ivanre ha scritto:
resta vero che una modifica del genere cambia l'assetto progettato dal costruttore, indipendentemente che sia un cbr o un vfr, quindi la mia domanda è rivolta a chi ha effetuato una modifica relativamente al rialzare e probabilmente anche al arretrare le geometrie di guida/assetto; quali problemi ha dovuto affrontare, altre all'ovvio carico aerodinamico alle alte velocità (ma questo mi interessa relativamente), durante la percorrenza di una strada di montagna spesso tortuosa e dove la velocità, almeno per me, non implica una presa d'aria elevata? quanto si allegerisce l'anteriore? è intervenuto sull'ammortizzatore/forcelle? per chi ha montato un manubrio tipo naked ha riscontrato una senzazione di "presa elastica" rispetto ai semimanubri stretti e rigidi? ecco era su queste cose che mi interessava raccogliere pareri e testimonianze... e poi mi sentivo un pò a casa mia visto che la mia prima moto stradale è stata un VFR classe 1988.
lamp lamp
lamp lamp
Personalmente sulla mia rc 36 non ho riscontrato alleggerimenti dell'avantreno tali da scompensare l'assetto della moto, anzi! Adesso la moto è molto più divertente da guidare sul misto . Così nuda, pesa 207 kg a secco e con le larghe leve (che non flettono assolutamente) trasmette una esaltante sensazione di maneggevolezza. E' sorprendentemente pronta nello scendere in piega ma anche neutra ed armonica, molto più di quanto non lo fosse con l'assetto di guida originale (sbaglierò ma ho sempre avuto la sensazione che avesse un avantreno un po' troppo pesantino). Il rovescio della medaglia è un assetto un po' a bandiera sul veloce, che costringe ad accucciarsi dietro il cupolino oltre i 140 km/h, ma questo solo da quando ho montato un esagerato e sfiziosissimo manubrio da 82 cm della Yamaha MT 03. Con il più stretto manubrio naked piega bassa della PBR che montavo prima (ca. 70 cm.), non avevo grossi problemi di impatto aerodinamico fino ad oltre 170/180 km/h. [/i]