora di più le traiettorie.
"Tendenzialmente" non vuol dire girare sbilanciati al posteriore 80%-20% perchè altrimenti vengono fuori altre 1000 magagne.
La dipendenza dell'angolo di deriva dal CARICO verticale è tale che al crescere del CARICO, fino ad un certo valore, l'angolo di deriva diminuisce; superato tale valore, il fenomeno si inverte!
Questa frase in sè... almeno io non la riesco ad interpretare... vediamo se de-corsa riesce a capirla per poi spiegarla.
Comunque a mio avviso è tendenzialmente sbagliata, anche perchè all'aumentare del carico la deriva aumenta sempre, non si scappa, la gomma con la sua rigidità gonfiata ad una certa pressione si comporta similarmente ad una molla la quale con l'aumentare del carico si schiaccia sempre maggiormente... non esiste una molla che fino ad un tot di carico si allunga poi oltre questo valore inizia a schiacciarsi.. è contro le leggi della fisica.
Se poi il valore di deriva cresca in maniera lineare o no... questo non l'ho mai approfondito... ma comunque all'aumentare del carico MAI diminuisce.
Anche se intendessero in funzione del solo carico verticale o solo del carico orizzontale... il discorso non cambia perchè il carico è sempre lo stesso che svolge entrambi i compiti... nelle moto in piega anche sotto i 30° maggior carico corrisponde sempre a maggior deriva.
Certo, quoto, infatti secondo me, come ho scritto nell'ultimo post, ci sarebbe da considerare anche le caratteristiche dello pneumatico che potrebbe variare ancora la "situazione".