non capisco il riferimento al burn-out, ne parlerò comunque nella seconda parte del post.
dell'aderenza restituita da una ruota diversamente caricata ne ho già parlato e riassumendo, se è logico che è vero che -
entro un determinato range - il grip aumenta all'aumentare del peso che grava sulla ruota
è anche vero che nella stessa identica misura aumenta la componente centrifuga
e quindi la maggiore aderenza serve solo a contrastare una maggior forza centrifuga ed il conto si pareggia
ma questo solo in teoria, perché nella maggior parte delle realtà pratiche aumentando il peso sulla ruota l'aderenza aumenta
meno della forza centrifuga e quindi non si potrà percorrere la stessa curva altrettanto velocemente.
il grip dunque aumenta fino a che l'ingranamento della gomma nella superficie rugosa dell'asfalto raggiunge un massimo valore possibile dato dalla conformazione macroscopica dello stesso e dalle caratteristiche di elasticità della mescola.
raggiunto il limite di massimo ingranamento, aumentare ulteriormente il carico non produce più un aumento LINEARE di aderenza ma solo ancora un aumento sempre più tendente a zero.
sempre linearmente (ovvero in proporzione diretta) aumenterà invece la centrifuga e quindi questa forza prevarrà ancor più facilmente sul grip disponibile.
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per quanto riguarda il fenomeno del burn-out, che non ha praticamente nessuna parallelo con le situazioni che si verificano in curva la situazione è la seguente:
1) la moto - ferma - non ha nessuna inerzia dinamica, quindi non esiste in pratica nessun trasferimento di carico dovuto a questa forza... che non c'è;
2)
a moto ferma, la spinta fornita dalla ruota posteriore è in pratica perfettamente allineata alla resistenza opposta dalla ruota anteriore: quindi non si genera nessuna coppia di ribaltamento come invece accade
nel caso dinamico, in cui esiste un braccio di leva che consiste nella distanza del baricentro dal suolo moltiplicato per una forza che altri non è che l'inerzia spaziale di tutta la massa del sistema considerabile concentrata nel baricentro: maggiore è il peso, maggiore è l'accelerazione e maggiore è il braccio di leva (altezza dal suolo del baric.) e maggiore sarà la coppia di rovesciamento che si genererà;
3) il grip offerto dalla ruota anteriore - di tipo volvente - è
leggermente aumentato dalla spinta fornita dalla ruota posteriore più un modestissimo trasferimento di carico dovuto allo
schiacciamento della sospensione anteriore (che evidenzia l'esistenza di una pur piccola coppia che invece di far ribaltare il veicolo lo carica ulteriormente in avanti) e all'inclinazione della forcella (la componente orizzontale della spinta si scompone in una parte pari al seno dell'inclinazione della forcella in una componente verticale: ad es. per un'inclinazione della fork pari a 30°, esattamente metà
della spinta (non del peso) si trasferirà come carico aggiuntivo sulla ruota anteriore [sen 30° = 0,5]).
Allo stesso tempo la gomma posteriore, cominciando a slittare sull'asfalto
supera il limite di aderenza volvente di alto coefficiente, e trasforma il suo attrito in tipo radente,
di coefficiente minore, tanto che la sua spinta è abbondantemente compensata dalla ruota anteriore bloccata.
ma tutto questo, ripeto, non ha niente a che vedere con la cosa di cui stavamo parlando,
oppure sono io a non aver capito quale possa essere il parallelo!