NeMonster ha scritto:
Renzo è morto...
niente potrà riportarlo in vita, non la demagogia, non le liti da bar, non le dita accusatorie dei perbenisti puntate contro l'ignoto, non le pietre di chi crede di non aver mai peccato tanto... e neanche la confessione del suo boia.
Credetemi, non ho parole contro questo insulto all'umanità, perchè morire a 3 anni a causa di un incidente "stradale" è un insulto a noi tutti.
Comprendo chi vorrebbe prendere a calci questa persona, e comprendo pure chi cerca di trovare una spiegazione (certo non una giustificazione) al suo comportamento.
Magari era un ragazzino con la moto "presa in prestito" dal fratello o dal padre, magari era sulla pista ciclabile perchè, senza patente, sperava di evitare la polizia.
Magari era ubriaco o fatto.
Forse tornava a casa dopo un turno di 18 ore.
Forse era solo quello che noi tutti pensiamo che sia... un assassino; certo il suo è un omicidio colposo non premeditato, o forse data la dinamica potremmo dire che la premeditazione (anche se impersonale) esiste!
Forse in questo momento si sta dannando l'anima per scegliere tra due modi di comportarsi, sapendo che entrambi sono uno schifo... forse vorrebbe costituirsi ma non ha il coraggio, forse non c'è nessuno che lo aiuta, o forse se ne infischia!
...oppure la verità è che il confine tra una piccola cavolata e una grande è molto più labile di quanto pensiamo, e spesso solo la fortuna circoscrive le conseguenze delle nostre azioni, e comportamenti identici (nel principio) possono essere veri disastri o banali sciocchezze agli occhi di chi osserva (e giudica) i danni!
Incontrandolo oggi, non so se lo ucciderei con le mie mani o gli parlerei, non posso sapere come si sente perchè a me non è mai capitato, posso supporre come mi comporterei io, in luce di quello che credo di sapere di me stesso, dei miei valori e della mia educazione; ma la colpa, come il dolore, ognuno la porta in modo diverso spesso incomprensibile agli altri.
So di assassini che hanno pagato il proprio debito con la società e si sono riabilitati, di gente che dopo una carriera da boia ha cercato di redimersi con una vita di dedizione al prossimo; ma nulla cancella davvero ciò che è stato fatto, e di certo i familiari delle vittime non possono mai davvero perdonare o dimenticare.
Beh! tutte queste "banalità" solo per dire che non me la sento di giudicare oltre, anche se razionalmente ho già una condanna nella mia mente; non credo valga la pena parlare di questa persona perchè ciò che reputo davvero importante è capire e accettare fino in fondo la tristezza della scomparsa di Renzo... una tragedia di una portata tale che nessuna parola può consolare.
Mi pento delle mie mancanze come motociclista, mi condanno per la passione smodata che spesso ha appannato la mia lucidità e la mia intelligenza sulle strade.
Mi vergogno di essere appartente alla stessa "razza" di chi ha ha tolto una vita, nonostante gridi alla mia coscienza fino alla disperazione che io sono diverso!
Mi arrendo all'idea che solo fortunate circostanze mi assolvono e mi differenziano da questo individuo.
Renzo perdonami...
B
bellissimo, complimenti....non posso che unirmi alle tue parole.